Chieti

Chieti, Sanità regionale: se ne è parlato in Comune con il Comitato per la Teanità

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Sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza e opposizione hanno incontrato i rappresentanti del Comitato, preoccupati per i tagli previsti dal piano di razionalizzazione della sanità abruzzese e, in particolare, di quella della provincia teatina

CHIETI – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, e il Presidente del Consiglio Comunale, Liberato Aceto, questa mattina, con gli assessori e i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, dopo la conclusione dell’assise civica, hanno avuto un incontro con i rappresentanti del “Comitato per la Teatinità” che hanno manifestato la loro preoccupazione per i tagli previsti all’interno del piano di razionalizzazione della sanità abruzzese e, in particolare, di quella della provincia teatina.

«La Regione – hanno spiegato i rappresentanti del Comitato – nell’annunciare la riduzione delle Centrali Operative 118, ha deciso di prevederne solo due per l’intero l’Abruzzo, una tra L’Aquila e Teramo e un’altra nella fittizia area metropolitana Chieti/Pescara. Dati alla mano, la Centrale Operativa 118 di Chieti gestisce un territorio e una popolazione molto più vasta di quella di Pescara (2600 kmq, 390.000 abitanti e 104 Comuni contro 1200 kmq, 324.000 abitanti e 46 Comuni), indi per cui, in un eventuale scellerato accorpamento, la Centrale operativa di Chieti dovrebbe essere la più consona da mantenere attiva per numerose motivazioni».

Il Sindaco, dopo aver illustrato le iniziative intraprese in sede di Comitato Ristretto dei Sindaci della Asl 02 Lanciano-Vasto-Chieti circa il piano di riordino della rete ospedaliera abruzzese e quindi anche della costituzione di D.E.A. di 2° livello, ha evidenziato, così come è stato già approvato dal Consiglio dei Ministri con delibera del 15 settembre 2016, che non potranno essere che Chieti e Pescara, in rapporto funzionale e ciascuna con le proprie strutture di eccellenza, le sedi di D.E.A. di 2° Livello dell’Abruzzo (Chieti con il “Polo cuore” ovvero Cardiochirurgia e il Dipartimento di Medicina dell’Università d’Annunzio e Pescara con Chirurgia del Bacino e del Politrauma e Neurochirurgia).

«Al fine di fugare ogni dubbio – ha detto il Sindaco nel corso della riunione – mi preme ribadire innanzitutto che il polo del cuore, come previsto nel piano sanitario regionale, è di competenza dell’Ospedale Clinicizzato di Chieti e non verrà trasferito da nessuna altra parte, così come il 118.

Entro il prossimo 31 marzo, inoltre, la Commissione tecnica istituita dalla Regione dovrà rimettere una propria relazione per l’approvazione della costituzione del D.E.A. di 2° Livello. L’impegno pubblico assunto dall’Assessore Paolucci è quello dell’illustrazione e del confronto con il Comitato Ristretto dei Sindaci della Asl 02 dello stesso documento, prima che sia approvato dalla Giunta Regionale.

Al tempo stesso – ha proseguito il Sindaco – come ho avuto modo di riferire ai rappresentanti del Comitato, poiché Chieti non accetterà scippi di alcun genere ma anzi chiederà il potenziamento delle sale operatorie in relazione alle lunghe liste d’attesa dei pazienti oncologici, ci organizzeremo per portare avanti, tutti insieme, una ferma opposizione contro chi cerca di svendere le nostre eccellenze e, nel caso di specie, quelle sanitarie».

Al termine dell’incontro, la decisione unanime che si andrà a mettere in atto per la salvaguardia della sanità teatina sarà la presentazione di un Ordine del Giorno congiunto maggioranza e opposizione da discutere in Consiglio Comunale, alla presenza dei vertici regionali che hanno competenza in materia di programmazione e politica sanitaria, avente ad oggetto la riorganizzazione del piano di riordino sanitario regionale.

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