CHIETI – Nella tarda serata di sabato 4 giugno u.s., personale della Squadra Mobile di Chieti , ausiliato da personale delle Volanti, traeva in arresto in flagranza di reato un minore di anni 17 per il reato di rapina aggravata e lesioni.
Nel tardo pomeriggio di sabato, infatti, in Questura arrivava la notizia che era stata perpetrata una rapina da due ragazzi dell’età apparente di 17/18 anni, presso la Villa Comunale di Chieti, ai danni di 4 coetanei di cui uno attinto al braccio da un fendente sferrato dall’arrestato con un coltello da cucina che gli procurava una ferita lacero contusa guaribile in gg 7.
Stante la gravità dell’episodio, la notizia veniva immediatamente estesa alla Sala Operativa del Comando Compagnia di Chieti dell’Arma dei Carabinieri.
Le immediate ricerche effettuate dal citato personale sulla base delle dichiarazioni rese dalle vittime, consentivano di rintracciare, presso le vie del centro storico cittadino, uno dei probabile autori, il quale a bordo di uno scooter veniva prontamente fermato dopo un breve inseguimento. Nel frangente veniva recuperata una felpa oggetto della rapina.
Da una prima ricostruzione dei fatti la rapina sarebbe scaturita a seguito del rifiuto da parte delle vittime di consegnare del denaro all’arrestato e al suo complice. A seguito della reazione a quella che era una vera e propria vessazione perpetrata da soggetti peraltro particolarmente inclini ad atti di bullismo, l’arrestato infatti era già stato in precedenza tratto in arresto per episodi simili, nasceva una breve colluttazione sfociata nella coltellata che solo per la pronta reazione della vittima, che si parava il volto istintivamente con il braccio, non sortiva conseguenze ben più nefaste. Di contro le altre vittime riportavano alcune lievi contusioni escoriate.
A seguito di tale fatto le vittime si allontanavano repentinamente dal luogo dell’aggressione e fornivano agli inquirenti elementi utili per il rintraccio degli autori.
Sono in corso ulteriori accertamenti da parte dell’Arma dei Carabinieri, che ha concorso sin dalle prime fasi nell’attività d’indagine, per l’identificazione del complice dell’autore del grave episodio di reato.
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