Ferrara: “Si lavora a un patto di inclusione per coinvolgere i soggetti affidati all’associazione in lavori di pubblica utilità e agevolare il reinserimento in società”
CHIETI – Nella mattinata di oggi il sindaco Diego Ferrara ha fatto visita alla sede di Voci di dentro, realtà associativa che opera sul territorio dal 2007, come motore della cultura della solidarietà e recupero sociale delle persone in emarginazione, detenute e altre situazioni di svantaggio. Con il sindaco, i consiglieri comunali Paride Paci, Pietro Iacobitti e Silvio Di Primio hanno incontrato responsabili, attivisti e volontari per porre le basi di una sinergia istituzionale.
“Un incontro che è stato anche il viatico di un percorso comune – così il sindaco Diego Ferrara – che affronteremo coinvolgendo i soggetti affidati all’associazione, come abbiamo fatto con i percettori di reddito di cittadinanza. L’idea è quella di stringere un patto, incaricheremo gli uffici di trovare la forma migliore per farlo, per attivare una sinergia a vantaggio sia della città, sia degli stessi soggetti interessati. Questo genere di collaborazioni è sempre stato proficuo, l’esperienza fatta con i percettori di reddito di cittadinanza, ad esempio, non solo ci ha permesso di avere personale adibito a mansioni di accoglienza nei palazzi comunali, ma ha reso possibile la riapertura dei Musei archeologici, che dopo il Covid erano in debito di personale. Sono importanti risposte sociali come queste, perché danno il senso di comunità che serve a crescere uniti e insieme”.
“È stato un incontro importante che proseguirà in continuità con altre iniziative di Voci di dentro con l’Amministrazione – così Francesco Lo Piccolo presidente dell’associazione e Antonella La Morgia, nel direttivo di Voci di dentro – Un cammino per consolidare i programmi in corso dell’associazione. Le problematiche che in ragione della mission si presentano attualmente sono diverse: dall’individuazione di soggetti che possono essere ammessi a lavori sociali di pubblica utilità, alla creazione di momenti e progetti per la rieducazione e all’alfabetizzazione culturale, nonché eventi culturali e sociali sulle attività svolte e per la promozione di una cultura dell’uguaglianza e solidarietà sociale e, infine, sui temi di giustizia e legalità. Oggi Voci di dentro accoglie una quindicina di affidati, persone messe alla prova, ai domiciliari e con pene alternative, si tratta di soggetti affidati dalla UEPE, Uffici locali per l’Esecuzione Penale Esterna, che svolgono attività di volontariato e frequentano costantemente l’associazione che è per loro compagna di viaggio nel percorso di reinserimento sociale e di esecuzione penale esterna. L’associazione ha al suo attivo 16 anni di attività, oggi unisce una trentina di soci, agisce sul territorio di Chieti, Pescara, Lanciano e anche Vasto, ha una rivista che prende il nome dall’associazione e che ha tre redazioni all’interno delle mura carcerarie di Chieti, Pescara e Lanciano oltre a una redazione esterna nella nostra sede di Chieti. La rivista, oltre agli scritti dei detenuti, ospita anche articoli di approfondimento sulle tematiche inerenti il carcere, la giustizia e, in generale, la legalità e la società e vanta collaborazioni di docenti universitari esperti in discipline filosofiche, sociali e letterarie. Tutto questo mondo vogliamo metterlo a disposizione della città e mettere le forze in comune con l’Amministrazione”.