ROMA – É stato catturato ieri, all’aeroporto di Fiumicino, mentre tentava di imbarcarsi su un aereo diretto in Romania, M.C. un 27enne romeno domiciliato nel Chietino, con l’accusa pesantissima di riduzione in schiavitù, sfruttamento della prostituzione e violenza sessuale continuata nei confronti di una connazionale di 23 anni.
Tutto inizia nel 2014 quando la ragazza si trasferisce in Italia in cerca di lavoro e trova sulla propria strada M.C. che la convince di essere in grado di trovarle un lavoro stabile e la ospita a casa sua: addirittura all’inizio la corteggia e i due intraprendono una relazione sentimentale. Ma l’incubo è dietro l’angolo e l’uomo ben presto si rivela violento, possessivo e geloso: non la lascia uscire se non in sua compagnia e comunque se non prima soddisfatto nei suoi bisogni più bassi.
La costringe ad avere rapporti sessuali in cambio dell’ospitalità offertale e col tempo la avvia, con botte e minacce, alla prostituzione. La donna per anni non trova il coraggio di ribellarsi, nemmeno quando M.C. le fa fare degli scatti osé destinati ad un sito specializzato per pubblicizzare l’attività avviata: gli accordi erano inizialmente di una “società” dove i proventi sarebbero stati divisi equamente a metà, ma anche questa promessa rimane disattesa, in quanto l’uomo trattiene per sé quanto guadagnato dalla donna, lasciandole appena l’indispensabile per vivere.
É solo quando, alle prime rimostranze della ragazza, stanca ormai di quella vita, l’uomo la minaccia promettendole che andrà in Romania a bruciare la casa dove vive il figlio di cinque anni, che la vittima trova il coraggio di denunciare cinque anni di violenze e soprusi ai Carabinieri, che, immediatamente, trasmettono alla Procura di Chieti una copiosa informativa della storia. Considerando che M.C. non ha dimora fissa in Italia e che c’era un concreto pericolo di fuga, il PM Dott. Giuseppe Falasca ha emesso ieri il fermo di indiziato di delitto, che ha permesso di Carabinieri di Fiumicino di bloccare l’uomo poco prima dell’imbarco per la Romania.
É la fine di un incubo per la ragazza che finalmente potrà tornare ad una vita normale.
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