I biancorossi espugnano l’Angelini dopo una partita giocata con grande carattere
CHIETI – Torna il derby Chieti-Teramo all’Angelini ed i biancorossi colgono un importante vittoria esterna dopo essere stati per ben due volte in svantaggio. La partita è stata molto combattuta ed emozionante, certamente i neroverdi hanno più di un motivo per recriminare.
Alla fine del match Mister De Patre parlerà di mancanza di cattiveria dei suoi ragazzi e come dargli torto nel vedere i teramani ribaltare il risultato in maniera rocambolesca cogliendo i tre punti addirittura al 93′? Arriva così la seconda sconfitta casalinga consecutiva dopo quella di due settimane fa contro il Gavorrano.
IL MATCH – Teramo reduce da tre sconfitte consecutive scende in campo con l’imperativo di fare bene, il Chieti viene dall’ottima vittoria colta in terra campana contro l’Aversa Normanna. De Patre schiera i suoi tornando al 4-3-1-2 con Mungo alle spalle di De Sousa e Alessandro, le novità sono Di Filippo al posto di Gigli e Rinaldi per Verna. Cappellacci mischia un po’ le carte con in attacco il solo Patierno con Foglia e Petrella sulle fasce. Si capisce subito quale sarà il leitmotiv del match: Chieti a cercare di imporre il gioco e Teramo pronto ad offendere qualora se ne presentasse l’occasione.
La prima azione pericolosa è dei teramani: al 13′ sulla punizione di Coletti, Speranza in scivolata manda fuori. Il Chieti risponde al 24′ con Rinaldi, il più attivo dei suoi, che scambia sulla tre quarti di campo con Vitone ma tira troppo centrale fra le braccia di Serraiocco. I neroverdi insistono ed al 31′ sbloccano il risultato: ancora Rinaldi vince un rimpallo con caparbietà su Chovet e fredda l’estremo biancorosso con un preciso tiro che passa fra le sue gambe.
Il Teramo prova a rialzare la testa e fra il 41′ ed il 42′ sfiora la marcatura due volte: prima De Fabritiis pesca Chovet che alza troppo la mira, poi è Petrella a dribblare due avversari e tirare sul primo palo senza impensierire eccessivamente Feola. Prima della fine del tempo è Mungo a farsi vivo dalle parti di Serraiocco tirando centralmente dopo una bella iniziativa personale.
Il secondo tempo si apre in maniera pirotecnica. Dopo pochi secondi Mungo si vede annullare un goal (gran tiro a rientrare) per presunto fuorigioco, nell’azione successiva il Teramo coglie il pareggio: angolo di Coletti (migliore in campo in assoluto) e colpo di testa vincente di Ferrani. All’8′ ancora Coletti (micidiale nei calci da fermo nel trovare i compagni) con una punizione tagliata sul secondo palo pesca Ferrani che per un soffio manca la deviazione.
Nel momento migliore del Teramo l’episodio che avrebbe potuto cambiare le sorti della partita: l’arbitro assegna un dubbio rigore ai neroverdi quando Ferrani, provando a spazzare la palla, colpisce il braccio di De Fabritiis. De Sousa dal dischetto spiazza nettamente Serraiocco (settimo gol stagionale per l’attaccante): sembra fatta per il Chieti, ma qui viene fuori invece il gran carattere dei biancorossi. Al 30′ Coletti dalla bandierina scodella al centro un invitante pallone che scatena a centro area un parapiglia generale, il più veloce ad approfittarne è Speranza che spedisce in rete.
Dopo l’inevitabile girandola di sostituzioni da ambo le parti, al 36′ De Sousa regala una bella palla al neo entrato Capogna (in campo al posto di un deludente Alessandro) che si gira bene ma Serraiocco blocca con sicurezza. L’arbitro concede tre minuti di recupero durante i quali succede l’inaspettato: prima Coletti sfiora il palo con una gran botta dalla distanza, poi ci riprova al 94′ e sulla respinta di Feola si avventa Chovet che mette la firma sulla vittoria del Teramo.
Finisce dunque 3-2 per gli uomini di Cappellacci che conquistano tre punti che rappresentano una vera boccata d’ossigeno dopo le tre sconfitte consecutive rimediate nelle scorse giornate.
IMPRESSIONI POST PARTITA:
L’ALLENATORE DEL CHIETI TIZIANO DE PATRE: “Ho sostituito Mungo e Rinaldi perché non ce la facevano più. Abbiamo come grande limite il fatto che ogni palla inattiva diventi un pericolo o possa trasformarsi in un gol. È una questione caratteriale, siamo troppo molli in queste occasioni. Abbiamo battuto tanti calci d’angolo, loro con soli tre hanno trovato la vittoria. Senza subire nulla ogni volta prendiamo gol da questi tipi di azione e così non si può fare tanta strada. Ci si può lavorare ma è difficile farlo: quando una palla cade in area e nessuno la spazza via è una questione di cattiveria che manca. Faccio fatica ad insegnarla. De Sousa ed Alessandro hanno fatto una buona prestazione, avevano di fronte i due centrali migliori della categoria secondo me.
Le squadre che vengono a Chieti ci aspettano giocando di ripartenza, abbiamo creato tanto ma perso purtroppo. Ci sono dei giocatori che vengono da periodi di lunga inattività (De Sousa e Rinaldi) ecco spiegato anche il calo nel secondo tempo, è normale che non possano avere tanti minuti nelle gambe. Questa squadra non trova continuità perché ha dei limiti, cerchiamo di migliorarci però è difficile: bisogna aver dentro la cattiveria ed una maggiore attenzione. Sul gol di Ferrani il nostro difensore centrale si è fatto spingere e questo non deve succedere nella maniera più assoluta. Una soluzione a questi problemi potrebbe essere l’inserimento di giocatori con qualche centimetro in più, ma serve anche la mentalità giusta. La mia squadra può fare bene, ma vanno migliorati i difetti di cui parlavo prima”.
L’ATTACCANTE DEL CHIETI CLAUDIO DE SOUSA: “È mancato il carattere perché era una partita difficile: loro si chiudevano tutti dietro e per noi era difficile trovare gli spazi giusti. Abbiamo trovato il gol e per nostre disattenzioni ne abbiamo presi tre. Queste sono partite da vincere, neanche da pareggiare. Dobbiamo stare più concentrati ed avere la giusta cattiveria: a noi i difensori non permettono di saltare sui calci d’angolo, invece c’è stata da parte nostra leggerezza proprio sui calci d’angolo. Abbiamo questo limite sulle palle inattive, ma dovevamo far meglio rispetto alle scorse partite invece abbiamo subito tre tiri e preso tre gol, così si perdono punti importanti. A livello di gioco meriteremmo almeno sei punti in più invece li abbiamo regalati”.
IL PRESIDENTE DEL TERAMO LUCIANO CAMPITELLI: “Con la squadra ci eravamo sentiti giovedì. Molte volte è importante parlarsi e così è stato anche con Cappellacci: ci siamo detti che è un periodo in cui ci mancano dei giocatori, magari a dicembre se sarà necessario andremo sul mercato. Il mister non è mai stato in discussione. Oggi pensavamo di poter fare una grande partita, ma si poteva mettere a conto anche di perdere, quindi avevamo scommesso che se fosse andata male io sarei stato qui in sala stampa, sono invece felice perché abbiamo vinto meritatamente. Sono soddisfatto della prestazione. Il Chieti è andato in vantaggio una seconda volta con rigore che è difficile vedere assegnato sui campi di calcio, noi abbiamo giocato un grande secondo tempo.
Io ho detto in tempi non sospetti che se i ragazzi iniziano a credere nelle loro potenzialità si potranno levare belle soddisfazioni. Ci sono giocatori buoni in difesa, a centrocampo ed in attacco: la squadra gioca bene e si vede in mezzo al campo. Un gioco corale prevede che non segni solo l’attaccante, ma anche magari un difensore come è successo oggi. Nell’arco di un mese rientreranno alcuni uomini nel reparto offensivo e l’allenatore potrà muoversi sicuramente ancora meglio. Questa vittoria ci dà morale perché venivamo da tre sconfitte. È il primo anno, dopo tanto, che affrontiamo la seconda divisione e può capitare di perdere la fiducia. Il Chieti ha più esperienza, cogliere questi tre punti è stato indispensabile. La classifica ci vede a 14 punti in una posizione tranquilla. Più in là vedremo dove potremo arrivare”.
IL CENTROCAMPISTA DEL TERAMO TOMMASO COLETTI: “La mia posizione in campo è sempre la stessa. Nel secondo tempo però ero marcato a uomo quindi ho pensato di spostarmi quindici metri più in là facendo giocare Valentini e Novinic al meglio e far defluire la manovra normalmente. Dovevo fare schermo anche sulle verticalizzazioni degli attaccanti. Noi ci alleniamo bene, abbiamo avuto la fortuna di recuperare due volte la partita su calcio da fermo, questo è frutto di lavoro ed applicazione. Si fa la differenza così in questa categoria, magari vincendo senza giocare benissimo ma con grande attenzione e col cuore. Quando si prende uno schiaffo molte volte si tende a reagire: bisogna cominciare subito, noi nel secondo tempo siamo entrati in campo più cattivi e vogliosi di recuperare, cosa che invece doveva accadere dal primo minuto. In questo dobbiamo ancora migliorare, evitando di subire.
Gli ultimi dieci minuti non si fa caso neanche alla tattica, con l’entusiasmo ci si prova. Sulla mia conclusione che poi ha scaturito il gol della vittoria non mi sento di giudicare il portiere del Chieti, perché il tiro era molto insidioso visto che scendeva basso. Mi sento importante nella giusta misura: sta agli altri dire se gioco bene, per fortuna ho calciato bene i due calci d’angolo e i miei compagni hanno segnato. Ora per il Teramo non cambia nulla, come non lo era dopo le tre sconfitte. Siamo all’inizio del campionato e non possiamo valutare ora gli obiettivi. Vincere un derby fuori casa fa morale, ma dobbiamo rimanere coi piedi per terra perché sono proprio le tre sconfitte a doverci ricordare di non esaltarci e a farci mantenere la giusta concentrazione per ottenere altri risultati. Mi fa piacere che si dica che io sono stato il migliore in campo”.
TABELLINO:
CHIETI-TERAMO 2-3
CHIETI (4-3-1-2): Feola; Bigoni, Pepe, Di Filippo, Gandelli; Vitone, Del Pinto, Rinaldi (21′ s.t. Rovrena); Mungo (15′ s.t. Viscontini); De Sousa, Alessandro (34′ s.t. Capogna). A disp.: Cappa, Gigli, Verna, Di Stefano. All.: De Patre
TERAMO (4-3-3): Serraiocco; De Fabritiis, Ferrani, Speranza, Chovet; Coletti, Valentini, Novinic (32′ s.t. Di Paolantonio); Petrella, Foglia (21′ s.t. De Stefano) , Patierno (38′ s.t. Caidi). A disp.: Santi, Giannetti, Caidi, Scipioni, Righini. All.: Cappellacci
Arbitro: Petroni di Roma 1 (D’Albore di Caserta – Prenna di Molfetta)
Reti: 31′ Rinaldi, 3′ s.t. Ferrani , 13′ s.t. De Sousa (rig.), 31′ s.t. Speranza, 48′ s.t. Chovet
Ammoniti: Novinic, Viscontini, Alessandro, Rovrena
Recupero: nessuno nel primo tempo, 3 minuti nella ripresa
Angoli: 8-3.