PESCARA – Gran finale per il Pescara Jazz 2020, che domani sera alle 21.15, sotto la stele del D’Annunzio, saluterà il suo pubblico con un doppio concerto (biglietti 25, 20 e 15 euro): dapprima il pianista pescarese Claudio Filippini, talento di levatura internazionale, protagonista di una luminosa carriera. A seguire, sempre al D’Annunzio, si terrà la presentazione in musica di Dreamers, il nuovo album della cantante e compositrice Maria Pia De Vito, stella del jazz italiano e non solo, che guiderà un signor gruppo: quindi Julian Oliver Mazzariello al piano, Enzo Pietropaoli al contrabbasso, Alessandro Paternesi alla batteria.
Il disco – appunto Dreamers – racchiude una collezione di canzoni ed di icone del songwriting americano: “Ho selezionato alcune canzoni di Crosby e Nash, Bob Dylan, Tom Waits e la mia sempre amata Joni Mitchell – dichiara la De Vito – ma anche autori europei quali Elvis Costello e Peter Gabriel. Il fil rouge che le accomuna è il tema del sogno, delle illusioni personali o quelle riguardanti il mondo e le nostre relazioni sociali, e della nostra risposta personale di fronte alla perdita delle illusioni”.Un album che fa riflettere insomma e conduce l’ascoltatore in un viaggio immaginifico intriso di “giustizia poetica”.
“Drink up, dreamers, you’re running dry (Bevete sognatori, state rimanendo a bocca asciutta) – aggiunge la De Vito – è un verso tratto dal profetico brano di Peter Gabriel (intitolato Here comes the flood), che in maniera visionaria, onirica e quasi tattile, pre/vede e pre/sente l’alluvione mediatica che caratterizza ormai il nostro vivere quotidiano”.
La pluriennale ricerca sul canto e sulla voce della De Vito, abbraccia diversi campi d’azione: dalla personale elaborazione della lingua e della cultura napoletana attraverso la musica di improvvisazione, al free jazz e all’elettronica, la musica barocca, il lavoro sulla forma canzone senza limitazioni di genere.
Tra i suoi principali successi, ricordiamo quelli condivisi con Huw Warren, con cui ha inciso due cd per la prestigiosa etichetta Parco della Musica di Roma, suonando poi in tutta Europa e in estremo oriente. È stata inoltre protagonista dell’opera Diario dell’assassinata, presso il Teatro San Carlo di Napoli nell’aprile 2014, sempre con Huw Warren al suo fianco. Più recentemente, si è esibita all’Opera di Lyon in una carte blanche di cinque progetti da lei diretti. Da quest’anno è anche direttrice del Bergamo Jazz Festival.
Il festival apre il suo palcoscenico anche ai migliori talenti della propria terra. Torna ad esibirsi Claudio Filippini, pianista raffinato e interprete di grande sensibilità che propone un repertorio in piano solo spaziando dalla libera improvvisazione ai classici del songbook jazzistico americano, prendendo come spunto i grandi numi tutelari della tradizione. Uno spazio privilegiato, all’interno del suo concerto, viene dato a composizioni originali come The Enchanted Garden, Squaring The Circle, Before The Wind. Un linguaggio pianistico in perfetto equilibrio che, oltre ad affondare le proprie radici nella tradizione, ritrova nella tensione verso la sperimentazione la propria contemporaneità.
Durante il suo percorso di studi prima e la sua carriera dopo ha avuto modo di incontrare musicisti come Herbie Hancock, Kenny Barron, George Cables, Jimmy Owens, Joey Calderazzo, Enrico Pieranunzi, Franco D’Andrea, Otmaro Ruiz, Stefano Bollani, Stefano Battaglia. Nel 2002 gli viene assegnato il 1° premio al Concorso Europeo per piano solo Yamaha Music Foundation Of Europe e l’anno successivo il Premio Massimo Urbani (Giuria e Pubblico). Negli ultimi anni ha suonato in numerosi club e festival in tutto il mondo tra cui Sweet Rhythm (New York), Jazz Showcase e Andy’s Jazz Club (Chicago), Blue Note Jazz Club (Nagoya e Tokyo), Ronnie Scott’s (Londra)…
Ricordiamo che è aperta al pubblico la nuova biglietteria, esterna al teatro, sempre sul Lungomare Colombo 122. Questi gli orari: 17-20. Il botteghino apre invece alle 20.30. I biglietti sono inoltre disponibili su CiaoTickets e relativo circuito. Per info: 393.9055578.
Promosso dall’EMP con il patrocinio del Ministero per i Beni e le attività Culturali, della Regione Abruzzo e del Comune di Pescara (in particolare dell’assessorato alla Cultura e dell’assessorato al Turismo e Grandi Eventi), e in collaborazione con il Marina di Pescara, il Pescara Jazz rientra nel cartellone multidisciplinare del PeFest. Saranno osservati tutti i protocolli di sicurezza previsti dalla normativa anti-Covid19.
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