All’Angelini un brutto Chieti incappa nella peggiore prestazione stagionale
CHIETI – Deludente 0-0 contro la Vigor Lamezia per il Chieti e peggiore prestazione stagionale per i neroverdi, mai pericolosi sotto porta con un gioco troppo confusionario in molti frangenti della gara. Doveva essere la partita del rilancio, invece si è assistito ad un match veramente brutto con il pubblico che ha più volte rumoreggiato ed inveito contro tutti, nessuno escluso (giocatori, tecnico e società). Ad onor del vero poco si deve o si può imputare alla dirigenza che ha fatto quest’anno grandi sforzi, allestendo la migliore squadra degli ultimi anni con nomi di categoria superiore. Come si spiegano allora questi risultati altalenanti? A detta di molti qualcuno non sta rendendo secondo le aspettative, ma c’è stata anche una buona dose di sfortuna in più di un’occasione. In sala stampa la società ha rinnovato la fiducia a Mister Pino Di Meo che non è assolutamente in discussione: situazione di classifica non certo incoraggiante in questo momento, ma c’è tempo per rimediare anche se da ora in avanti sarà vietato fare ulteriori passi falsi.
IL MATCH – Di Meo conferma il suo abituale 4-2-3-1 con il debutto fra i pali di Gallinetta al posto del febbricitante Robertiello. A centrocampo il neo acquisto Giorgino. Primo quarto d’ora sonnolento con le due squadre che non tendono minimamente a farsi male. Prima azione degna di nota al 17′: Guidone per Guitto il cui diagonale dal limite si spegne di poco a lato. Risponde immediatamente la Vigor Lamezia con D’Amico che al volo conclude alto. Al 21′ azione prolungata di De Stefano sulla fascia, cross smanacciato da Piacenti in corner. Sul conseguente angolo colpo di testa di Giorgino con palla salvata da un difensore sulla linea, ma il gioco era stato fermato dal direttore di gara per un fallo in attacco dei neroverdi. Al 27′ gli ospiti si rendono pericolosissimi con Del Sante che su servizio di D’Amico si trova solo davanti a Gallinetta ma spedisce incredibilmente alle stelle.
Il match continua senza reali sussulti con il Chieti che fatica a creare gioco ed i calabresi impegnati a contenerli senza difficoltà. Al 33′ il Chieti prova a scuotersi: angolo di Berardino, Daleno arriva scoordinato sul pallone. Al 43′ Berardino su calcio di punizione dal limite spedisce altissimo: è l’ultima occasione di una prima frazione di gioco che si chiude fra i cori di disapprovazione ed i fischi del pubblico.
Al rientro dagli spogliatoi ci si attende la reazione d’orgoglio del Chieti, ma le attese verranno disattese da un secondo tempo ancora più sconcertante del primo. All’8′ la Vigor costruisce la palla gol più limpida di tutta la gara: Scarsella serve Del Sante che impegna severamente Gallinetta che devia in angolo. I neroverdi faticano sempre di più a trovare il bandolo della matassa, in campo regna sovrana la confusione. Mister Di Meo manda in campo Cinque per vivacizzare un po’ le trame di gioco, ma i risultati non daranno molti frutti.
È ancora la Vigor ad avere una ghiotta occasione per passare in vantaggio con Rondinelli che spedisce malamente a lato di testa da pozione invitante al 20′. Intanto dagli spalti piovono ancora fischi dagli impietosi. Al 26′ De Stefano ci prova su servizio di Guitto ma la sua conclusione è contratta in angolo da un difensore. Il neo entrato La Selva se ne va in bella azione personale al 33′ ma il suo tiro finisce direttamente fra le braccia di Piacenti. La Vigor Lamezia ha addirittura la palla per portare a casa i tre punti quando al 36′ Di Sante regala a Zampaglione un invitante pallone, ma il giocatore fallisce la più facile delle occasioni tirando altissimo appena entrato in area. L’arbitro assegna tre minuti di recupero, ma non succede più nulla: finisce 0-0 fra la vibrante contestazione dei tifosi.
TABELLINO:
CHIETI: Gallinetta, De Giorgi (5’st Bagaglini), Turi, Giorgino, Dascoli, Daleno, De Stefano (27’st La Selva), Borgese, Guidone, Guitto, Berardino (9’st Cinque). A disp. Endrew, Della Penna, Terrenzio, Rossi. All. Di Meo
VIGOR LAMEZIA: Piacenti, Rondinelli, Malerba (1’st Torcasio), Romano, Marchetti, Gattari, Zampaglione (38’st Carbonaro), Meucci (36’st Perrino), Del Sante, Scarsella, D’Amico. A disp. Bibba, Gona, Strumbo, Voltasio. All. Novelli
Arbitr: Ceccarelli di Rimini (Giacomozzi –Benedettino)
Ammoniti: Dascoli, Bagaglini, Turi, Malerba, Meucci.
Angoli: 5-4
Recupero: nessuno nel primo tempo, 3 minuti nella ripresa
Spettatori 600 circa
IMPRESSIONI POST PARTITA:
L’ALLENATORE DEL CHIETI GIUSEPPE DI MEO: “La contestazione dei tifosi ci sta, se i risultati non arrivano è giusto che esprimano il loro disappunto e noi non possiamo far altro che stare in silenzio concentrando le attenzioni sul lavoro da attuare per uscire da questa situazione. Oggi siamo incudine e subiamo tutto questo, ma rimango convinto che presto potremmo essere martello ed a quel punto le cose cambieranno. Quel che è certo è che il sottoscritto non abbandona la nave quando le cose vanno male e sono convinto che abbiamo tutte le carte in regola per invertire la rotta. Drammatizzare non serve, anche perché sono pochi i punti che ci dividono dalla zona salvezza in un campionato in cui domina l’equilibrio. Abbiamo delle lacune, soprattutto in fase offensiva dove la mancanza, ad esempio, di un elemento importante come Gaeta si è sta fatta sentire oltremisura. Al di là di questo posso rimproverare poco alla squadra, l’impegno non manca e la voglia di fare è sempre tanta. Se non fosse così, in questo momento non sarei seduto qui ma sarei dal Presidente a rassegnare le dimissioni. La convinzione che ho di poter ribaltare questa situazione negativa è dettata proprio dai segnali che da il gruppo ogni giorno, É chiaro che in questo momento le tensioni non ci aiutano, anzi, peggiorano le cose. Dobbiamo mantenere la calma, serve tranquillità perché la situazione è ancora apertissima, se riusciamo a fare gruppo in ogni componente, da me alla squadra, dalla società ai tifosi, il Chieti presto si tirerà fuori da questa situazione poco felice. Dobbiamo trovare un punto d’accordo e ripartire tutti insieme. La Società sa cosa deve fare per migliorare questa rosa e sta facendo tanti sacrifici. Dobbiamo prendere un attaccante, abbiamo delle lacune davanti che non permettono di studiare soluzioni alternative. Qualcuno andrà via, oggi ho operato delle scelte anche in questa direzione. Ho avuto Giorgino ad Andria, lo conosco bene, è un giocatore vero, ora non è al 100% ma è uno che sa stare in mezzo al campo”.
IL DIRETTORE SPORTIVO DEL CHIETI SANDRO FEDERICO: “È stata una partita difficile contro un avversario che si è chiuso dietro, mi aspettavo qualcosa in più. Portiamo a casa un pareggio con la convinzione che questa squadra può fare molto meglio. La Chieti Calcio ha già fatto grandi sacrifici ed ha tutta l’intenzione di continuare a farli. Noi stiamo programmando anche per il futuro, non possiamo fare follie comprando tanti giocatori per poi arrivare magari a maggio senza poterci iscrivere al campionato. In un momento difficile ci deve essere l’equilibrio necessario per andare a prendere buoni giocatori, ma con le nostre possibilità, probabilmente non così tante, ma sapevamo perfettamente a cosa si andava incontro. Si è avviato un nuovo corso, sia dentro che fuori dal campo. Un percorso che guarda attentamente ai conti del club, che devono essere perfettamente in ordine se si vuole pensare ad un futuro positivo per questo Chieti. I risultati del campo sono importanti, anzi fondamentali, ma il Chieti non può e non deve allontanarsi dall’obiettivo se le cose in campo non vanno come devono andare. Non si possono stravolgere programmi e progetti, ma si può e si deve trovare la soluzione apportando le giuste modifiche sempre tenendo ben presenti le possibilità e le disponibilità. Il Chieti sta lavorando in questa direzione, senza fare passi più lunghi della gamba, cosa che magari avviene in altre società.
Stiamo lavorando per completare una rosa che ha delle lacune, ma tutto va fatto nella direzione giusta, senza fare passi più lunghi della gamba, cosa che il Chieti non può e non deve permettersi. Stiamo lavorando a fari spenti perché è giusto muoversi in una certa direzione quando le disponibilità economiche non sono infinite. Potremmo bluffare, proponendo contratti faraonici a questo e a quell’altro pur di far vedere che ci siamo, ma queste strategie le lasciamo volentieri ad altri, noi intendiamo fare le cose per bene perché vogliamo il bene di questo club e del suo futuro. Siamo convinti che con le nostre forze arriveremo al traguardo finale. L’estate scorsa è stato fatto uno sforzo importante per allestire la squadra mantenendo l’età media prevista, c’è da fare un monumento al presidente e a tutti coloro che danno una mano alla società per ciò che è stato fatto finora. La classifica è corta, il campionato diventa sempre più difficile. Noi vogliamo dare anche un futuro a questa società, non lasciare tanti problemi, si lavora perciò ad ampio raggio. Questi tifosi devono continuare a darci fiducia perché è stato fatto un ottimo lavoro negli anni, siamo fiduciosi anche ora. Stiamo parlando da un mese col mister per come intervenire sul mercato, ma anche lui conosce con quali criteri ci stiamo muovendo. È un peccato che spesso però non abbiamo potuto schierare la formazione migliore a causa delle troppe assenze”.
IL PRESIDENTE DEL CHIETI WALTER BELLIA: “L’allenatore del Chieti Pino Di Meo non rischia nulla, gode della massima fiducia da parte della Società. È un grosso lavoratore: in campo vanno i giocatori e se non si riesce a mettere la palla dentro non arrivano i risultati. La classifica fa paura a tutti, in primis a me, poi alla tifoseria: è un fallimento personale, morale, economico. Non mi fanno piacere le cose che ho sentite dire in curva. Non abbiamo mai allestito una squadra come questa negli scorsi anni: sono stato criticato quando prendevo i ragazzi che non erano giocatori di categoria, sono criticato anche ora che abbiamo preso gente di categoria, oppure lo ero anche quando prendevo un allenatore che non si conosceva ed anche ora che ne abbiamo uno conosciuto. Tutti ce ne dobbiamo andare? Chi ne trarrebbe vantaggio? Nessuno a mio giudizio. Si deve riflettere, ponderare e misurare. Mi dispiace l’attacco personale contro me. In Italia siamo tutti allenatori e tecnici. Questo però è un momento difficile, si devono unire le forze per arrivare al traguardo finale: nessuno vuole fallire o sbagliare. Capisco la rabbia ed il rammarico, ma non gli attacchi personali: io sono sempre stato pronto al dialogo con tutti, non ho paura di nessuno.
Siamo in due a fare tanto per il Chieti, io e Walter Costa con il gruppo di persone ed uno sponsor che ci è venuto a dare una mano. Dobbiamo prendere un attaccante forte? Siamo poi sicuri che faccia gol? Si deve comprare un giocatore che faccia parte di un gruppo, ma non possiamo avere sicurezza che segni tanto. Questo è un gruppo che sta lavorando da cinque mesi, siamo partiti in ritardo perché mi sono fidato troppo di tante promesse poi non mantenute. I ragazzi si impegnano, ma i risultati non ci stanno dando ragione ora, sono però fiducioso. Dobbiamo continuare a lavorare facendo quadrato attorno alle attuali forze di cui dispone questo Chieti. Opereremo sul mercato per colmare le lacune che abbiamo e che sono evidenti. Sono convinto che il duro lavoro che stiamo portando avanti tra mille sacrifici alla fine pagherà. La contestazione quando le cose non vanno bene ci sta, quello che non digerisco, come ho già detto, è quando si scende sul personale”.