Sindaco e Giammarino: “Confidiamo nella gestione mista per salvare nido e occupazione. Ora pensiamo a mense e trasporto scolastico”
CHIETI – Ci sono ancora posti disponibili al nido comunale a gestione mista “il Riccio e la Volpe”, sia nella sezione lattanti che divezzi. L’Amministrazione, di concerto con i co-gestori ha deciso di temere aperte le iscrizioni dei bambini alla struttura di via Amiterno, attualmente già in funzione. Gli interessati potranno ricevere maggiori informazioni contattando il nido al seguente recapito telefonico 0871/551635 o scrivendo al seguente indirizzo mail: g.gigliotti@leonardoprogettisociali.it
“Una sinergia che sta funzionando bene e che ci consente di mantenere la struttura in funzione in modo sostenibile – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Teresa Giammarino – Nidi. Una priorità, per noi, quella di restituire servizi alle famiglie. Quando siamo arrivati era l’unico nido, oggi ne abbiamo due, con il Bambi di via Buracchio, un altro in costruzione al Villaggio Mediterraneo, e uno ultimato, ma bloccato dal cantiere di piazza Carafa. Il nostro impegno sarà indirizzato a sbloccare le situazioni per girare il verso della decisione di chi ci ha preceduto, di chiudere le strutture nel 2018. Mensa. In questi giorni stiamo definendo la linea di azione anche per la mensa scolastica, un passo avanti è stato fatto, con l’individuazione delle risorse per assicurare il servizio in maniera complementare alla programmazione scolastica e ora dobbiamo individuare un gestore, con una procedura che porti all’attivazione al più presto e senza ipoteche o esposizione a contenziosi per nessuno. Trasporto scolastico. Un altro tema che ci accompagna sul fronte servizi scolastici è quello del trasporto, la precedente amministrazione nel 2018, oltre alla chiusura dei nidi ha disposto l’interruzione del servizio scuolabus. In questi tre anni di amministrazione abbiamo cercato in ogni modo la via migliore e possibile per riattivare questo servizio, ma oltre ai mezzi, ne servirebbero 4 e quelli vecchi sono stati rottamati perché inutilizzabili e fuori norma, c’è il grosso problema del personale che all’epoca venne reinternalizzato e oggi è per lo più in pensione.
Abbiamo provato tante vie per procedere all’acquisto, anche con i bandi PNRR, ma la scelta di chiudere il trasporto ci ha penalizzato anche su questo fronte, perché le linee di finanziamento sono tutte per il potenziamento di servizi che esistono già, non da istituire come nel nostro caso. Allo stato attuale, con gli uffici comunali stiamo vagliando tutte le possibilità, soprattutto quelle capaci di unire al ripristino del servizio, la sua sostenibilità, quindi l’ISEE a cui abbiamo fatto riferimento anche per i nidi, in modo da venire incontro alle famiglie e all’utenza. Tutto questo in una delle peggiori congiunture cittadine che potessimo immaginare, ma in cui è necessario trovare il modo di consentire alla città di riprendere un cammino sano, fatto di crescita e di supporto alla comunità e alle famiglie”.