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CliniMacs Prodigy nuova arma contro i tumori ematologici a Pescara

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Cappuccilli: “CliniMacs Prodigy servirà a manipolare i linfociti T. Terminato il periodo di sperimentazione, questo processo potrà essere avviato e concluso nei laboratori della Cell Factory con notevoli vantaggi per la ricerca”

PESCARA – Le cellule CAR-T (Chimeric Antigen Receptor T-cell), nuova arma contro i tumori ematologici, potranno in futuro essere manipolate nella Cell Factory dell’ospedale Santo Spirito grazie all’utilizzo del CliniMacs Prodigy, uno strumento donato alla Asl dalla sezione interprovinciale Pescara- Teramo dell’AIL, l’Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma. La consegna del macchinario avverrà il 30 ottobre prossimo nel corso di una cerimonia che si terrà alle 11 nel nosocomio pescarese.

Parteciperanno il presidente della onlus, Domenico Cappuccilli, l’arcivescovo monsignor Tommaso Valentinetti che impartirà la benedizione, il sindaco Carlo Masci, l’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì, il direttore generale della Asl Antonio Caponetti, funzionari dell’ Ubi Banca, rappresentanti della Fondazione Pescarabruzzo, del Rotary Pescara, medici, ricercatori e volontari. Nell’agosto scorso, l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha dato il via libera alla rimborsabilità della terapia a base di cellule CAR-T, che potrà essere infusa nei centri prescrittori individuati dalle Regioni dopo un adeguato percorso di qualificazione (in Abruzzo la U.O.C. di Ematologia del Santo Spirito) su pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) resistenti alle altre terapie o nei quali la malattia sia ricomparsa dopo una risposta ai trattamenti standard e su pazienti fino a 25 anni di età con leucemia acuta linfoblastica (LAL) a cellule B recidivati o refrattari alle terapie convenzionali.

La presenza del CliniMacs Prodigy consentirà, dopo un periodo di ricerca e sviluppo, di ottenere i linfociti CAR-T a costi significativamente ridotti rispetto a quelli dell’industria farmaceutica e permetterà ai ricercatori di velocizzare il passaggio dallo studio alla produzione delle cellule manipolate, con protocolli sempre nuovi ed effetti positivi sui malati.

“Compito dell’AIL è anche quello di promuovere la ricerca scientifica al fine di individuare terapie innovative per combattere le malattie ematologiche – spiega Cappuccilli – Abbiamo recepito le richieste dei ricercatori e, grazie alla disponibilità di Ubi Banca che ci ha concesso un mutuo, e il sostegno della Fondazione Pescarabruzzo e del Rotary Pescara, siamo riusciti ad acquistare il CliniMacs Prodigy, che servirà a manipolare i linfociti T. Una volta terminato il periodo di sperimentazione del nuovo strumento, questo processo potrà essere avviato e concluso nei laboratori della Cell Factory con notevoli vantaggi per la ricerca”.

INTERVISTA AL PROFESSOR DI IANNI SU CAR-T

La terapia con le cellule CAR-T apre nuovi orizzonti nella lotta alle neoplasie. Il Professor Mauro Di Ianni, docente di Ematologia all’Università degli Studi “G. D’Annunzio” e dirigente medico dell’UOC di Ematologia di Pescara, è impegnato in prima linea nella ricerca e seguirà la sperimentazione con il CliniMacs Prodigy

Cosa sono i CAR-T professore?

I CAR-T sono linfociti T modificati geneticamente al fine di riconoscere, in maniera specifica, le cellule tumorali e ucciderle una volta reintrodotti nel paziente. Al momento i CAR-T sono prodotti dalle industrie farmaceutiche e la Regione Abruzzo ha individuato l’Ematologia di Pescara quale centro prescrittore. Si è avviato quindi un percorso di qualificazione che porterà all’utilizzo delle CAR-T commerciali in circa un anno.

A cosa serve il CliniMacs Prodigy?

Le CAR-T commerciali hanno un costo molto elevato. Il Prodigy rappresenta la via alternativa all’industria con produzione “home made” dei linfociti CAR-T. Ciò consentirà un drastico abbattimento dei costi: orientativamente dai 400mila ai 30mila euro. E’ uno strumento che consente la separazione dei linfociti, la loro modificazione genetica e la loro espansione. La sua messa a punto per la produzione di CAR-T richiederà un periodo di almeno 2 anni.

Quali tumori possono essere aggrediti con le CAR-T ? La terapia può essere utilizzata anche nei bambini?

AIFA ha autorizzato l’utilizzo delle CAR-T nelle leucemia acute linfoblastiche (LAL) B recidivate/refrattarie del bambino e del giovane adulto e nei Linfomi Diffusi a Grandi Cellule B dell’adulto

(DLBCL) recidivati/refrattari. La ricerca però va avanti rapidamente e molto presto nuovi target potranno essere aggrediti sia in ambito ematologico che in oncologia solida.

Ci sono effetti collaterali pesanti?

Ci sono effetti collaterali molto importanti, che richiedono competenze specialistiche multidisciplinari. Stiamo creando un CAR-T team in grado di affrontare le diverse complicanze di questa innovativa terapia.

Quali sono i dati sulle remissioni?

Per le LAL-B si parla di risposte complete intorno all’86%. Per i DLBCL le risposte complete sono comprese tra il 50% e l’80%.

Quali sono i tempi di applicazione a Pescara e cioè quando ci si potrà curare con le CAR-T?

Come dicevo per le CAR-T commerciali il tempo previsto è di circa un anno. Per le CAR-T prodotte “home made”, lavorando duramente e con l’aiuto delle istituzioni, il tempo stimato è di circa 2 anni.

Ci sono costi da sostenere per i pazienti?

Assolutamente nessun costo a carico del paziente.

Quanto è stato importante l’intervento dell’AIL per l’applicazione di queste nuove terapie?

La mission dell’AIL di aiutare i pazienti ematologici vede nella donazione di questo strumento un ulteriore passo avanti, che consentirà ai medici e ai ricercatori dell’Ematologia di Pescara di costruire un sistema di cura disegnato sul paziente e a costi contenuti.

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