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Chieti: “Tiro al bersaglio fatto di menzogne nei confronti del presidente Di Giuseppantonio”

da Gulizia Leonello

E’ quanto sostiene Angelo Cellini in replica a Chiara Zappalorto

CHIETI – Il  coordinatore provinciale, Angelo Cellini, replicando  agli attacchi del vicesegretario provinciale del Pd al presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio ha detto:

ma dov’è stata sinora Chiara Zappalorto? Perché ripete pedissequamente osservazioni che già da tempo sono state smentite dai fatti?

Da troppo tempo  è in atto un inaccettabile e pretestuoso tiro al bersaglio nei confronti del presidente Di Giuseppantonio attraverso prese di posizione e comunicati infarciti di menzogne, tese evidentemente a far dimenticare ai cittadini le pesanti responsabilità del Partito Democratico nella gestione della Provincia di Chieti.

Nel momento in cui abbiamo accettato di porre un nostro candidato alla presidenza della Provincia, eravamo drammaticamente consapevoli di dover amministrare in una situazione caotica e priva di regole: il lavoro di un anno del presidente Di Giuseppantonio sta restituendo ordine e moralità alla gestione di un ente che la coalizione di centrodestra ha trovato disastrato, indebitato e disorganizzato.

Evidentemente Chiara Zappalorto è più preoccupata di fare la replicante dell’ex presidente Tommaso Coletti, piuttosto che considerare i risultati di un anno di amministrazione Di Giuseppantonio: risanamento dell’ente, eliminazione degli sperperi, verifica del patrimonio immobiliare, riorganizzazione della macchina amministrativa, rilancio dei progetti strategici, in particolar modo la Via Verde della Costa dei Trabocchi, difesa del suolo e dell’ambiente, sicurezza stradale e degli edifici scolastici, coordinamento dei Comuni, progetti europei seri e non semplici artifici elettoralistici e l’elenco potrebbe continuare a lungo.

Tutto questo senza dimenticare di avere un costante contatto diretto con il territorio, i problemi e le legittime aspirazioni dei cittadini, e in un solo anno.

Il Pd dovrebbe mettersi un po’ d’accordo con sé stesso: un mese fa accusava Di Giuseppantonio di essere arroccato nel suo studio di presidente, oggi lo punzecchia perché è presente sul territorio. La realtà è un’altra: questa amministrazione sta restituendo orgoglio e funzionalità all’ente che nei cinque anni di governo del centrosinistra è stata mortificata da una gestione clientelare e disastrosa, tant’è che siamo alla vigilia dell’approvazione del Conto consuntivo 2009 che condurrà la Provincia alla dichiarazione di pre-dissesto.

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