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Chieti,cantiere aperto alle Terme Romane

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Studenti dell’Università “G.d’Annunzio” ne  stanno restaurando il  mosaico centrale. Tutta l’attività confluirà in un e-book che sarà presentato il 29 maggio

CHIETI – Studenti  dell’Università “G.d’Annunzio” di Chieti-Pescara, Corso di Laurea in Beni Culturali, stanno effettuando il  restauro del mosaico centrale delle Terme Romane di Chieti, sotto la supervisione degli esperti della Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo. E’ possibile non solo vederli dalla strada, ma anche andare a visitare il cantiere e farsi spiegare da loro quel che stanno facendo, in particolare questo è ciò che è accaduto sabato 18 maggio, dalle 9 alle 12, nell’ambito delle manifestazioni del Maggio Teatino.

Questo restauro è una fase del Laboratorio di Documentazione, Diagnostica e Restauro dei mosaici delle Terme che si sta tenendo quest’anno in tale Università: un’esperienza davvero unica  che consente passare dalla teoria alla pratica e di toccare con mano, e sperimentare, le varie fasi del lungo processo che conduce ad un restauro corretto, capace di far leggere bene l’opera antica e di portare molti nuovi elementi alla sua conoscenza. Non sono certo molte le occasioni, per uno studente universitario, di operare sul campo così direttamente, ma il corso di Beni Culturali dell’UdA offre questa e molte altre opportunità in tal senso attraverso scavi in Italia, Europa e Mediterraneo e laboratori multidisciplinari con uso di alte tecnologie, nei settori del rilievo, del restauro, dell’antropologia e persino della genetica.

Il Laboratorio sui mosaici di Chieti a sua volta fa parte di un progetto interistituzionale che vede coinvolte, oltre all’Università e alla Soprintendenza, le Scuole di ogni ordine e grado e l’Archeoclub di Chieti, che ha sostenuto la sensibilizzazione del pubblico adulto con una serie di conferenze sul tema delle terme. Le Scuole superiori hanno affiancato con ricerche ed attività specifiche il lavoro degli archeologi, documentandolo con riprese video, mentre i più piccoli hanno prodotto elaborati grafici e ricostruzioni, sotto la guida dei Servizi Educativi della Soprintendenza e con la collaborazione delle associazioni Mnemosyne e Oltremuseo.

Tutta questa attività confluirà in un e-book che sarà presentato il 29 maggio all’auditorium del Museo Archeologico Nazionale “La Civitella”, ed in quella occasione saranno di nuovo gli studenti, universitari e delle scuole, ad illustrare il lungo percorso compiuto , tutti insieme appassionatamente, per restituire alla città un magnifico monumento del suo passato.

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