Al via questa mattina nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, il XXV Congresso Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche
CIVITELLA ALFEDENA – Il Congresso Nazionale, che si concluderà il 29 Ottobre sarà un grande evento aperto a 3500 Guide di 20 regioni, con 25 Work-shop e 60 relatori. Tra questi ci sarà anche Daniele Berardi, Formatore di Tecniche di Primo Soccorso in Ambienti Remoti e Ostili.
“Ricordo che quella notte del 18 Gennaio, riuscimmo a salvare una coppia di anziani rimasta intrappolata in casa. Era una coppia rimasta intossicata da ossido di carbonio a causa di una anomalia al gruppo elettrogeno che aveva assoluto bisogno di ossigeno e riuscimmo a portarglielo”.
Sono le parole di Daniele Berardi, Guida Ambientale Escursionistica ed esperto in primo intervento in zone remote ed ostili, che la notte del 18 Gennaio prese parte ad alcune operazioni di soccorso in collaborazione con l’Unità di Crisi della Prefettura di Pescara.
Il fenomeno del Turismo Natura è in costante aumento rispetto al tradizionale che continua a soffrire la crisi. Tutto questo fa degli ambienti naturali luoghi sempre più frequentati anche da persone poco allenate o con patologie che possono sottoporre l’organismo a numerosi stress.
“Le Guide Ambientali Escursionistiche devono saper intervenire anche in fase di primo soccorso. Circa ogni 7 minuti in Italia una persona viene colta da arresto cardiaco. Perché i danni causati dall’arresto cardiaco non diventino irreversibili è necessario intervenire con il Basic Life Support – BLS – manovre di rianimazione nei primi 10 minuti dall’evento. In sostanza – ha dichiarato Berardi – in assenza di un’ambulanza nelle immediate vicinanze, che riesca a raggiungere la vittima entro pochissimi minuti, solo l’intervento di un testimone può dare speranza di sopravvivenza alla vittima di arresto cardiaco, la differenza potrebbe farla proprio la Guida Ambientale Escursionistica.
Mostreremo le tecniche di primo intervento, come riconoscere immediatamente l’arresto cardiorespiratorio in corso, faremo vedere come si pratica la rianimazione cardiopolmonare – ha continuato Berardi – l’importanza dell’applicare il protocollo laico adulto o pediatrico per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico DAE, le manovre di disostruzione delle vie aree nell’adulto, nel bambino e nel lattante in una condizione di assoluta sicurezza per le Guide Ambientali Escursionistiche, per la persona soccorsa e per gli astanti”.
Una formazione utile alla riduzione del tasso di mortalità in ambienti naturali.