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Chieti,Congresso Cittadino dell’UDC

da Redazione

CHIETI – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in qualità di primo cittadino e di coordinatore locale del PDL, ha partecipato, ieri mattina, al Congresso Cittadino dell’UDC, riunitosi presso il Grande Albergo Abruzzo per la scelta del nuovo segretario cittadino. “Un momento, – così come definito dal Sindaco – che ancora oggi continua ad essere un atto fondamentale della vita di un partito”.

«La politica – ha esordito il Sindaco nel corso del suo intervento – che è chiamata a dare riposte ai cittadini, oggi più che mai si adegui ad un linguaggio moderno e offra soluzioni più rapide rispetto a quanto faceva un tempo, sopratutto se si vuole che l’Italia contribuisca al risanamento del sistema economico internazionale.»

Proseguendo, poi, nel vivo del discorso e argomentando su aspetti quali: il ruolo dei moderati nel sistema politico nazionale, la coalizione politica Udc-Pdl, la “questione morale” dei partiti e l’analisi della realtà locale, ha dichiarato:

«L’esperienza, a livello nazionale, di tentare di trovare una nuova strada comune tra il PDL e l’UDC, posso senz’altro affermare che a livello cittadino si è trovata prima umanamente e poi consolidata attraverso un patto politico che vede la mia amministrazione avere come partner fondamentale il partito dell’Udc, il quale ha una presenza cospicua di assessori e consiglieri comunali all’interno dell’amministrazione.Un raggruppamento di moderati – ha rimarcato il Sindaco – credo vada ancora coltivato come obiettivo fondamentale, ma esso, però, deve avere chiara la propria posizione.La storia del partito di centro, soprattutto nella nostra Italia, ha avuto la sua importanza, ma oggi, così com’era intesa la vecchia democrazia cristiana, non è più riproducibile in un sistema europeo che vede il partito popolare aver fatto una scelta di campo, pur contenendo al suo interno “anime diverse”.Agli amici dell’Udc, quindi, chiedo di fare chiarezza sulle proprie posizioni politiche, perché non ci si può alleare indistintamente con amministrazioni di centrosinistra e di centrodestra: i valori di riferimento sono diversi.La autodeterminazione del partito è fondamentale, perché è così che vive la democrazia, ma credo sia altrettanto importante la chiarezza.Ed è per questo motivo che oggi posso affermare che l’indecisione, la confusione, lo stare una volta da una parte e una volta dall’altra, non aiuta né il Paese, né i cittadini ad avere fiducia nei confronti della politica.Ecco, allora, che credo percorribile, anche a livello nazionale, il percorso che abbiamo avviato noi a livello locale e che di fatto si fonda su valori condivisi.Quando qualche giorno fa – ha proseguito il Sindaco – mi sono seduto a Roma al tavolo tecnico per stabilire le regole per le primarie del PDL, dove, tra l’altro, si è parlato anche di alleanze, personalmente ho portato ad esempio una esperienza come quella di Chieti, una alleanza leale fra PDL ed UDC che, pur nelle diversità, condivide i riferimenti valoriali.Passione, lealtà e chiarezza: è su questi tre pilastri che possiamo assolutamente costruire il futuro del nostro percorso politico.»

Concludendo il suo intervento sulla “questione morale” dei partiti, il Sindaco ha poi aggiunto:

«Ieri, in una lettera inviata al mio segretario nazionale, introducendo la questione morale che sta investendo la politica italiana, ho chiesto l’azzeramento di alcuni organi del partito senza se e senza ma, perché se è vero che il centrodestra ha personaggi come “Fiorito” al suo interno, qualche altro partito ha i “Lusi”.I ladri – ha asserito il Sindaco – continueranno ad esserci ovunque finché non si avrà la capacità di cacciarli fuori e il coraggio di dire “ne possiamo fare a meno” anche rinunciando a delle situazioni di vantaggio che i partiti a volte hanno vissuto.Cominciamo a tracciare un moto di eticità più ampio e a percorrere la strada dei moderati del centrodestra senza avere preconcetti ma con l’obiettivo comune di dare ai cittadini una società migliore rispetto a quella che abbiamo trovato noi.»

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