Soddisfazione per la decisione del Tar del Lazio; richiesto l’intervento della Regione per un incontro tra le parti sociali interessate.
Secondo la Cna e la Fita, la Federazione degli autotrasportatori aderente alla confederazione artigiana, bisogna verificare se anche gli aumenti decisi per il 2010 dall’Autostrada dei Parchi sono legittimi.
In una nota congiunta della Cna e della Fita si coglie il compiacimento per la decisione del Tar del Lazio di annullare gli aumenti decisi nel 2006 e nel 2008 lungo le autostrade da e per Roma, sulla base di un ricorso presentato dal Codacons e dalla Provincia di Teramo.
Si legge nella nota:
i motivi dell’annullamento sono gli stessi sui quali a gennaio le nostre sigle hanno espresso critiche alla gestione di A24 ed A25: ovvero, il mancato rispetto degli obblighi di adeguamento della rete derivanti dalla convenzione sottoscritta con l’Anas, e in particolare la carenza di servizi destinati a chi guida.
In quell’occasione, dati alla mano, dimostrammo come le nostre autostrade, spesso al centro di episodi non esaltanti di cronaca nei mesi invernali, per i gravissimi disagi provocati agli automobilisti e agli autotrasportatori dalla mancanza di servizi adeguati in caso di emergenza-neve, abbiano una dotazione di infrastrutture (aree di servizio in maniera particolare) al di sotto degli standard offerti, mediamente, da altri gestori su altre arterie.
La Cna e la Fita chiedono alla Regione di farsi parte attiva, al più presto, di un incontro tra le parti sociali interessate (associazioni dei consumatori e dell’autotrasporto, società di gestione delle autostrade) al fine di valutare quali misure adottare a tutela dei consumatori, per bloccare gli aumenti in corso e decidere le eventuali misure di rimborso delle somme ingiustamente pagate agli utenti.