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Chieti,”Un minuto da detenuto”

da Direttore

CHIETI –  Si sta svolgendo a Chieti, in piazza Vico , la manifestazione “Un minuto da detenuto”, l’iniziativa di Voci di dentro Onlus.Fino al 25 sarà in mostra  una cella, fedele riproduzione di una vera struttura delle nostre carceri. In uno spazio di 25 metri quadrati vivono tre detenuti, alle volte quattro in tre letti a castello, un piccolo gabinetto dove si cucina e ci si lava. All’interno della cella il video-messaggio di un detenuto.

La manifestazione  si terrà poi dal 26 al 28 novembre a palazzo D’Avalos a Vasto per  richiamare l’attenzione che sono 70 mila circa i detenuti in Italia mentre lo spazio previsto è per 40 mila.

L’iniziativa è patrocinata dalla Provincia di Chieti, dai Comuni di Chieti e di Vasto, dagli ordini forensi delle due città, dal Centro Polivalente immigrati. Con l’appoggio di Caritas e Case circondariali.

Ha detto alla presentazione dell’evento ,che si è svolta la scorsa settimana, il vicesindaco Di Paolo, per altro socio di Voci di dentro:

un  minuto da detenuto porta l’attenzione su persone che seppur in disgrazia, non possono essere abbandonate . Il  Comune di Chieti crede fermamente in questo progetto: portare una cella in piazza a Chieti e a Vasto rappresenta un momento importante di riflessione. Le persone in carcere non devono essere trattate come animali. Trovo inoltre che un gesto simile potrebbe essere utile anche ai giovani come deterrente alla devianza dal punto di vista sociale.

Dello stesso parere l’assessore al Comune di Vasto Marco Marra:

inserire le persone all’interno di una gabbia, perché è questo che rappresenta la cella, è impressionante. Il comune di Vasto è da sempre vicino alla realtà del carcere, con il quale abbiamo spesso collaborato, ricordo ad esempio la convenzione per la pulizia delle spiagge.

Ha  aggiunto l’avvocato Tenaglia, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Chieti:

l’iniziativa è meritevole . La categoria che oggi rappresento è forse la più vicina ai detenuti, per questo abbiamo ritenuto di dover offrire il nostro contributo all’evento, che richiama il principio costituzionale, della non colpevolezza fino all’ultimo grado di giudizio, principio troppo spesso dimenticato dai media che accendono i riflettori prima della fase di processo e li spengono successivamente, magari anche di fronte a una sentenza di assoluzione.

Altrettanto convinto della bontà dell’iniziativa il presidente del Foro di Vasto avvocato Nicola Artese:

nel confermare la partecipazione a “Un minuto da detenuto” ha annunciato un convegno che si terrà il 26 e il 27 novembre sempre a Palazzo D’Avalos in merito a problematiche relative alla giustizia penitenziaria. E a proposito dell’affollamento delle carceri e alle cosiddette pene alternative.Ci sono già tante leggi sui detenuti che non vengono utilizzate abbastanza. Il nostro compito è promuovere la sensibilizzazione anche verso le aziende e le imprese. Dobbiamo cominciare a parlare della situazione carceraria e portare queste problematiche anche sul territorio e non solo all’interno della nostra categoria.

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