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Chieti, i sindacati su Progetto Toto

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Cisl e Filca: “Le Istituzioni coinvolgano i sindacati nell’approfondimento di tutti i progetti sull’ex Zuccherificio di Chieti Scalo”

CHIETI – I segretari Malandra (Cisl) e Reale (Filca-Cisl) commentano il progetto del nuovo quartiere integrato.

«Qualunque progetto che sottenda una riqualificazione territoriale e possa rappresentare un rilancio per il territorio è meritevole di attenzione e di approfondimento». Così il segretario regionale della Cisl Abruzzo Molise e responsabile di Chieti, Leo Malandra commenta la presentazione del progetto di riqualificazione dell’ex Zuccherificio, proposto da Carlo Toto.

«Le istituzioni –  dice ancora – dovranno essere capaci di mettere insieme tutti i progetti già presentati, in fase di progettazione e relativi all’area di Chieti Scalo, analizzandoli nel dettaglio e supportandoli per rivitalizzare il territorio non solo sotto un aspetto di riurbanizzazione del quartiere, ma anche nell’ottica di un’offerta qualificata nel settore dei servizi, e in quello occupazionale e di rilancio di tutta l’economia locale».

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il segretario regionale della Filca-Cisl Abruzzo Molise, Gianfranco Reale che aggiunge: «Accogliamo con favore la notizia relativa al progetto di quello che è stato definito “nuovo quartiere integrato” di Chieti Scalo, annunciato dall’imprenditore Carlo Toto. Un progetto di 30 mila metri quadrati, con un investimento di 300 milioni di euro può rappresentare un vero rilancio per l’economia teatina. Questo progetto darà sicuramente un significativo impulso al settore edile non solo della provincia di Chieti, ma della intera regione. Ci auguriamo che la realizzazione di questo grande quartiere integrato non sia volto solo al conseguimento di profitti, bensì sia votato al rilancio economico del territorio».

I segretari si rivolgono quindi direttamente all’imprenditore, alla Alitec e alle Istituzioni lanciando un appello affinché anche le parti sociali vengano coinvolte nell’approfondimento dei progetti in essere: sia quello industriale In.Te che quello dei servizi dell’Alitec, auspicando una loro cantierabilità in una logica di complementarietà e non di alternativa.

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