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Ciattè d’Oro e Delfini d’Oro 2024: i nomi dei premiati

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PESCARA – Pescaresità. È la parola che stamani è stata pronunciata più volte, a Palazzo di città, durante la cerimonia di consegna dei Ciattè d’oro, dei Delfini d’oro e delle Menzioni speciali, nel corso di una seduta solenne del Consiglio comunale convocato nel giorno del santo patrono, San Cetteo. Come ha sottolineato il sindaco Carlo Masci, alla consegna di queste benemerenze, “destinate agli ambasciatori della pescaresità, abbiamo voluto unire la consegna della cittadinanza a dieci persone, per lo più giovani, che hanno scelto di vivere qui per tanti anni e di diventare italiani. Dov’è la vita è il sogno, dov’è il sogno è la vita”, ha detto Masci alla platea della sala consiliare citando d’Annunzio. Dal sindaco è arrivato il ringraziamento a tutti coloro che sono stati premiati “per quello che hanno dato a Pescara e per quello che ancora daranno a Pescara” e poi il primo cittadino ha voluto dedicare questa giornata, ricca di emozioni per tutti i partecipanti, a suo padre, che “per 40 anni è stato in Venezuela, emigrante come tanti pescaresi. Non ha mai dimenticato la sua città e ha preso la cittadinanza venezuelana perché voleva dare un riconoscimento a quella terra che lo aveva accolto.

Il mio pensiero va a coloro che sono diventati cittadini italiani e a coloro che hanno dedicato il Ciattè d’Oro e il Delfino d’Oro ai genitori, a coloro che hanno lasciato Pescara ma hanno mantenuto vivo il legame con questa terra. Pescara, con l’azzurro del cielo e del mare, riesce a dare a tutti una qualità di vita alta”, ha concluso Masci chiedendo ai giovani di dedicarsi allo “sport e alla musica, per i valori che sapranno darvi“.

Tra i premiati di oggi, infatti, ci sono stati tanti sportivi e musicisti, ma non solo. “I riconoscimenti di stamani, ha detto il presidente del consiglio comunale Gianni Santilli in apertura di seduta, testimoniano l’impegno, il talento e il legame profondo dei premiati con la nostra amata Pescara. A tutti coloro che ricevono le benemerenze va il nostro più sincero ringraziamento per aver fatto di Pescara un luogo di eccellenze”, ha proseguito parlando dei premiati come di “un esempio per le nuove generazioni: il mio augurio è che i giovani possano trarre insegnamento da voi e la speranza è che la figura di San Cetteo ci guidi sempre”. La cerimonia è stata condotta dalla giornalista, Mila Cantagallo e negli spazi musicali si è esibito il tenore, Maestro Paolo Zinno

Elenco premiati e motivazioni, in ordine di consegna:

Delfino d’Oro

Paolo Passamonti (premiato da Luigi Albore Mascia):
Con impegno instancabile e grande determinazione ha lavorato per garantire la sicurezza della nostra comunità. La sua dedizione è stata un plus per la Questura di Pescara, che ha guidato fino alla fine del 2016, e la sua attività ha contribuito a rendere Pescara un luogo più sicuro, aumentando la percezione di sicurezza dei cittadini.

Vincent Scarza (premiato da Mariarita Paoni Saccone):
Produttore e regista americano, Scarza ha portato l’Abruzzo oltre i confini italiani, preservando e valorizzando la cultura, le tradizioni e l’identità della nostra terra, spinto da un profondo amore per le sue origini, lo stesso amore che lo ha riportato qui. Ha creato un ponte tra l’Abruzzo e il mondo, arricchendo con i suoi strepitosi successi il patrimonio culturale globale. Il suo Live Aid resterà nella storia e la firma di Scarza per quell’evento resterà un segno indelebile. Il Delfino d’oro è il nostro grazie.

Carlo Pace Napoleone (era collegato da remoto, il premio sarà consegnato in altra occasione):
Per l’eccezionale impegno e la formidabile dedizione alla medicina e alla chirurgia. Attraverso il suo inestimabile lavoro, ha saputo salvare innumerevoli vite, diventando un faro nella cardiochirurgia pediatrica a livello internazionale. Con i suoi interventi ha riacceso speranze e sorrisi nelle famiglie, alimentando sempre la cultura della donazione degli organi. Una eccellenza di cui Pescara va fiera.

Enrico Melozzi (premiato da Roberto Carota):
Per il suo impareggiabile impegno nella promozione e diffusione della cultura musicale folkloristica abruzzese ben oltre i confini nazionali. Con un talento pieno di effervescenza, accompagnato da una briosità artistica fuori dal comune, il Maestro Melozzi ha saputo rendere omaggio alle radici culturali della nostra terra, portandole con originalità sui palcoscenici più prestigiosi, sapendo mescolare alla perfezione tradizione e modernità. Ha fatto dell’Abruzzo e delle sue musiche uno spettacolo applauditissimo, scegliendo al suo fianco grandi artisti e tanti giovani talenti. Sa volare alto, sempre.

Ciattè d’Oro

Licio Di Biase (premiato da Vittoria D’Incecco)
Per la dedizione, la passione e l’impegno che lo accompagnano da anni nella valorizzazione e diffusione della storia di Pescara e per la enorme disponibilità a condividere il suo sapere con la comunità, contribuendo significativamente alla conoscenza delle radici pescaresi.

Massimo D’Anolfi (premiato da Simona Barba e Marco Presutti):
Per il suo eccezionale contributo all’arte cinematografica e audiovisiva, si è affermato come un talentuoso regista e creativo poliedrico, distinguendosi per l’innovazione e la capacità di rappresentare storie emozionanti e ispiratrici, arricchendo di prestigio il cinema e la sua città natale, Pescara.

Alfonso Patriarca (premiato da Michela Di Stefano e Andrea Salvati):
Con straordinario impegno, ha coniugato eccellenza e passione nella diffusione della cultura musicale, esibendosi in tutto il mondo e formando generazioni di talenti: con Patriarca, già direttore del Conservatorio, da sempre il nome di Pescara vola alto, a livello nazionale e internazionale, sulle note del pentagramma.

Lucrezia Guidone, ha ritirato il premio da Francesco Pagnanelli la madre di Guidone, Roberta Moscianese (l’attrice era collegata da remoto):
Per il talento che ha saputo portare in teatro, al cinema e in televisione, riuscendo a brillare in produzioni nazionali e internazionali, affermandosi tra le star più amate dal pubblico, portando sempre con sé il nome della sua città. Una eccellenza abruzzese che splende a livello globale diventando un esempio per le giovani generazioni che studiano e sognano di diventare “grandi”. Da “In cerca d’autore” a “Mare fuori” un percorso costellato di tanti applausi: oggi si aggiunge quello della sua città.

Antonio Caponetti (premiato da Lorenzo Sospiri e e Roberto Renzetti):
Figura di spicco nel mondo della sanità, ha dato un contributo straordinario come Direttore della ASL di Pescara, distinguendosi durante la pandemia per la creazione del COVID Hospital, un modello replicato a livello nazionale. Con l’intera Asl, di cui rappresenta qui tutto il personale, ha affrontato con abnegazione una delle sfide sanitarie più grandi che ha segnato la storia dei nostri tempi.

Luciana Ferrone (premiata da Piero Giampietro e Paolo Sola):
Esempio virtuoso di imprenditrice nel settore dei trasporti, ha creato un’azienda di successo, affermandosi in un mercato tradizionalmente maschile senza mai arrendersi. Donna, madre e manager, è diventata un modello, simbolo di capacità e determinazione, con una visione imprenditoriale che le ha permesso di imboccare e seguire la strada del successo, seppur piena di insidie e difficoltà.

Florio Corneli (premiato da Marcello Antonelli):
Esempio di professionalità e lungimiranza, ha mirabilmente “indossato” lo spirito abruzzese doc in ogni ruolo, contribuendo alla diffusione della tecnologia Telepass su tutta la rete autostradale italiana. Ha ricoperto posizioni di vertice in realtà associative di rilievo, favorendo sempre lo sviluppo economico e sociale dell’Abruzzo e ispirando, di fatto, le nuove generazioni.

Franco Pomilio (premiato da Carlo Costantini e Sabatino Andreelli):
Per il suo impegno nella ricerca sociologica e nelle scienze della comunicazione, ha guidato Pomilio Blumm sino a raggiugere formidabili traguardi europei, diventando la prima azienda tra le “Europe’s Fastest Growing Companies”, come riportato dal Financial Times. Le sue capacità indiscusse e la sua evoluzione continua rendono Pescara e l’Abruzzo orgogliosi, avendo saputo sviluppare una eccellenza locale che ha raggiunto il massimo livello internazionale.

Paolo De Angelis (premiato da Claudio Croce e Fabrizio Rapposelli):
Per la sua eccezionale carriera nella promozione del Basket Femminile e dei valori dello sport, ha saputo far sviluppare il movimento sportivo con amore e visione, sostenendo il ruolo delle donne e promuovendo il basket come strumento di inclusione e crescita personale e collettiva. Un professionista del basket che sa fare di una squadra un bel gruppo vincente.

Don Francesco Santuccione (premiato dall’Arcivescovo, mons. Valentinetti, con i consiglieri Giusepina D’Angelo e Alessandro D’Alonzo):

Uomo di chiesa dal 1975 e parroco di San Cetteo dal 2012, ha dedicato la sua vita alla fede diventando guida spirituale della comunità pescarese. Con il sorriso, si è messo a servizio dei bisognosi, sempre seguendo la parola di Dio, facendo della solidarietà e della carità i principi della sua missione. La sua profonda umanità e la sua amorevole perseveranza lo hanno reso un punto di riferimento solido e insostituibile per i pescaresi.

Gianfranco Pirone (premiato da Caterina Artese):
Uomo di scienza, ha dedicato la sua carriera alla Fitogeografia e all’ecologia vegetale, arricchendo il panorama scientifico nazionale con i suoi studi e i suoi scritti. Docente all’Università dell’Aquila, ha formato generazioni di giovani, diffondendo il sapere. Profondo conoscitore della Riserva di Pescara, ha contribuito con passione allo studio della rinascita della Pineta, fornendo uno straordinario supporto in termini tecnici.

Menzioni

Marcello Di Russo (i consiglieri Simone D’Angelo e Giuseppe Bruno hanno consegnato il riconoscimento alla madre Aida):
Uomo di sport e di musica, che ha saputo portare con dedizione e talento il nome di Pescara e dell’Abruzzo oltre oceano. Attraverso la sua instancabile attività, sia in ambito sportivo sia musicale, ha rappresentato con passione e professionalità i valori della nostra terra, divenendo ambasciatore della cultura e dello spirito abruzzese a livello internazionale. La sua determinazione è stata premiata e quello di oggi è il giusto tributo di Pescara.

Nicola Carlone, (ha ritirato il premio dal prefetto Flavio Ferdani il Direttore Marittimo dell’Abruzzo, del Molise e delle Isole Tremiti, Capitano di Vascello Fabrizio Giovannone):
Per il suo prezioso servizio nel Corpo della Capitaneria di Porto, la sua competenza, dedizione e capacità di leadership hanno profondamente influenzato la Guardia Costiera e la sicurezza marittima del Paese. Ha guidato con autorevolezza operazioni cruciali per la tutela delle coste e la salvaguardia della vita umana in mare.

Fabio Florindi (premiato da Stefano Aquilio e Domenico Pettinari):
Giornalista professionista nato a Pescara, ha dato un eccezionale contributo al panorama informativo e culturale del nostro Paese. La sua dedizione al lavoro, la profonda passione per la ricerca della verità e l’informazione di qualità, lo hanno reso una voce autorevole e rispettata nel settore portando lustro e prestigio alla città.

CRABS Pescara Football American Team (in rappresentanza, Marco Ballone ha ritirato il premio da Massimiliano Di Pillo):
Per il contributo alla diffusione di valori positivi e alla promozione dello sport a Pescara dal 1983, per aver eccelso sui campi di football americano diventando punto di riferimento per la comunità, e insegnando ai giovani l’importanza del lavoro di squadra, della disciplina, del rispetto e dell’impegno nel cogliere gli obiettivi.

Massimo Brunetti (alla memoria) – (hanno ritirato la menzione la sorella Bruna e la nipote Romina Di Zio, premiate da Maria Luigia Montopolino):
Per aver contribuito a diffondere la musica italiana, ispirato dalla creatività della nostra terra. La sua sensibilità e la sua passione hanno catturato l’essenza della cultura pescarese, portando il patrimonio musicale sui palcoscenici di tutta Italia, con i Camaleonti. Con il suo lavoro, ha intrattenuto il pubblico e creato un legame tra generazioni, confermando il valore della musica come linguaggio universale.

Foto a cura di Roberto di Blasio

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