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Chieti, tavolo del Commercio: ecco di cosa si é parlato

da Marina Denegri

tavolo del commercio

Tra le proposte una campagna che porti in primo luogo a comprare in città e una vaccinazione rapida per tutto

CHIETI – È tornato a riunirsi mercoledì scorso in modalità telematica il tavolo istituzionale del Commercio, presieduto dal sindaco Diego Ferrara e dall’assessore al Commercio Manuel Pantalone. Hanno preso parte ai lavori in collegamento Marisa Tiberio della Confcommercio, Gianfranco Cesarone del Consorzio Chieti C’entro, Daniele Giangiulli di Confartigianato, Letizia Scastiglia per la Cna, Lido Legnini, Marina De Marco e Maria Toschi per la Confesercenti, Tommaso Rutolo per Aniac.

Abbiamo colto anche questa occasione per manifestare la nostra vicinanza alla categoria in questo momento così difficile che ha posto la nostra realtà territoriale ancora in una situazione di maggiori restrizioni – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore Manuel Pantalone – Siamo accanto a loro anche come partner istituzionale, per portare le istanze che ci provengono dalla filiera sia alla Regione, sia al Governo, comprendendo appieno le difficoltà che molti stanno vivendo e a cui abbiamo risposto e stiamo risponderemo con tante iniziative, di concerto anche con l’assessorato al Sociale.

Da tutti è risultata pressante la richiesta di riattivare un contatto anche minimo con l’utenza, cosa che queste settimane di stop forzato è mancata, a seguito delle restrizioni previste dall’ordinanza regionale. A tutte le realtà presenti abbiamo proposto una nuova fidelizzazione della cittadinanza, attraverso una campagna che porti in primo luogo a comprare in città, godendone i benefici attraverso promozioni possibili solo nel territorio cittadino. L’idea è quella di una campagna di acquisti a prezzi scontati, fortificata da un bando a cui chiameremo a partecipare il più elevato numero di attività possibili, che risponde a un bisogno di riavvicinare i cittadini ai commercianti, questo non appena le condizioni pandemiche lo consentiranno, perché un altro effetto dell’emergenza sanitaria è quello di aver favorito il commercio online, allontanando chi acquista dal commercio di vicinato. Non possiamo permetterci che ciò accada, perché significherebbe la morte di decine di attività. Invece la rinascita del commercio cittadino può essere da stimolo a un meccanismo di propensione al consumo venuto meno con la pandemia e che noi abbiamo in ogni modo favorito, ad esempio promuovendo un sostegno indiretto, attraverso le vendite, con i buoni di acquisto per le famiglie, spendibili solo nelle attività della città cosa che accadrà a breve, perché i buoni sono in erogazione.

A tal proposito faremo nostro l’input arrivatoci dalla Confesercenti, di chiedere alla Regione di tornare a consentire progressivamente le vendite, anche con controlli più rigidi, al posto di procrastinare la chiusura.

Al tavolo con la CNA si è parlato anche di vaccini e di tempi rapidi a tutela di tutte le categorie, ricordando anche quella del commercio alimentare che ha lavorato incessantemente durante tutti questi mesi.

Altro tema importante sollevato dalla Confcommercio è il costo delle locazioni, un onere pesantissimo per chi non produce introiti in questi tempi. L’impegno da parte dell’Amministrazione è quello di aprire un’interlocuzione con agenti immobiliari e Unione piccoli proprietari immobiliari per arrivare a una proroga dei canoni e, magari, a un calmieramento almeno finché la ripresa non sarà avviata, cosa che faremo quanto prima”.

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