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“Cinema e turismo”, alla scoperta del libro di Andrea Lolli

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Nel 152esimo incontro della rubrica “Dialoghi, la domenica con un libro” Michele Fina ha presentato con l’autore il libro di Andrea Lolli (ricercatore, consulente e imprenditore di cinema e turismo) “Cinema e turismo. Dalle Film Commission alle strategie di promozione del territorio” (Carocci Editore).

Fina l’ha definito “un saggio su un tema di cui tutti hanno un’idea vaga e di cui allo stesso tempo vogliono esprimere un’opinione. E’ uno studio approfondito sul mondo del cinema e dell’audiovisivo, sulla capacità che ha di scegliere un luogo e creare un esso un connubio fortissimo determinando un fenomeno gestito spesso in modo poco professionale, specialmente nel nostro Paese”.

Lolli ha spiegato: “In questo saggio ho cercato di ricostruire il fenomeno del cosiddetto cineturismo a partire dal livello globale fino a quello europeo e italiano. Nel nostro Paese sta esplodendo negli ultimi anni: non si tratta di un segmento di turismo ma in realtà di una porzione ampia, che riguarda turisti che hanno visto luoghi immortalati in film o serie televisive, che hanno la capacità di raggiungere un numero di persone senza pari, e con più efficacia rispetto alla pubblicità tradizionale. Molti territori e nazioni hanno valorizzato questo fenomeno attraverso politiche speciali di incoming: penso alla Nuova Zelanda con la trilogia del Signore degli Anelli. Nel nostro Paese si cita spesso il caso di Montalbano, ma in realtà si è scatenato in modo spontaneo, tanto che la produzione quando iniziò a girare la serie incontrò persino ostracismo da parte delle amministrazioni locali. E’ un esempio che fotografa la nostra impreparazione, come quello della serie di Elisa di Rivombrosa in Piemonte: anche in questo caso si sono riscontrati inizialmente scetticismo e opposizione, salvo poi accorgersi che la fiction generava un aumento impressionante di visite”.

Sul cineturismo lavorano le Film Commission che, ha detto Lolli, “sono strutture che esistono già da prima che iniziassero a essere supportate a livello legislativo. Si tratta di soggetti che agevolano le produzioni cinematografiche sui territori. Gli incentivi sono la messa a disposizione delle produzioni di maestranze, non necessariamente addetti ai lavori del mondo del cinema, e location già pronte e reattive per lo scopo. Si è creato un sistema e un mercato con forte competitività, che ha determinato la nascita di diverse Film Commission sul territorio. Alcune Regioni sono partite prima; l’Abruzzo è stata una delle prime ad avviare il percorso di costituzione della Film Commission ma paradossalmente è oggi l’unica che non ce l’ha. Alcuni casi sono particolarmente virtuosi, come la Puglia che ha costruito un sistema di cineporti, dotati di mezzi, studi e uffici a disposizione delle produzioni, che favoriscono il settore ricettivo. Molto buono il lavoro fatto di recente dalla Regione Calabria. L’Abruzzo avrebbe tutte le carte in regole per competere ad altissimi livelli”.

Sul finire del dialogo si è discusso anche di un altro libro di Lolli, “Gran Sasso e cinema”, l’occasione per presentare il progetto di movie map del Gran Sasso a cui è legata l’organizzazione di percorsi di cinetrekking.

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