“Il 50% delle scuole di Chieti è oggetto di lavori – ha spiegato il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – i cantieri partiranno i prossimi giorni come la Scuola d’Infanzia di Madonna del Freddo ed altri hanno già progetti esecutivi di cui abbiamo chiesto i fondi alla Regione. Il lavoro che noi faremo sarà quello di portare tutte le scuole ad un progetto esecutivo con la richiesta di finanziamento, speriamo anche di poter realizzare i lavori e l’obiettivo è il 2020, in quella data voglio che tutte le scuole di Chieti abbiano avuto degli interventi di adeguamento e di miglioramento sismico. Il percorso non è semplice e non è datato nel senso che non ci sono scadenze per Legge per cui dobbiamo iniziare oggi anziché domani ad adeguare una scuola. Il nostro Comune, a differenza di altri Comuni in Italia e tra i pochissimi nel nostro Paese, ha già una mappatura delle scuole avendo fatto su tutti gli edifici gli studi di vulnerabilità sismica. In ragione di quelli noi sappiamo quali sono gli interventi da farsi e noi abbiamo già realizzato il 50% delle scuole, adesso lo dobbiamo fare con la restante parte. Non esiste una priorità sull’emergenza perché oggi gli studi fatti ci dicono che tutte le scuole meritano di essere migliorate e adeguate simicamente, non ci sono criticità tali da imporci un intervento immediato oltre quelli che abbiamo già programmato. Aggiungo però, a tutela non mia ma di tutti gli amministratori italiani, che non possiamo reggere i muri con le chiacchiere, ma abbiamo bisogno di soldi da investire sulla ristrutturazione, questo è fondamentale. Non si può chiedere di fare lavori di adeguamento e miglioramento sismico costosissimi e allo stesso tempo tagliarci i fondi”.
Tutti gli immobili del patrimonio comunale (scuole, alloggi, edifici/uffici) sono stati sottoposti a verifiche di vulnerabilità sismica, per un costo totale di 1.063.000.
Nell’analizzare lo stato di agibilità si sottopone l’edificio ad un grado di reazione. In seguito alle verifiche fatte a partire dal 2009, gli edifici del Comune di Chieti – escludendo le scuole “Nolli” e “Vicentini” chiuse per inagibilità – non presentano problematiche strutturali tali da non garantirne la stabilità.
Con l’amministrazione Di Primio (dal 2010 in poi) che sono iniziati i lavori di adeguamento o miglioramento simico sulle scuole comunali, nonché interventi di manutenzione straordinaria e lavori volti all’ottenimento dei certificati antincendio. Precedentemente a tale data erano partiti solo tre interventi di adeguamento sismico.
Dal 2010 in poi, su tutti gli edifici scolastici di tutti i Comprensivi sono stati effettuati interventi che riguardano l’adeguamento o il miglioramento sismico, la manutenzione straordinaria, certificati antincendio, interventi per rimozione amianto. Gli investimenti di adeguamento e miglioramento sismico sono pari a 5.147.149 euro.
Attualmente circa la metà delle scuole comunali sono state interessate da lavori di adeguamento o miglioramento sismico. Sono in fase di appalto altri interventi e sono stati richiesti 610.000 euro di finanziamenti alla Regione per effettuare interventi su due asili nido (via Amendola e via Arenazze).
Gli investimenti per la manutenzione straordinaria, certificati antincendio e smaltimento amianto sono pari a 4.746.268 euro. Nella città di Chieti ci sono circa 4900 alunni distribuiti su asili nido, infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
Fin da lunedì 12 settembre, il Comune di Chieti garantirà tutti i servizi scolastici: pre e post scuola: al momento 102 bambini iscritti; assistenza specialistica scolastica: 119 studenti. 75 alunni distribuiti su primaria e secondaria di 1° e 44 studenti delle scuole secondarie superiori; trasporto scolastico: circa 300; trasporto disabili: circa 20; servizio mensa: circa 1700 pasti al giorno distribuiti fra scuola dell’infanzia, primaria e sup. di 1°.
Per quanto riguarda le tariffe del servizio di refezione scolastica, la Giunta Comunale (il 5 settembre scorso) ha deliberato di revocare la delibera con la quale, il 3 maggio scorso, aveva ritoccato i costi di detto servizio, del trasporto scolastico e degli asili nido. Pertanto, per l’anno scolastico 2016/2017 verranno applicate le tariffe che erano in vigore fin dal 2006.
Nel corso di questi mesi si sono svolte diverse riunioni tecniche con i dirigenti scolastici, i medici della Clinica Pediatrica, i rappresentanti dei genitori degli istituti comprensivi, i rappresentanti dell’Osservatorio mense e della ditta Ladisa, per la predisposizione del nuovo menu scolastico.
Entro la fine del mese sarà reso noto il menù della refezione scolastica, modificato sulla scorta delle indicazioni emerse nel corso delle riunioni e sulla scorta dei criteri suggeriti dai nutrizionisti. Alla pasta e al riso si alterneranno cereali quali orzo e farro. Si seguirà una maggiore rotazione delle pietanze, in particolare carne, pesce e uova. Il menù sarà arricchito di verdure fresche di stagione e sformati. Sarà introdotto il pane semintegrale una volta alla settimana.
“Io come assessore e noi come amministrazione abbiamo dato massima disponibilità per la ristrutturazione degli edifici scolastici – ha sottolineato l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Chieti, Raffaele Di Felice – come ha detto il sindaco il Comune di Chieti è avvantaggiato perché ha già fatto lo studio sulla vulnerabilità di tutti gli edifici scolastici che sono 34 e solo 2 non sono risultati a norma e quindi sono chiusi. Per il resto si sta intervenendo sul 50% degli edifici scolastici che sono già stati interessati da adeguamento sismico. In questo senso continueremo a fare degli interventi e degli investimenti per cercare di arrivare negli ultimi 4 anni della nostra amministrazione a chiudere la ristrutturazione su tutti gli edifici scolatici. Dovrebbero partire a giorni gli interventi in via Masci, successivamente sono in programma due progettazioni esecutive già realizzate: una sulla Materna di viale Amendola e l’altra su via Arenazze. Queste sono le priorità essendo le scuole Materne, poi passeremo alle Elementari e alle Medie”.
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