CHIETI – Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Chieti e la Sezione di Polizia Giudiziaria della Polizia di Stato presso la Procura della Repubblica di Chieti da tempo erano sulle tracce di un pusher sospettato di spacciare droga a Chieti scalo. Grazie ad una sinergia investigativa sono riusciti a risalire anche ai suoi fornitori.
Le investigazioni, articolate e complesse, permettevano di scoprire un primo livello operante nel territorio teatino, composto soprattutto da persone residenti a Chieti, che si procacciavano da vivere esclusivamente vendendo droga a giovani tossicodipendenti.
In questa prima fase delle indagini, gli investigatori procedevano all’arresto di un cittadino albanese e alla denuncia a piede libero di 4 soggetti italiani (alcuni già rinviati a giudizio), tutti dediti allo spaccio di droga segnalando, inoltre, alla Prefettura di Chieti anche 5 consumatori di sostanze psicotrope.
Nell’operazione sono stati sequestrati oltre un chilo e mezzo di marijuana, un etto di hashish e numerosissime dosi di cocaina. Gli ulteriori accertamenti, finalizzati ad individuare il principale fornitore, consentivano di risalire a B.A., anni 31, cittadino albanese domiciliato nel Comune di Montesilvano che, a sua
volta, si avvaleva di un suo connazionale che procurava i quantitativi di sostanza stupefacente direttamente dalla capitale.
Le attività di osservazione e i numerosissimi pedinamenti effettuati, permettevano agli investigatori di accertare che B.A. nascondeva la sostanza stupefacente all’interno di un boschetto sito a Silvi Marina ove si recava senza non prima aver effettuato una serie di manovre diversive tese verosimilmente a scongiurare la presenza di eventuali forze di polizia.
Solo quando era sicuro di non essere stato seguito prelevava la droga ed effettuava la consegna. Una volta capita la manovra rituale, i finanzieri ed i poliziotti decidevano di fermarlo per una perquisizione personale trovandolo in possesso di un etto di marijuana.
All’esito di un approfondito sopralluogo dei dintorni, gli investigatori riuscivano a rinvenire, ben celati in buche opportunamente predisposte nel terreno, 350 grammi di cocaina, 250 grammi di marjuana, tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi ed una bilancia elettronica di precisione. Inevitabile per l’albanese l’arresto in flagranza.
All’esito delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Pescara, alcuni giorni fa, il Gip di quel Tribunale – Dott. Nicola Colantonio, emetteva ulteriori 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere per:
– M.A., 25 anni, residente a Chieti, già sottoposto alla misura dell’obbligo di firma presso la
Questura di Chieti per pregressi reati;
– B.A. il quale, per i fatti sopra narrati, si trovava ancora in carcere a Pescara;
– un ulteriore indagato che, nel frattempo, ha fatto perdere le sue tracce e per il quale sono in corso le ricerche volte alla sua cattura.
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