Alla scoperta di Chieti è l’iniziativa di Cars, ScopriTeate,Teate Nostra finalizzata a far conoscere meglio attraverso visite guidate i cunicoli che raccontano la storia dell’antico sistema idrico cittadino
CHIETI – L’associazione di Speleologia “Cars” (Centro Appenninico Ricerche Sotterranee) di Chieti , le Associazioni Culturali “Teate Nostra” e “Scopri Teate” riorganizzano le visite guidate agli ipogei di Chieti. Dopo un lungo lavoro di predisposizione e pulizia del CARS per rendere i sotterranei percorribili, i cittadini di Chieti hanno avuto la possibilità di visitare oltre 200 metri di cunicoli divisi in tre gallerie con annesso un pozzo di 16 metri già il 29 maggio 2011.
Le visite sono gratuite ed aperte a tutti. Unica raccomandazione è di indossare scarpe chiuse a causa del fondo leggermente bagnato. Il Vice Capogruppo del PDL, Emiliano Vitale, ha annunciato la riapertura dell’ipogeo di Porta Pescara con un comunicato:
dopo l’inaugurazione del 29 maggio 2011 che ha registrato oltre mille visite in un solo giorno, verrà riaperto al pubblico l’ipogeo di Via dei Tintori nelle giornate di domenica 14 e lunedì 15 agosto 2011 (in contemporanea con i Buskers) e sabato 27 e domenica 28 agosto 2011, nella fascia oraria dalle 20.30 alle 22.00. Un ringraziamento va al contributo volontario gratuito tecnico e culturale dell’associazione di Speleologia “Cars” (Centro Appenninico Ricerche Sotterranee) di Chieti e dell’Associazione Culturale “Teate Nostra”.
Le visite dureranno circa venti minuti per gruppo e si consiglia di indossare una felpa e scarpe comode.Continua in questo modo l’azione dell’Amministrazione del Sindaco Di Primio per il recupero e la valorizzazione dei siti ipogei e per la realizzazione di un vero e proprio circuito integrato di tutti i siti presenti in Città. La riapertura dell’ipogeo di Via dei Tintori, di proprietà comunale, anche se per giorni ben definiti, chiude una vicenda iniziata quasi dieci anni or sono.
La notte del 18 novembre del 1994, infatti, ci fu il crollo di alcuni fabbricati in Via dei Tintori a seguito del quale si verificarono danni strutturali agli edifici contigui. Tramite un’apposita ordinanza, era stato imposto lo sgombero delle unità abitative di Via dei Tintori e l’interdizione d’uso di tre vani letto sull’immobile in Via Ferdinando Galiani. Erano state rimosse le parti strutturali pericolanti ripristinando la continuità delle reti tecnologiche e recintando l’intera area.
L’Amministrazione Comunale dell’epoca, al fine di attuare tutti i canali finanziari, ritenne necessario, sin dal 1996, programmare un intervento misto pubblico-privato, mirante all’immediato recupero dell’intera zona predisponendo un Programma Integrato d’Intervento, inviato alla Regione Abruzzo il 19 maggio del 1995, per concorrere alla richiesta di finanziamenti in attuazione dalla legge n. 179/92.
Il programma prevedeva la ricostruzione dell’asse viario di Via dei Tintori, con il consolidamento dell’intera area e la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria, oltre che la ricostruzione di un edificio di proprietà comunale ubicato all’angolo tra Via Calderai e salita S. Lucia, inoltre prevedeva l’intervento dei singoli proprietari privati dei fabbricati colpiti dall’evento rovinoso, con l’ipotesi di ristrutturazione globale delle loro unità abitative.