Ultimo appuntamento dell’ edizione 2014, dedicata a ‘I colori dell’anima, le intermittenze del cuore’, una sinergia che si realizza quando il cinema incontra la letteratura e l’arte.
SAN GIOVANNI TEATINO (CH) – Giovedì 5 giugno alle ore 21.00 il Cineforum dà appuntamento a tutti gli appassionati presso i locali della biblio-ludoteca comunale in piazza San Rocco a Sambuceto per la visione del film Royal Affair, organizzato dalla Biblioteca comunale e dall’ Istituto comprensivo di San Giovanni Teatino, in collaborazione con l’associazione culturale “Tu…sei Arte“.
La proiezione sarà presentata dalla prof.ssa Vincenzina Pace che, dopo la visione del film, illustrerà il rapporto tra testo letterario e trasposizione cinematografica, attraverso l’analisi dello stile, l’autore e il contesto storico e cinematografico.
L’ingresso è libero.
TRAMA: La storia è ambientata a Copenhagen nel 18 secolo alla corte del re Cristiano VII di Danimarca e narra la storia d’amore tra la principessa Carolina Mhatilde, moglie del re ed il medico reale Struensee. La principessa Carolina Mathilde di Gran Bretagna, viene data in sposa all’età di 15 anni al cugino Cristian VII, sovrano di Danimarca. La principessa Carolina, privata dei suoi libri preferiti perchè non contemplati dall’indice danese, trascorre noiosamente le sue giornate, adempiendo ai suoi infelici doveri coniugali.
Nel 1767 dà alla luce il primogenito Friedrich. Un giorno a corte giunse un medico, Johann Struensee che si guadagna la fiducia del re ed ottiene una posizione privilegiata diventando suo amico e consigliere. Ma nessuno sa che Struensee è un fervente illuminista, lettore di Rousseau, Diderot e Locke, letture bandite a quel tempo. La sua cultura attrae la regina Carolina e i due si innamorano. A corte iniziano i primi sospetti. Carolina scopre di essere incinta di Johann ed è costretta ad andare a letto con il marito per far credere che il figlio è di Christian. Ma i due amanti vengono scoperti dalla Regina Madre, Struensee viene condannato a morte e Carolina termina i suoi giorni in una modesta casa di campagna dalla quale scrive ai suoi figli tutto ciò che è accaduto a corte e prega la sua dama di compagnia di consegnare la lettera ai figli quando fossero stati abbastanza grandi.
