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Chieti-Sorrento 0-2: Villagatti-Coppola, neroverdi subito ko

da Redazione

punizione berardino (Medium)Prestazione incolore dei neroverdi che perdono contro un Sorrento non irresistibile

CHIETI – Il Chieti più brutto della stagione perde in casa contro il Sorrento ed esce fra i fischi del pubblico dell’Angelini. Sbagliato l’approccio mentale dei neroverdi al match: troppi spazi lasciati ai campani che con uno-due micidiale nei primi venti minuti hanno chiuso la partita. Non esente da colpe la difesa teatina rimasta immobile in entrambi i gol. Terza sconfitta consecutiva per il Chieti dunque che lascia spazio alle riflessioni di un De Patre che in sala stampa ammette di aver sbagliato la formazione.

squadre a centrocampoIL MATCH De Patre schiera i suoi col solito 4-4-2 con l’inedito duo d’attacco Gaeta – Malcore. Il recuperato Guidone va inizialmente in panchina. Partono bene i neroverdi che al primo minuto vanno al tiro con Della Penna dalla lunga distanza, palla che finisce alta sulla traversa. Il Sorrento alla prima occasione però fa male: punizione dalla fascia di Maiorino, perfetto colpo di testa di Villagatti che punisce l’immobile difesa del Chieti. Un minuto più tardi Coppola sfiora il clamoroso raddoppio con un rasoterra che lambisce il palo.

azione di gioco (Medium)Il gol è solo rimandato di poco ed arriva al 17′: difesa di nuovo immobile sullo scambio D’Anna – Imparato, Coppola è liberissimo di incornare a rete e trafiggere Gallinetta. Doccia fredda sull’Angelini e pubblico che comincia a rumoreggiare. I neroverdi cercano di reagire ma lo fanno solo da palle inattive: Gaeta al 21′ impegna severamente un attentissimo Polizzi. De Patre sostituisce un distratto Turi, già ammonito e coinvolto in entrambi i gol del Sorrento, con Rossi che sarà uno dei pochi a fine gara a raggiungere la sufficienza fra i neroverdi. Al 26′ è Berardino a chiamare Polizzi al grande intervento sulla sua punizione, sul conseguente corner De Giorgi alza la mira a due passi dalla porta.

Si va al riposo sul clamoroso 2-0 per il Sorrento con il Chieti apparso irriconoscibile: piovono fischi   da parte del pubblico. Ad inizio ripresa entra subito Guidone al posto di Malcore, assente ingiustificato nel primo tempo. Al 4′ Maiorino su punizione obbliga Gallinetta alla difficile deviazione in angolo. Al 10′ gran botta da fuori di Della Penna bloccata in due tempi da Polizzi. Al 25′ su angolo di Berardino Daleno spedisce alle stelle da buona posizione.

azione di gioco 1 (Medium)De Patre manda in campo anche De Stefano al posto di Verna e proprio lui sul cross di Berardino ci prova al 29′ ma il suo tiro viene fermato da un difensore. Al 35′ è provvidenziale Gallinetta prima sul sinistro a botta sicura di Catania e poi sul destro di Benci. Tre minuti più tardi punizione tagliata di Berardino sulla quale Gaeta sfiora di testa, palla a lato di poco. Al 44′ si vede Guidone che chiama alla grande parata Polizzi.

Sul conseguente corner il direttore di gara vede una gomitata a centro area di Coppola su Terrenzio: espulsione del giocatore sorrentino e rigore per il Chieti. Dagli undici metri Guidone manda la palla alta, ennesima dimostrazione della brutta giornata per i neroverdi. Dopo quattro minuti di recupero squadre negli spogliatoi: risultato giusto con il Chieti mai apparso in grado di fare suo il match e Sorrento attento a controllare il risultato dopo il doppio vantaggio.

A sette giornate dalla fine la classifica rimane quasi invariata con i neroverdi al nono posto ad un solo punto dall’ottavo che garantirebbe la permanenza nella Lega Pro unica, ma non si potrà più sbagliare: ogni partita sarà una vera e propria finale, soprattutto  sarà necessario vincere il “mal d’Angelini” visto che proprio le mura di casa saranno il crocevia per la salvezza (ben quattro match dei sette saranno giocate a Chieti).

TABELLINO:

CHIETI: Gallinetta, De Giorgi, Turi (20′ Rossi), Della Penna, Terrenzio, Daleno, Verna (27’st De Stefano), Giorgino, Malcore (1’st Guidone), Berardino, Gaeta. A disp. Endrew, Di Filippo, Bagaglini, Piccinni. All. De Patre

SORRENTO: Polizzi, Imparato, Pantano, Benci, Vitale (45’st Licata), Villagatti, Maiorino (38’st Improta), Coppola, Musetti (27’st Innocenti), Catania, D’Anna. A disp. Santos, Cavallaro, Lalli, Canotto. All. Simonelli

Arbitro: Sig. Greco Alessandro della sezione di Lecce (Villa – Colì)

Reti: 9′ Villagatti, 17′ Coppola

Ammoniti: Turi, Gaeta, Villagatti

Espulso al 90′ Coppola.

Angoli: 7-8

Recupero: 1 minuto nel primo tempo, 4 minuti nella ripresa

NOTE: Guidone ha calciato fuori un rigore al 90′.

IMPRESSIONI POST PARTITA:

L’ALLENATORE DEL CHIETI  TIZIANO DE PATRE: “Col Teramo hanno fatto meglio loro nel primo tempo e noi nel secondo,  a Messina siamo rimasti in dieci per tutto il secondo tempo al cospetto di una squadra che in questo momento se facesse la prima divisione arriverebbe ai playoff. Oggi non mi è piaciuta l’interpretazione della gara da parte dei miei. Abbiamo regalato due gol, non ci ha messo in difficoltà il Sorrento. Troppe palle gol sbagliate da noi, poi anche il rigore, ma a me non è andata giù l’atteggiamento dei ragazzi, non di tutti ovviamente. Se regali tre o quattro giocatori si fa fatica a giocare. Sbaglio io a mettere in campo questi tre o quattro giocatori.

Io faccio un discorso di gruppo: sin da quando sono arrivato mi è piaciuto tenere tutti in considerazione, anche perché molti di questi ragazzi sono di pari valore, però vedo che non ho avuto le risposte giuste ed ora devo cambiare registro. Dovevamo fare meglio nel secondo tempo. Ho cercato di mettere  anche Guidone, seppur rischiandolo, ma ne avevamo bisogno: non abbiamo giocatori con quelle caratteristiche oltre lui. Questa sconfitta mi fa avere le idee più chiare: io conterò su determinati giocatori. Ho voluto tenere fortemente in considerazione il gruppo finora come ho già detto, ho fatto giocare ragazzi reduci da lunghe assenze. Ora però il cerchio si chiude e so cosa fare. Per fortuna la classifica non si è mossa più di tanto, si deciderà tutto all’ultima giornata secondo me e quindi dobbiamo essere sereni e rimanere tranquilli. Non è mancata la condizione fisica, è stato l’atteggiamento mentale sbagliato, non ho mai sostituito un giocatore così presto durante una partita nell’arco della mia breve carriera da allenatore, ma oggi ne avrei dovuti sostituire tre dopo dieci minuti, ovviamente non si poteva fare. Ho sbagliato io a fare la formazione e me ne assumo tutte le responsabilità. è giusta la contestazione dei tifosi: noi ci prendiamo gli applausi quando le cose vanno bene e i fischi quando vanno male. Spero che i tifosi ci siano vicini”.  

IL PRESIDENTE DEL CHIETI WALTER BELLIA: “Tutti oggi si aspettavano di più, noi della società eravamo convinti di poter fare risultato  perché la squadra stava bene. Non so cosa sia successo, forse l’ansia da prestazione e la paura hanno fatto la differenza. È un momento di riflessione, ci troviamo ancora lì in classifica nonostante la sconfitta, dunque anche la fortuna ci sta aiutando. Dobbiamo pensare di fare risultato contro il Tuttocuoio: la squadra si deve svegliare, se continua a giocare così non si va da nessuna parte. In tre partite abbiamo preso sei gol con tre sconfitte: è logico che si deve riflettere. Mentre le altre volte la difesa ha retto bene, oggi la difesa ci ha creato problemi, ci può stare una giornata storta. Sono convinto che in qualsiasi attività bisogna  avere delle persone su cui contare: ad esempio in una partita c’è sempre quello che prende la gara sotto gamba o quello che si crede un fenomeno, per arrivare ai risultati ci vogliono guerrieri, gente che va in campo dando l’anima. Rossi (1992) è entrato ed è stato un gladiatore, Verna, Giorgino, Della Penna hanno combattuto, altri invece non hanno dato quello che potevano.

Andare subito sotto di due gol contro una difesa arcigna come quella del Sorrento ha reso le cose più difficili per tutti, dunque non voglio condannare nessuno, la squadra ha fatto la sua partita. Potenzialmente siamo più forti di loro, ma il risultato del campo ha dato una verità diversa, il calcio è bello anche per questo. Abbiamo perso tre partite di seguito, oggi vincendo potevamo parlare diversamente. Il Mister si è preso le sue responsabilità ed è giusto così. Sicuramente le assenze pesano in questo momento, ma questi ragazzi sono dei professionisti ed io penso che dovrebbero essere intercambiabili, in campo dovrebbero avere tutti gli stessi valori. Mi aspetto già domenica prossima una reazione dei singoli e quindi del gruppo. Gli uomini  più carismatici dovrebbero prendere per mano la squadra se hanno questa forza, se non ce l’hanno vuol dire che le prospettive non sono buone. La società ha dato e sta dando il massimo facendo dei grossi sacrifici, adesso si aspetta che i giocatori la ripaghino. Devono far vedere quanto valgono. Avremo quattro partite in casa e tre fuori: avrei preferito giocarne più fuori perché le nostre prestazioni sono migliori lontano da Chieti. In casa si sente un po’ troppo la pressione, a differenza degli scorsi anni. Speriamo che ora si inverta la rotta: la società ancora una volta ribadisce che a questa squadra non fa mancare e non ha fatto mai mancare nulla e si aspetta prestazioni ben diverse da quella messa in campo oggi”.

L’ALLENATORE DEL SORRENTO GIOVANNI SIMONELLI: “Riassumo la partita in una frase: “Tanto tuonò che piovve”. Faccio riferimento alla mia squadra che per me è una buonissima squadra ma che spesso è mancata come atteggiamento. Oggi l’ho vista determinatissima, molto concentrata e pronta a tutto. Musetti ad esempio è un giocatore di ottima tecnica, non è solitamente un lottatore, oggi ha disputato una gara straordinaria sotto questo punto di vista. Catania può diventare un ottimo centrocampista centrale. Nel corso della mia carriera, insieme al mio collaboratore, ho cambiato spesso ruolo a tanti giocatori, un nome su tutti è Fontana che giocava quasi da attaccante, ad Ascoli io lo feci giocare davanti alla difesa con il centrocampo a tre, dopo dieci anni ha giocato in Serie A con l’Ascoli. Catania ha fatto sempre l’esterno, quasi l’attaccante, oggi ha disputato una partita splendida.

La storia dice che siamo una squadra da trasferta, patiamo in maniera particolare i match casalinghi. Non so quanto ci abbia agevolato un Chieti così: ad esempio giovedì scorso abbiamo giocato contro la Beretti e non abbiamo preso una palla giocando malissimo. A volte ci sono partite vissute emotivamente in maniera complessa e mi riferisco al Chieti. Non ho visto chi ha determinato il rigore, dalla panchina non si ha buona visibilità: sono momenti concitati quelli ed è chiaro che bisogna mantenere la calma. Non mi meraviglio dei risultati altalenanti del campionato, non ci faccio caso come del resto non parlo mai dell’operato di un arbitro. Non penso alla salvezza, ma solo a quello che devo fare il martedì con la squadra”.