Una rete in avvio di ripresa condanna la squadra di Di Meo, generosa ma troppo imprecisa nelle conclusioni a rete
CHIETI – Questa volta al Chieti non basta il grande cuore messo in campo: troppi errori sotto porta ed anche un pizzico di sfortuna per i neroverdi che rimediano una sconfitta casalinga contro il Tuttocuoio, squadra decisamente non irresistibile. I ragazzi di Mister Di Meo sprecano molto nel primo tempo e poi nella seconda frazione il solito inspiegabile calo di tensione facilita il compito ai toscani che, senza troppi sforzi, portano a casa i tre punti. Pochi tifosi sugli spalti: la Volpi ha però continuato ad incitare i giocatori fino alla fine, chiamandoli anche a fine gara a gran voce sotto la curva nonostante la sconfitta.
IL MATCH – Di Meo schiera i suoi con De Giorgi terzino e Berardino in un’insolita posizione a destra (esperimento che si rivelerà non troppo fortunato). In attacco Guidone supportato da Rossi (promosso titolare dopo il gol partita a Sorrento) e Gaeta. È subito Chieti: al 2′ Guidone ruba palla ma spara alto. All’11′ il Tuttocuoio si fa vedere dalle parti di Robertiello con una pericolosa girata al volo di Matteini che finisce sull’esterno della rete. Ancora l’attaccante sei minuti più tardi, imbeccato da Ferretti, si divora la facile occasione con la palla che finisce abbondantemente alta.
Al 21′ Berardino serve Della Penna che mette al centro per Gaeta che prova la deviazione volante, ma viene contratto in angolo da un difensore. Sul conseguente corner i neroverdi protestano per un presunto fallo di mano in piena area, ma il direttore di gara lascia proseguire. Al 26′ bella combinazione Gaeta-Guidone, quest’ultimo calcia a rete trovando la provvidenziale risposta del portiere Bacci che salva i suoi. Al 29′ si scatena un parapiglia in area toscana: il Chieti arriva al tiro per ben tre volte nella stessa azione. Prima è Berardino che si fa respingere la conclusione da Bacci, poi ci prova Gaeta che impegna severamente Bacci a terra e poi si vede deviare la sfera in angolo dai difensori. La porta toscana sembra veramente stregata.
Al 31′ ancora un impreciso Guidone (brutta giornata per lui) impatta di testa su cross di Gaeta, ma da posizione favorevole spedisce a lato. Al 40′ Falivena da pochi passi chiama Robertiello ad un difficile intervento, sulla ribattuta Di Filippo stende Matteini e l’arbitro assegna il penalty. Sul dischetto si presenta lo stesso bomber che si lascia ipnotizzare da Robertiello (terzo rigore parato in questo campionato). Si va al riposo a reti inviolate.
La ripresa comincia nel segno del Tuttocuoio che capitalizza l’unica vera occasione da rete dell’intera gara al 6′: Matteini si fa perdonare l’errore dagli undici metri incornando perfettamente di testa su angolo di Salzano. Non esente da colpe nell’occasione la difesa teatina, apparsa fin troppo immobile. A questo punto Di Meo rivoluziona l’assetto tattico dei suoi mandando in campo Cinque e Mangiacasale al posto di Rossi e Gaeta. Il Chieti reagisce con Berardino che impegna severamente Bacci, Daleno ci prova sulla respinta ma ancora Bacci è provvidenziale. Il match winner Matteini lascia intanto il posto a Di Giuseppe. Al quarto d’ora è ancora Berardino ad accentrarsi e provare la conclusione dalla distanza che finisce però alle stelle.
Al 26′ il Chieti ha l’occasione per riequilibrare la gara: Balde atterra Guidone in piena area, per l’arbitro è rigore. Sul dischetto va lo stesso attaccante che tira senza troppa convinzione spedendo altissimo. Di Meo manda in campo anche La Selva al posto di Berardino, ma anche questa mossa non dà gli effetti sperati. Al 37′ Cinque tira alto su punizione di Guitto, poi è Di Filippo allo scadere a non arrivare su un invitante pallone messo al centro dallo stesso Guitto. Nei minuti di recupero Di Meo si fa espellere. Il Tuttocuoio coglie così la vittoria senza troppi sforzi, il Chieti deve invece recriminare non poco per le troppe palle gol sbagliate.
INTERVISTE POST PARTITA:
IL PRESIDENTE DEL CHIETI WALTER BELLIA: “Sono deluso perché per noi sarebbero stati tre punti fondamentali visto che avremo ora due trasferte sulla carta proibitive (Cosenza e Poggibonsi). Non riusciamo a metterla dentro, gli altri segnano e ci puniscono. Abbiamo creato parecchio nel primo tempo, il loro portiere ci ha negato tre o quattro volte il gol, poi nel secondo come al solito è scesa in campo un’altra squadra, non conosco il motivo di questa cosa, bisogna capire dove sia il problema. Spesso non riusciamo ad esprimere il calcio che vorremmo nella seconda parte delle partite. Se andiamo a rivedere gli undici gol presi, almeno sette sono su palla inattiva o calcio d’angolo, c’è qualcuno che perde l’uomo, mancanza di concentrazione ed attenzione. L’allenatore può chiedere ciò che vuole, abbiamo allestito una squadra di 27 elementi, quindi ora c’è da tirar fuori il meglio che questi hanno, non sono gli ultimi della classe perché abbiamo preso dei nomi importanti. Il Mister non rischia nulla: lavora con impegno e serietà, mette in campo la squadra che secondo lui è al migliore, fa delle scelte e se ne assume al responsabilità. Molti criticano il gioco, ma noi sotto porta ci arriviamo, purtroppo non segniamo per un motivo o per un altro, gli avversari magari con un tiro in porta vincono, questo è il calcio. Credo comunque che c’è da capire cosa accade ai nostri giocatori fra il primo ed il secondo tempo: a Sorrento abbiamo vinto lottando fino alla fine e conquistando i tre punti negli ultimi dieci minuti, questo dovrebbe essere l’atteggiamento da avere sempre. Soffriamo forse la responsabilità di cogliere la vittoria in casa a tutti i costi o anche il gioco degli altri. Non è il caso odierno: il Tuttocuoio non ha fatto poi molto per vincere, siamo stati anche un po’ sfortunati, ma basta a parlare di sfortuna, da ora in avanti servono i punti: se non giriamo a 23-25 punti nel girone d’andata, in quello di ritorno sarà dura. Non ci sono più alibi, si deve cominciare a vincere. Nucifora diceva che la squadra forte è quella che non parla del ciuffo d’erba a sfavore, del palo preso o della traversa o dell’arbitro, ma è quella che fa tre gol, vince e basta. In questo momento il Chieti è questo, speriamo che qualcosa cambi. A gennaio discuteremo su cosa fare, ora abbiamo questi giocatori: se vedremo che la musica non è cambiata prenderemo provvedimenti”.
L’ALLENATORE DEL CHIETI GIUSEPPE DI MEO: “Mi assumo le responsabilità di questa sconfitta, abbiamo preparato la partita in una certa maniera lavorando per tutta la settimana in maniera minuziosa su tattica e situazioni di gioco ed oggi abbiamo preso un gol su un loro schema che abbiamo visto e rivisto. Sono queste le cose che mi fanno arrabbiare. Purtroppo gli episodi sono quelli che analizziamo praticamente ogni domenica. Se si sbagliano tanti gol sotto porta poi diventa difficile trovare le parole per commentare questa sconfitta. Nel primo tempo abbiamo avute tre occasioni nitide per passare in vantaggio. Se non segniamo io non so cosa fare di più. Mi ha dato fastidio che avevo spiegato come evitare quel tipo di gol, visto che loro usano quello schema, ed invece lo abbiamo preso proprio in quel modo. Ho schierato Berardino in quella posizione perché loro avevano un centrocampista molto bravo in quella zona di campo e mi serviva dargli fastidio. A livello tattico abbiamo chiuso tuti gli spazi, ma ci è mancata la cattiveria sotto porta: loro hanno avuto due sole occasioni segnando un gol. Oggi serviva vincere anche per affrontare le prossime due trasferte consecutive con un pizzico di serenità in più. Adesso servono gli attributi perché se vogliamo cambiare registro dobbiamo dare molto di più, tutti a partire dal sottoscritto. Siamo tutti sotto osservazione. Non ho parlato con la squadra perché sono troppo arrabbiato, lo farò martedì quando avrò ritrovato la giusta tranquillità”.
IL DIFENSORE DEL CHIETI FRANCESCO DE GIORGI: “Sbagliamo troppo, ma credo che non sia un fattore fisico, ma mentale. A fine partita abbiamo parlato, dobbiamo capire, siamo ampiamente in tempo per farlo. Ci dobbiamo rimboccare le maniche: la squadra c’è, nel primo tempo li abbiamo chiusi dentro la loro metà campo, purtroppo non abbiamo finalizzato le occasioni. Non è un problema di concentrazione, sappiamo che è un anno difficile, siamo consapevoli che i tre punti sono fondamentali, soprattutto fra le mura amiche. Ci aspettano due trasferte difficili, sarebbe stato fondamentale vincere perché avremmo scavalcati il Tuttocuoio in classifica, con lo scontro diretto favorevole per giunta anche con il Sorrento. Andiamo a Cosenza a giocarcela senza paura: sappiamo che il Cosenza è una grande squadra, ma possiamo metterli in difficoltà. Bisogna voltare pagina, si giocherà sabato, si deve andare lì con il coltello fra i denti su un campo dove troveremo un grande pubblico”.
L’ATTACCANTE DEL TUTTOCUOIO DAVIDE MATTEINI: “È sempre una soddisfazione fare gol. Ho giocato in Abruzzo a Pescara e Teramo, due piazze che mi sono rimaste nel cuore. La gente mi ha trattato benissimo, a Teramo c’era Malavolta che per me rimane un grande presidente e a Pescara i tifosi mi hanno fatto stare molto bene. È stata una partita di grande sofferenza, noi siamo una piccola realtà che vive sull’entusiasmo e la voglia di giocare. Oggi siamo stati bravi a tenere fino al novantesimo, anche con un po’ di fortuna perché Guidone ha sbagliato il rigore. Sul mio è stato bravo il portiere”.
CHIETI: Robertiello, De Giorgi, Di Filippo, Guitto, Terrenzio, Daleno, Berardino (22’st La Selva), Della Penna, Guidone, Gaeta (5’st Cinque), Rossi (5’st Mangiacasale). A disp. Gallinetta, Dascoli, Di Properzio, Turi. All. Di Meo
TUTTOCUOIO: Bacci, Arvia, Carroccio, Balde, Colombini, Falivena, Giannattasio (37’st Colombini F.), Salzano, Matteini (11’st Di Giuseppe), Rosati (17’st Cherillo), Ferretti. A disp. Morandi, Cardarelli, Cacelli, Pane. All. Alvini
Arbitro: Formato di Benevento (Vitiello – Ferraioli)
Rete: 5′ st Matteini
Ammoniti: Di Filippo, Guitto, La Selva, Carroccio, Ferretti
Angoli 8-4
Spettatori 700 circa
Espulso al 90′ l’allenatore del Chieti Di Meo
Recupero: 2 minuti nel primo tempo, quattro minuti nella ripresa
NOTE: al minuto 42′ del primo tempo Robertiello ha respinto il rigore di Matteini. Al minuto 27′ del secondo tempo Guidone ha calciato alto un rigore.