A detta di Salce, «alcune decisioni assunte già con i provvedimenti dei giorni scorsi, come la limitazione delle presenze degli avventori nei locali a non più di quattro per tavolo, avrebbero consentito di gestire in modo sicuro le presenze, a pranzo come a cena. E invece si è voluta scegliere una strada incomprensibile, perché appare ben poco logica».
Quanto all’annunciata restituzione dal parte dell’assessore alle Attività produttive Alfredo Cremonese, delle sue deleghe, Salce osserva come «di fronte a un momento così drammatico sia il caso di restare tutti al proprio posto, mantenendo alta la soglia dell’attenzione, facendo fronte comune per tutelare la salute dei cittadini e le attività produttive, coinvolgendo ancora più fortemente le associazioni d’impresa nella gestione dell’emergenza».
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