I soggetti a cui è rivolto l’avviso possono manifestare l’interesse a collaborare per creare un sistema “interistituzionale integrato pubblico-privato”, volto a definire un catalogo di progetti da offrire ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza, presentando uno o più piani di lavoro secondo lo schema dell’allegato B dell’Avviso. I progetti approvati rientrano nei seguenti ambiti: culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo, tutela dei beni comuni.
«In riferimento alle attività previste dalla normativa sul Reddito di Cittadinanza, D.L. n.4/2019 convertito nella Legge n. 26/2019 – specifica l’Assessore De Matteo – il beneficiario deve partecipare ai Progetti Utili alla Collettività, “PUC”, per un numero minimo di 8 ore settimanali e un numero massimo di 16.
Sono escluse, ma possono aderire volontariamente, le persone occupate con reddito da lavoro dipendente non superiore ad euro 8.145 o da lavoro autonomo non superiore ad euro 4.800; le persone frequentanti un regolare corso di studi; i beneficiari di pensione di cittadinanza di età pari o superiore a 65 anni; i componenti con disabilità definita ai sensi della L. 68/1999, fatta salva ogni iniziativa di collocamento mirato e i conseguenti obblighi previsti, e/o la loro volontaria adesione a percorsi personalizzati di inserimento sociale o lavorativo.
Le persone non tenute alla partecipazione, invece, sono i componenti con carichi di cura valutati con riferimento alla presenza di soggetti minori di tre anni o di componenti il nucleo familiare con disabilità grave o non autosufficienza, come definiti a fini Isee e le persone in condizioni di salute che non permettono il lavoro.
I PUC – spiega l’Assessore – rappresentano un’occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e, a tal proposito, i progetti saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali del beneficiario e con le propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l’Impiego e presso i Servizi Sociali del Comune.
Le attività previste nei PUC non sono in alcun modo assimilabili a quelle di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo, trattandosi di attività contemplate nello specifico del Patto per il Lavoro o del Patto per l’inclusione Sociale che il percettore del RDC è tenuto a dare. La mancata partecipazione ai progetti comporta la decadenza dal beneficio con obbligo di segnalazione per il tramite della piattaforma digitale GEPI.
L’Avviso – prosegue l’Assessore – non costituisce procedura concorsuale, né prevede graduatorie o attribuzioni di punteggi o altre classificazioni di merito. L’inserimento nell’elenco non comporta alcun diritto da parte dell’aspirante a ottenere incarichi di collaborazione e/o professionali. I Beneficiari del RDC, tenuti agli obblighi, verranno inviati dal Servizio Sociale del Comune di residenza all’Ente del Terzo Settore/Associazione/ Enti Pubblici presso i quali svolgeranno l’attività ritenuta più adatta alle abilità e competenze dei beneficiari.
Ad oggi, in riferimento alla piattaforma digitale GEPI, i casi assegnati al Servizio Sociale comunale per l’attivazione dei patti di inclusione sociale sono 393, di cui 269 già incontrati dai case manager che hanno avviato la valutazione».
COME PARTECIPARE
Le manifestazioni di interesse dovranno pervenire al Comune di Chieti entro le ore 12.00 del 20 marzo 2020, tramite Pec (protocollo@pec.comune.chieti.it); tramite raccomandata A/R o consegna a mano all’Ufficio Protocollo (Comune di Chieti – ECAD n. 8 – Settore 3° Servizio Politiche Sociali Corso Marrucino (sede ex Banca D’Italia) 66100 Chieti.
Conseguentemente il Comune di Chieti istituirà un elenco che verrà periodicamente aggiornato con eventuali ulteriori ETS, Associazioni ed Enti Pubblici che presenteranno successivamente la propria manifestazione di interesse ai PUC.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Segretariato Sociale al numero 0871 341566.
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