Il comune approva il Piano di azione per le energie sostenibili e aderisce al Patto dei Sindaci : l’obiettivo è la riduzione delle emissioni di CO2 del 20% entro il 2020
CITTA’ SANT’ANGELO (PE) – Il Comune di Città Sant’Angelo ha accolto con delibera di Consiglio Comunale la richiesta di adesione al Patto dei Sindaci per l’efficienza energetica e la riduzione dei gas serra. L’intento è innescare un processo di trasformazione del proprio territorio, un piano di azione che coinvolga i cittadini e attivi azioni mirate ai diversi settori per raggiungere l’obiettivo di riduzione del 20% delle emissioni entro il 2020, in linea con il programma europeo.In concreto sono previsti interventi per la sostituzione e razionalizzazione energetica, ampliata ai vari settori, con particolare attenzione a quelli che presentano maggiore inefficienza. Si lavora anche per ottimizzare la gestione dei contratti per l’energia e ridurre così i costi negli edifici pubblici. Continueranno ovviamente programmi formativi e informativi dedicati ai cittadini e soprattutto è prevista la realizzazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili di proprietà del Comune, in modo da catalizzare lo sviluppo economico e funzionare come esempio e supporto per interventi analoghi di privati, che si pensa di incentivare con iniziative di divulgazione.
“L’amministrazione di Città Sant’Angelo” spiega l’assessore Franco Galli “vuole stimolare, nelle coscienze degli abitanti, il bisogno di vincere la battaglia contro lo spreco energetico e l’eccessiva produzione di CO2. In quest’ottica da diversi anni aderiamo a “M’illumino con meno”, la giornata del risparmio energetico promossa da Radio2, e facciamo educazione in tal senso nelle scuole. Vogliamo però nel contempo che il nostro territorio contribuisca allo sviluppo del Paese, all’innovazione tecnologica, al miglioramento dei servizi. Anche per questo abbiamo aderito al Patto dei Sindaci”.
Il Comune attraverso l’approvazione del SEAP (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile – modello in conformità con le Linee Guida stilate dalla CE) si inserisce nell’ambito europeo delle città sostenibili, e si propone come un modello positivo per i paesi che devono ancora sfruttare questa opportunità.