Ripascimento e barriere radenti per ripristinare la spiaggia angolana
CITTA’ SANT’ANGELO (PE) – Città Sant’Angelo si prepara all’arrivo della bella stagione, e la prossima estate avrà qualcosa in più da offrire a cittadini e turisti: il mare. L’amministrazione sta infatti chiudendo l’accordo per prelevare 5000 metri cubi di sabbia, bonificata e lavata, dal porto turistico. Sabbia con tutte le certificazioni atte a certificarne la purezza e idoneità: verrà utilizzata per il ripascimento dell’arenile, eroso negli anni e con particolare violenza quest’inverno.
“Fin dal giorno del mio insediamento” ricorda il primo cittadino Gabriele Florindi “ho considerato la costa una priorità. Abbiamo coinvolto e interessato i diversi enti che hanno competenze sul riconfinamento, necessario prima di adottare un piano spiaggia: sono tre anni che seguo da vicino questo iter.” Adesso anche il piano spiaggia è una realtà imminente: “speriamo di riuscire a presentarlo alla cittadinanza entro marzo” spiega il sindaco “ma non voglio assumere impegni che possano mettere in difficoltà gli uffici tecnici comunali”.
Quando Città Sant’Angelo adotterà il piano spiaggia, sarà possibile dare in concessione un tratto di spiaggia e avere per la prima volta uno stabilimento balneare in questo tratto di litorale. Attualmente il panorama del mare angolano non sembra accogliente. Le mareggiate dallo scorso novembre hanno trasportato sulla battigia, accessibile da Via Torre Costiera, una grande quantità di detriti e rifiuti. Ma a breve partirà anche la pulizia dell’arenile. “Non è incuranza da parte dell’amministrazione” chiarisce il sindaco “conosciamo bene la situazione: stiamo solo aspettando che il meteo si stabilizzi definitivamente. I soldi sono da reperire, ma ci sono”.
A metà gennaio, intanto, sono partiti i lavori di pronto intervento per la messa in sicurezza della costa. Non si sono ancora conclusi, perché l’amministrazione comunale ha richiesto degli interventi aggiuntivi: l’installazione di barriere radenti a difesa della costa è stata effettuata su un primo lotto, adesso è previsto un secondo intervento analogo che sarà propedeutico al ripascimento. La spiaggia verrà ridisegnata completamente, andando a creare uno spazio di grande suggestione anche per gli appassionati di bird watching. Questi lavori sono stati possibili “grazie al coordinamento della capitaneria di porto con la Regione Abruzzo, settore opere marittime” aggiunge Florindi.“Su mia richiesta hanno reperito il finanziamento per l’esecuzione di opere di somma urgenza e appaltato i lavori. Ringrazio a nome di tutti gli angolani questi enti, sempre così vicini alle nostre esigenze: a fine novembre sono venuti personalmente per un sopralluogo sua eccellenza il prefetto Vincenzo D’Antuono, l’ing.Carlo Visca della Regione Abruzzo, Erico D’Angelo, delegato della guardia costiera di Montesilvano, e il comandante della compagnia di Montesilvano dell’Arma dei Carabinieri, il capitano Enzo Marinelli. Assieme a loro e alle altre forze dell’ordine, come la guardia forestale, stiamo facendo passi importanti anche sotto il profilo dell’ordine pubblico in Via Torre Costiera e aree limitrofe: sono in ogni caso convinto che dopo le opere esposte il mare tornerà ad essere vissuto, e ulteriori problemi si risolveranno naturalmente”.
Ci sono infine buone notizie per quanto riguarda l’inquinamento, in particolare per le aree un tempo inserite nei siti di interesse nazionale, poi declassate tra i sir, siti di interesse regionale. “Più volte abbiamo chiesto la caratterizzazione all’ARTA, anche perché ad ogni mareggiata dovevamo ripristinare la recinzione del sito scelto per analisi a nostre spese. Alla fine abbiamo deciso di fare noi, attraverso uno studio privato, analisi appropriate che hanno accertato l’assenza di qualsiasi tipo di sostanza pericolosa o inquinanante”. La Regione Abruzzo, peraltro, sta procedendo a una nuova perimetrazione del Sir. “Siamo in attesa di una risposta ufficiale dalla Regione: abbiamo presentato un’osservazione alla più recente perimetrazione della nuova cartografia relativa ai Sir, chiedendo l’esclusione in via definitiva dal piano del punto sopra detto”.