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Chieti,Melideo interviene sull’Imu:l’acconto di giugno si pagherà con le aliquote di base

da Donatella Di Biase

L’Assessore alle Finanze  fornisce delucidazioni  sulle modalità di pagamento della nuova tassa sulla casa reintrodotta dal governo Monti al posto della vecchia Ici

CHIETI – L’Assessore alle Finanze, Roberto Melideo ha emesso la seguente nota relativa all’Imu, la nuova tassa sulla casa reintrodotta dal governo Monti, che da quest’anno sostituisce la vecchia Ici, in cui spiega che l’acconto  per il 2012 sarà pagato con l’aliquota di base, senza le addizionali comunali che saranno eventualmente considerate nella rata di dicembre in attesa di una possibile e auspicabile  revisione globale di tutte le aliquote da parte dello Stato.


Ha dichiarato l’Assessore:

Forti perplessità sono state più volte sollevate anche dal sottoscritto riguardo la nuova imposta locale.Evidenti, a mio avviso, risultano alcune incongruenze sulle regole da seguire nel pagamento dell’acconto sulla nuova imposta che da quest’anno sostituisce l’Ici.Sarebbe, pertanto, indispensabile un’ulteriore verifica da parte del Governo centrale al fine di ridurre l’ammontare dei trasferimenti che rimarranno nelle casse dello Stato per alleggerire il peso di un risanamento del deficit che grava tutto sui Comuni.Tale situazione è stata portata all’attenzione del governo tramite la Consulta nazionale dei CAF (centri di assistenza fiscale) ottenendo attraverso un emendamento presentato in commissione al Senato che il pagamento della prima rata, in scadenza il 18 giugno 2012, venga calcolato prendendo a riferimento le aliquote base decise dal governo col decreto “Salva Italia”, ovvero lo 0,4% per l’abitazione di residenza e lo 0,76% per gli ulteriori immobili.All’importo vanno detratti 200 euro e tale detrazione viene incrementata di 50 euro per ciascun figlio residente di età non superiore a 26 anni, fino a un massimo di ulteriori 200 euro.Tra le novità, anche le case dichiarate inagibili sono esentate dal pagamento dell’Imu.Il governo si riserva, inoltre, la possibilità di rimettere nuovamente mano ad aliquote e detrazioni entro il 31 luglio, sulla base del gettito fiscale della prima rata di giugno fatto salvo l’obiettivo di assicurare l’ammontare del gettito complessivo previsto per il 2012.I Comuni, preso atto delle possibili modifiche che il Governo apporterà, avranno tempo fino al 30 settembre 2012 per attuare il regolamento specificando le aliquote da applicare localmente in funzione del fabbisogno finanziario determinato dai tagli dei trasferimenti.A titolo esemplificativo: un immobile di circa 100 metri quadrati, categoria A/3 (abitazione di tipo economico), adibito ad abitazione principale, equivale mediamente ad una rendita catastale, già rivalutata del 60% rispetto all’anno passato, di € 1.600, che moltiplicato 100 porta a € 160 mila di valore catastale dell’immobile.Su tale valore si applica lo 0,4% pari € 640 euro e si sottraggono i € 200 e gli eventuali € 50 per ogni figlio residente (nel caso di un solo figlio la detrazione sale a € 250), scendendo ad un importo dovuto di € 390, di cui la metà da versare entro giugno e il saldo a dicembre.Per le seconde case, applicando al momento l’aliquota standard dello 0,76% si avranno € 1.216 di Imu (cui non si applicano detrazioni), di cui la metà (€ 608) sarà versata come acconto a giugno ed il saldo a dicembre fatte salve possibili variazione delle aliquote che potranno nel frattempo intervenire.