Home » Attualità » Cineforum: Royal Affair martedì 29 aprile

Cineforum: Royal Affair martedì 29 aprile

da Redazione

cineforum 2014 royal affairPresso la Scuola Civica Musicale di San Giovanni Teatino penultimo appuntamento della stagione

SAMBUCETO (CH) – Martedì prossimo 29 aprile alle ore 21, presso la scuola civica musicale di Sambuceto in Piazza San Rocco, ci sarà la proiezione del film Royal Affair di N. Arcel. L’introduzione allo spettacolo sarà a cura della Prof. Vincenzina Pace. Si tratta del penultimo appuntamento della rassegna Cineforum. Di seguito un estratto che parla del film:

“Quando la meschina mediocrità degli uomini si coniuga con l’esercizio del potere- e ancor più con l’ambizione di arrivare ad esercitarne almeno un po’ – la miscela dei “vizi umani e del valore” che ne deriva e che quel racconto delle  grandi trasformazioni che è la Storia ci butta davanti non può che renderci sbigottiti testimoni di tragedie feroci.

L “affare reale” che ci racconta il film di N. Arcel accadde in Danimarca, dove “Il 5 aprile 1768 Johann Friedrich Struensee fu assunto quale medico personale del re di Danimarca Cristiano VII, e quattro anni più tardi fu giustiziato”. Inizia proprio con queste due righe fulminanti la storia che lo scrittore svedese Per Olov Enquist ricostruisce ne Il medico di corte, il romanzo da cui il regista danese Nikolaj Arcel ha sceneggiato e diretto The Royal Affair. Una storia vera, dunque. Ed è un dato che non dovremo dimenticare. Perché questo non è un filmone storico. É piuttosto un film sul potere. Sulla rabbia velenosa del potere che sempre cerca di sottrarsi alla giustizia e impedire il cambiamento. Infangando e damnando memoriae chi osa metterlo in discussione. Usando la forza delle folle e l’intimidazione violenta. Sulla dominazione religiosa come veicolo per tenere un popolo nell’ignoranza e nel silenzio, sulla dimensione teatrale di un potere che costringe chi lo esercita a indossare infinite maschere e a recitare ruoli assai sgradevoli, sulla paura dello straniero e sulle costrizioni sociali come ostacolo strutturale alla libertà individuale. Sono questi i temi su cui il film obbliga a interrogarsi , perché, fatti i dovuti distinguo, in tutto questo i tempi non sono cambiati…”.

Ti potrebbe interessare