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Chiodi, inaugura la sede elettorale a Pescara; D’Alfonso presenta le liste civiche

da Rita Consorte

DSC02366PESCARA – Entra nel vivo la campagna elettorale per le regionali con i rispettivi candidati Chiodi e D’Alfonso impegnati in due conferenze stampa.

Chiodi, è giunto a Pescara per inaugurare la sua sede elettorale in via N. Fabrizi, di fronte a quello di Guerino Testa e a pochi passi del Movimento 5 stelle. Durante la conferenza stampa l’attuale presidente ha voluto fare un po’ il punto della situazione sui cinque anni di governo ed  ha esordito così : “  Sono un uomo di parola, non di parole , dopo la mia elezione promisi che l’Abruzzo non sarebbe stata la regione più indebitata e quella più tassata; dissi che avremmo sistemato i conti della sanità, che non avremmo mantenuto carrozzoni utili solo a collocare personaggi che vivono alle spalle della politica. Sostenni che avremmo ridotto i costi della politica, che avremmo combattuto i poteri forti. Ebbene, dopo cinque anni, posso dire di aver portato a compimento quanto ci eravamo prefissi. L’Abruzzo per la seconda volta riduce le tasse a cittadini e imprese; non è più la regione maggiormente indebitata tra quelle italiane; il sistema sanitario è stato salvato dal default; siamo tra le poche regioni a pagare i fornitori dopo 59 giorni, vale a dire al di sotto della media europea che è di 60 giorni. Abbiamo abolito il listino e ridotto in maniera drastica le nomine. Quella che ci si pone di fronte ora è la sfida per la crescita, per l’innovazione, per la costituzione di un nuovo sistema di welfare, per un’economia competitiva capace di superare le secche del localismo. Tutto questo dimostra che sono stato un uomo di parola, non di parole”.

Durante la conferenza stampa l’attuale governatore ha ribadito la centralità del capoluogo adriatico,   Gran parte dei problemi che la città si è trovata ad affrontare – ha detto Chiodi – a cominciare dal porto, derivano dal fatto che chi ha amministrato negli anni precedenti ha badato più alle operazioni di facciata che a quelle di sostanza”.

Il Presidente ha poi annunciato che è a buon punto il progetto per l’accorpamento di tutti gli uffici regionali in un’unica struttura, la City di fronte all’aeroporto. Per troppo tempo abbiamo pagato affitti considerevoli per ospitare gli uffici della Regione, circa 1 milione e 300 mila euro. Soldi che non sono stati capitalizzati. Con la nuova struttura regionale riusciremo a migliorare la funzionalità degli uffici e ad ottenere un notevole risparmio di risorse, e i soldi che verranno spesi non saranno buttati al vento ma saranno capitale dei cittadini. Come Margareth Tatcher ritengo infatti che non esistano soldi pubblici, esistono solo i soldi dei cittadini”.

In tempi di crisi economica Chiodi, ha dichiarato che questa sarà una campagna elettorale sobria:  “In momenti così difficili per le famiglie non sono ammissibili spese faraoniche . La mia sarà una campagna elettorale all’insegna della sobrietà, anche perché ritengo che quando ci si fa foraggiare da capitali privati si diventa ostaggio degli interessi di questi finanziatori. Oggi che il finanziamento pubblico dei partiti non c’è più, ognuno deve contare sulle proprie risorse, senza lasciarsi cullare dallo sfavillio delle grandi campagne, dietro le quali si celano i potentati economici pronti a condizionare l’azione di governo. Personalmente non investirò più di 40 mila euro per questa campagna, per la quale abbiamo deciso di accettare anche i contributi dei cittadini e dei sostenitori che potranno fare le proprie offerte, anche minime, attraverso il sito on line”.

Nel corso della sua conferenza stampa Chiodi, non manca di inviare frecciatine all’avversario: “Leggo slogan che inneggiano a fiumi più belli e puliti – afferma  Chiodi, – citando uno dei manifesti del candidato del centrosinistra – ma se poi mettono in lista gli ex presidenti di Aca e Ato, che qualche responsabilità sullo stato delle acque ce l’hanno avute, è davvero una presa in giro». Dopo il riferimento alle discusse candidature di Giorgio D’Ambrosio e Donato Di Matteo, subito un altro affondo: «Mi piace il loro slogan ‘l’Abruzzo vale, ma l’Abruzzo vale adesso che l’abbiamo risanato, non quando governavano loro e la Regione era considerata una vergogna nazionale”.

Sul finire della conferenza stampa il Governatore, spiega i motivi per il quale si auspica di essere rieletto:  “So che nessun Presidente di Regione è stato eletto una seconda volta. Ma è anche vero che nessun Governatore ha lasciato meno debiti di quelli trovati, nessuno ha diminuito le tasse, nessuno ha tagliato i costi della politica ed eliminato gran parte dei carrozzoni, nessuno può vantare il drastico taglio delle nomine , nessuno ha combattuto i poteri forti. Tutti elementi che mi danno la speranza di poter essere rieletto”.

Sul fronte opposto D’Alfonso, ha presentato nel suo comitato le liste civiche che lo sosterranno in questa campagna elettorale: Voglio presentare oggi due grandi infrastrutture della coalizione: le liste civiche Regione Facile e Valore Abruzzo. Nella loro creazione sono stato aiutato da Claudio Ruffini e Giovanni Lolli, che mi hanno accompagnato nel sagomare la grandezza delle liste e nel trovare un punto di equilibrio nella loro composizione. Le personalità candidate corrispondono alla natura e alla promessa di queste due formazioni: Regione Facile allude alla volontà di costruire la regione più facile d’Europa, e nel simbolo ha il camion che intende simbolicamente prendere con sé tutta la popolazione; Valore Abruzzo vuole recuperare la forza dei territori attraverso personalità significative di ogni area. Si tratta di candidature che mettono in campo l’università, le libere professioni, la libera impresa, la medicina, l’ingegneria che fa ricostruzione, il volontariato, la cultura, l’economia e il sindacato”.

Durante la conferenza stampa D’Alfonso, elenca alcuni dei provvedimenti che intende adottare sin dai primi giorni del suo insediamento: “ Ho interesse a far sì che nei primi sei mesi si vedano provvedimenti e risultati: dopo i primi quattro mesi di precisazione amministrativa degli obiettivi programmatici diventeremo la regione più facile d’Europa per le autorizzazioni alle imprese, perché chi vuole realizzare ricchezza per sé e per il territorio deve avere facilità. Poi faremo una rivoluzione dello Statuto: vi entrerà la vocazione economica dell’Abruzzo, e le operazioni di trivellamento del suolo e del mare saranno impedite da una tutela statutaria; ci sarà il recall, ovvero il riesame dei politici e dei dirigenti pubblici da parte dei cittadini. Introdurremo una legge elettorale per far sì che si tuteli la parità di genere con la doppia preferenza di genere, sia per il consiglio regionale che per le società terze e gli incarichi di direzione amministrativa; ci impegneremo con un patto di coalizione affinché chi fa l’assessore in una consiliatura non si possa ricandidare la volta successiva, per evitare che l’assessore venga vinto da una logica di particolarismo territoriale coincidente con la sua provincia, come sempre accaduto in passato. Inoltre entro i primi 180 giorni faremo in modo che il patrimonio abitativo regionale passi nella proprietà degli attuali conduttori. Creeremo un atlante degli spazi pubblici non abitativi della Regione da dare in uso alle associazioni culturali, sportive, ricreative e solidali, e indurremo anche i comuni a fare la stessa cosa; penso ad esempio alle proprietà delle Ferrovie nei centri urbani, migliaia di metri cubi riempiti di ragnatele e materassi da riportare a buon uso”.

 Sulla vicenda D’Ambrosio dice la sua: “Ho la stessa posizione della coalizione: è una candidatura confliggente, che non sta nel perimetro dell’apprezzamento della coalizione”.

Sulla sua campagna elettorale dice la sua:  “Ritengo di aver fino a oggi totalizzato 300mila voti, grazie a 13mila km di colloqui, ascolti, riunioni e appunti. Penso che questa tornata elettorale porterà al voto l’80 per cento degli aventi diritto, noi continueremo a far capire alla cittadinanza che siamo in condizione di ridare entusiasmo e competitività a questa regione. Chi ci ha preceduto ha visto solo problemi o solo gioie, noi vogliamo risolvere i problemi e aumentare le gioie. Vogliamo comunicare agli abruzzesi che abbiamo la forza di assumere il governo della regione. Per quanto riguarda i miei avversari: non li trovo in giro, ognuno di loro è in attesa di facilitazioni miracolose dall’alto, sotto forma di fellowship dei capi nazionali o dell’ennesimo ritorno fuori tempo massimo di qualche ministro; io agisco dal basso, promuovendo mobilitazione, poiché c’è in Abruzzo una grande domanda di rigoverno della Regione”.

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