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Chieti, problemi alle scale mobili appena inaugurate

da Redazione

CHIETI – A pochi giorni dall’inaugurazione le scale mobili di Chieti funzionano a singhiozzo  e presentano anche qualche infiltrazione … ed è subito polemica.L’Assessore ai Lavori Pubblici, Mario Colantonio,non ci sta a subire le critiche , a suo dire immotivate, perché questi fermi sarebbero fisiologici e non un indice di un lavoro non ben  fatto.

Recita così la nota dell’assessore:

“come già comunicato in occasione della conferenza stampa dal Direttore dei Lavori alla riapertura delle scale mobili, ribadisco per quanti evidentemente distratti non l’hanno capito che il primo periodo di esercizio sarà necessariamente caratterizzato da ripetuti fermi degli impianti per la necessità di eseguire una serie di regolazioni su molteplici organi fino a pervenire all’assetto definitivo della nuova componentistica montata.Dette regolazioni possono essere eseguite solo con gli impianti in esercizio perchè riguardano i nuovi organi in movimento che devono adattarsi alle vecchie strutture le quali avevano subito, oltre alle normali usure del tempo, anche le ingiurie della incuria, dell’abbandono e di una manutenzione superficiale o addirittura completamente assente”.

Basta ad esempio riferirsi ai sistemi di lubrificazione automatici che erano in avaria da oltre 6 o 7 anni e che hanno prodotto non solo usure agli organi in movimento (che sono stati tutti sostituiti) ma anche alle varie guide, slitte di sostegno catene (completamente distrutte) e vie di corsa . Per rendersi conto dello stato in cui abbiamo trovato gli impianti è stato elaborato CD con le foto dei componenti sostituiti e delle situazioni in cui ci sono imbattuti gli operatori ed i tecnici. Al termine dei lavori avremmo dovuto effettuare un lungo periodo di rodaggio per consentire gli assestamenti ed effettuare le regolazioni. Al contrario è stato ritenuto più giusto evitare l’attesa di tale lungo rodaggio tra le parti e dare intanto la possibilità agli utenti di fruire comunque del servizio in tutta sicurezza anche se con qualche fermo tecnico.Inoltre, il fatto di lavorare con il carico degli utenti avrà il vantaggio di accelerare le varie regolazioni. Se ci sarà ancora qualche disagio esso sarà solo in discesa perchè comunque si riesce a garantire la salita invertendo il flusso delle scale.

Per comprendere la quantità e l’entità delle regolazioni da eseguire riporto qui di seguito la nota descrittiva inviatami dall’ing. Di Giovanni.

““““Se consideriamo una scala lunga si osserva che nella testata superiore ci sono 4 catene di trasmissione del moto che fanno girare l’albero di trazione delle 2 catene gradini, albero che a sua volta fa girare altre 2 catene su un altro albero che fa girare altre 2 catene che movimentano un sistema di ulteriori altre 2 catene che infine azionano i corrimano. Il meccanismo si ripete, anche se in maniera più semplificata, nella testata inferiore. Bastano queste semplici elencazioni per comprendere quante regolazioni ci sono solo a livello di catene. Il semplice spostamento del gruppo di rinvio per l’assestamento delle catene gradini comporta l’intervento su tutte le altre catene. Si potrebbe continuare con un lungo elenco di controlli diagnostici riguardanti il riposizionamento gradini (che hanno subito deformazioni a seguito delle anomale usure delle vie di corsa che a loro volta abbiamo cercato di risistemare al meglio), le pedane, gli imbocchi, l’abbassamento gradini, il rinvio gradini, gli spazi di frenata, i numerosissimi contatti, i sensori, i micro e i prossimetri, i tempi di lubrificazione, le sonde di riscaldamento, le sorveglianze giri motore, i rallentamenti corrimano, etc…

Ci si potrebbe riferire alle decine e decine di assetti da mettere a punto e che possono essere sistemati solo con il sistema in funzione e in base alla risposta dello stesso. Ciò perchè non abbiamo accoppiato elementi nuovi su strutture nuove ma abbiamo dovuto adattare detti elementi su strutture vecchieCon un poco di pazienza si riuscirà a trovare l’assetto giusto di tutto e ad attenuare i molti rumori molesti (quali lo strisciamento tra i denti dei gradini che interviene ogni tanto).Si fa comunque rilevare che, senza togliere nulla alla corretta funzionalità, qualche rumore continuerà ad accompagnarci su detta tipologia di impianto per la sua intrinseca caratteristica (come avviene sugli stessi impianti di 20 anni che lavorano ad esempio a Roma e in altre città). Resta da bonificare adeguatamente l’infiltrazione di acqua piovana che si sono rilevate dopo 50 giorni di totale assenza di eventi piovosi””””.

Mi fermo qui per ora. Spero che non ci siano ulteriori polemiche che è meglio far decadere perchè sterili,anche perché capisco che non tutti hanno la competenza della materia, molti però non vogliono capire o fanno finta di non capire. Domani e nei giorni successivi e fino al completo assestamento, la Ditta esecutrice KONE sarà presente e continuerà i controlli con impegno e dedizione, dettati dal rispetto del contratto e dall’alta professionalità.Con l’ausilio della documentazione fotografica eseguita e dalla componentistica repertata dalle figure professionali interessate, procederò nelle sedi opportune a verificare la regolarità di tutto ciò che è avvenuto nel recente passato dell’impianto delle scale mobili soprattutto in relazione alle ingenti somme che annualmente si spendevano per le manutenzioni ordinarie e straordinarie oscillanti tra i 100 ed i 130 mila euro annui tra il 2004 ed il 2009.

 

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