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Chieti, sospese scuole infanzia, nidi e ludoteche: ecco fino a quando

da Redazione

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Il Sindaco Ferrara: “Una scelta in linea con i dati contenuti nell’ordinanza regionale che applica misure restrittive, ma solo per i gradi superiori”

CHIETI – “Dal contenuto dell’ordinanza regionale firmata ieri, prendiamo atto che la città di Chieti è sottoposta a misure più restrittive di quelle previste dal Governo. Una realtà che avevamo chiara con l’inserimento prima della Provincia e poi della città nelle massime restrizioni previste dal precedente DPCM, che però l’ultima ordinanza sembra riformare per l’entrata in vigore del nuovo DPCM, pur adottando misure più stringenti sul territorio.

Scuole

Alla luce dei dati forniti proprio dalla Regione Abruzzo sul fronte epidemiologico e in base all’articolo 54 del Tuel, comma 4, che autorizza il sindaco quale ufficiale del governo ad adottare “con atto motivato provvedimenti, anche contigibili e urgenti nel rispetto dei principi dell’ordinamento, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana sul proprio territorio di competenza”, riteniamo di dover ordinare nuovamente la sospensione delle attività didattiche in presenza di tutte le scuole dell’infanzia, asilo nido comunale, asili nido privati e ludoteche fino al 14 marzo 2021. La scelta è determinata oltre che dalla situazione ancora preoccupante, dall’esigenza, per noi sostanziale, che il personale interessato sia sottoposto a vaccinazione, a tutela della salute degli operatori stessi, dei bambini e delle famiglie.

Va detto che la riapertura delle scuole nella Regione Abruzzo è stata effettuata in maniera diversificata per i diversi gradi dal 7 gennaio scorso. Nell’ambito della sorveglianza della pandemia si è provveduto a un attento monitoraggio della diffusione del Sars-Cov 2 in ambito scolastico. Nel corso delle ultime settimane si è verificato un incremento dei casi sia tra gli alunni, sia tra il personale docente e non docente, oltre ai rispettivi contatti famigliari e ciò ha assunto connotazioni meritevoli di ulteriori analisi e valutazione. A causa dell’incremento dei casi in alcuni istituti, è stato necessario porre in quarantena intere classi di studenti, pertanto, in diversi Comuni si è ravvisata la necessità di tornare in DAD non solo nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, ma anche in tutti gli altri gradi di istruzione. Gli attuali 379 casi attivi sul fronte provinciale, vedono 320 casi interessare gli alunni: il 12 per cento fra 0-14 anni e il 6 per cento tra i 14-19 anni. Chieti, come totali di alunni contagiati è al primo posto in provincia con 90 casi. Sapremo di più anche all’esito dello screening in corso in città oggi e domani e dedicato in particolare proprio alla popolazione scolastica che abbiamo chiamato ad aderire in quanto era rimasta fuori dalle attività di screening della Asl.

Attività commerciali

Per quanto riguarda le attività economiche, la Regione ha disposto con l’ordinanza che siano sospese le attività al dettaglio, ad eccezione della vendita di generi alimentari e di prima necessità, per tutte le altre si applica la normativa contenuta nel DPCM 2 marzo 2021 e quindi relativa alle zone arancioni, così com’è stata classificata la nostra Regione.

Questo, il quadro, non possiamo che appellarci al senso di responsabilità della comunità teatina, rammentando ai cittadini di adottare tutte le misure necessarie a tutelarsi e tutelare gli altri dal contagio e dalla diffusione del virus, con la speranza che la campagna vaccinale annunciata, finalmente si velocizzi e interessi l’intera cittadinanza ”.

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