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Chiusura sezione collaboratori Carcere di Sulmona, la nota di Uil PA PP

da Marina Denegri

“La Segreteria Generale Territoriale dell’Aquila torna sul tema della conversione nella Casa Reclusione di Sulmona e invoca di fare presto”

foto nardella

SULMONA – “In una nota inviata al Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Bernardo Petralia, al Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria Lazio-Abruzzo e Molise Raffaele Cantone, al Garante Regionale delle persone detenute o private della libertà personale Abruzzo Gianmarco Cifaldi, al Responsabile ASL1 della medicina penitenziaria Fausto Frabbotta e, per conoscenza al Direttore della Casa reclusione di Sulmona Sergio Romice, al Segretario Generale UIL PA PP Gennarino De Fazio e al Segretario Generale Regionale Abruzzo Ruggero Di Giovanni, la Segreteria Generale Territoriale dell’Aquila torna sul tema della chiusura, o meglio conversione, della sezione per collaboratori di Giustizia insistente nella Casa Reclusione di Sulmona e lo fa invocando ai vertici del Dipartimento di fare presto”. A dirlo è Mauro Nardella segretario generale territoriale Uil PA Polizia penitenziaria.

“È dal 2017 che la UILPA Polizia penitenziaria di Sulmona chiede la chiusura del reparto collaboratori insistente nella Casa reclusione di Sulmona e sembra, stante le voci che circolano, che tale obiettivo non sia poi così lontano”, afferma Nardella-

“La UIL PA PP adduceva quale motivazione la necessità di rendere uniforme la circuitazione detentiva. Per la UIL PA PP, infatti, e’ sempre stata obiettivamente evidente l’ incompatibilità vigente tra le tipologie di detenuti attualmente presenti in struttura così come ha sempre ritenuto improcrastinabile la necessità sempre più crescente, visto l’azzeramento avvenuto delle udienze in presenza presso le varie aule dei palazzi di giustizia italiane, di implementare un settore per le multivideoconferenze capace di unire alla sufficiente quantità delle stesse (ricordiamo che a breve sarà aperto un nuovo padiglione che ospiterà ulteriori 200 detenuti) una maggiore sicurezza“, ottolinea il sindacalista.

“Sembrerebbe che la chiusura del reparto se ci sarà avverrà a causa della necessità di reperire spazi adeguati nel caso, si spera non dovessero mai accadere, venissero riscontrate positività al COVID-19 dei detenuti ad Alta Sicurezza”, continua Nardella-

“La UIL PA Polizia penitenziaria vedrebbe con occhio machiavellico l’eventuale tale scelta per cui se ciò avverrà non potremo che accettarne favorevolmente la decisione che si andrà a prendere salvo poi, a pandemia conclusa, assicurazioni circa il rendere strutturale la scelta fatta attraverso l’accettazione della richiesta avanzata ovverosia di cambio della destinazione d’uso attraverso la realizzazione di un settore per le udienze a distanza che sia capace di assicurarle come si diceva in numero e sicurezza”, conclude il dirigente.

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