Chieti, un ordine del giorno per la rideterminazione dei valori dei terreni edificabili presenti nel Piano dei Servizi

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Gianni Di Labio, Alessandro Giardinelli e Luigi Febo illustrano l’ordine del giorno

CHIETI – I consiglieri comunali di Chieti Gianni Di Labio, Luigi Febo, Alessandro Giardinelli, Bassam El Zohbi, Graziano Marino e Marco Di Paolo, hanno presentato un ordine del giorno che impegna il sindaco e l’amministrazione comunale a valutare la possibilità del riconteggio della tassazione dal 2008 ad oggi dei terreni edificabili o di dilazionare l’importo per un periodo di 120 mesi con un interesse fisso del 1% più l’euribor corrente ad esentare eventuali sanzioni e interessi per il ritardato pagamento a parziale modifica del Regolamento per la disciplina dell’imposta municipale.

“Presentiamo un ordine del giorno che va a stabilire il giusto valore commerciale dei terreni edificabili – ha detto il capogruppo de Il Popolo di Chieti, Gianni Di Labio – oggi abbiamo una situazione drammatica. Parecchi terreni che nel Piano di Servizio del 2008 erano agricoli, ora sono identificati come edificabili. La valutazione del loro valore in quel periodo secondo me è stata fatta in maniera semplice senza tenere presenti vari elementi. Quel valore della tassazione non aveva vincoli. Oggi circa 2 mila cittadini si trovano a pagare tasse insostenibili. Oggi, in virtù di questa tassazione, diversi cittadini si rivolgono al Comune chiedendo che i terreni edificabili siano rivalutati come agricoli, questo comporta un danno irreparabile per l’Ente. Non potremo più recuperare questa area ed avremo problemi per i prossimi 50 anni non avendo aree edificatorie. Abbiamo individuato un indice di 1 euro per ogni 0,01 mq. Per stabilire i valori non c’è un criterio ben preciso. Stiamo parlando della città di Chieti che è una via di Roma e non si può diversificare in questo modo.

È vero che il Comune di Chieti incasserà 800 mila euro in meno di tasse, ma noi andiamo a salvaguardare gli sviluppi futuri della città. Dei valori sono stati abbassati da 135 a 80 mila euro sulla base del nulla. Sono grato al sindaco che è venuto incontro ai cittadini, ma ci si deve basare su dei coefficienti. Noi perdiamo la possibilità di ampliare lo sviluppo della nostra città. Abbiamo dei cittadini che sono disperati, ci sono dei pensionati che devono pagare tasse superiori alla loro pensione. Il rapporto tra cittadini e territorio è già ben oltre quello che dovrebbe prevedere il Piano Regolatore. Bisogna ragionare sui comparti e levare tutti i vincoli. Un esempio è il Villaggio del Mediterraneo, quel Parco ha già messo tutto quello che doveva mettere, ma il Comune stenta a riprenderselo. Questi comparti sono stati fatti nel 2006, oggi la situazione è diversa, è più stagnante. Tutti i cittadini che sono coinvolti in questa situazione hanno ereditato i terreni dai loro genitori, quindi non li hanno acquistati per fare business, ma se li sono ritrovati con i sacrifici che hanno fatto i loro genitori. Questo argomento verrà discusso nel prossimo Consiglio utile”.

“Non è facile lavorare su questo argomento – ha affermato il capogruppo di Chieti per Chieti, Luigi Febo – perché è molto tecnico, ma è un primo passo per far pagare ai nostri concittadini una tassa giusta. Noi faremo un ordine del giorno che allega una Delibera che dovrà contenere un atto deliberatorio a cui la Teateservizi si dovrà attenere. Si vengono a creare delle disomogeneità tra i vari cittadini. I comparti sono nati per un vincolo di area metropolitana attrezzata, ma ora serve un ulteriore atto che renda usufruibili quei terreni. Si è dovuta fare un’azione di interesse collettivo, ma ora si deve fare un altro passo ed andare oltre”.

“Si deve valutare una situazione drammatica dell’aspetto urbanistico – ha sottolineato il capogruppo di Chieti per Chieti, Alessandro Giardinelli – negli anni le cose cambiano. In quattro anni questa amministrazione non ha fatto niente sotto il profilo urbanistico. Si è preferito danneggiare la città facendo pagare una tassa alta non venendo incontro ai cittadini invece di fare qualcosa per la città”.

Pubblicato da
Francesco Rapino

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