A fronte del peggioramento del dissesto idrogeologico, le 11 classi sgombrate delle scuole di Via Arenatte saranno sistemate altrove
CHIETI – Sì del Consiglio regionale alla concessione di fondi per rendere possibile una nuova sistemazione alle 11 classi sgomberate dalle due scuole del secondo Comprensivo, a fronte del peggioramento della situazione di dissesto idrogeologico nella zona di via Arenazze. Dalla Regione Abruzzo arriveranno fondi per rendere possibili al Comune gli adeguamenti già vagliati su edifici alternativi.
“La richiesta da parte nostra alla Regione era partita per le vie ufficiali il 26 luglio, in concomitanza con l’ultimo sopralluogo che la Protezione civile regionale ha fatto con noi, contemplato nella costante attività di monitoraggio avviata sull’area interessata dal dissesto – spiega il sindaco Diego Ferrara – Con l’approvazione dell’emendamento che ci riconosce una somma di cui aspettiamo di conoscere l’entità in sede di assestamento di bilancio regionale stasera, intervenire per noi diventerà possibile. Abbiamo fatto appello alla Regione non soltanto perché si tratta di un’emergenza di protezione civile che richiede interventi immediati e sovracomunali, tant’è che abbiamo coinvolto anche la Protezione civile nazionale, oltre all’Università e agli altri enti competenti in materia, ma perché a causa delle condizioni di dissesto economico e finanziario, l’Ente non sarebbe stato in grado di fare anticipazioni di somme così importanti, né aveva capienza nel bilancio stabilmente riequilibrato che andremo ad approvare a breve. Serviva un impegno immediato, che desse respiro e via libera agli uffici, che sono pronti ad attivare le procedure e i lavori per riqualificare i locali alternativi per ospitare i ragazzi alla ripresa delle lezioni. A tale fine il mio ringraziamento, a nome della città, va a tutti coloro che si sono adoperati per questo risultato, dall’esecutivo regionale, ai consiglieri proponenti, a quanti hanno supportato il via libera, fra consiglieri di maggioranza e opposizione. Noi ci siamo adoperati perché la filiera istituzionale fosse operativa ed efficace, adesso stringeremo procedure e tempi degli interventi che servono a passare dagli impegni ai lavori e mettere in cammino la riqualificazione dei locali alternativi, in modo che siano pronti entro qualche mese, cosicché la sistemazione provvisoria dei ragazzi duri il minimo indispensabile”.