Cna presenta alla Regione sei priorità

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Programmazione 2011-2013 presentata dalla Cna a Chiodi

PESCARA – Sono le sei priorità indicate alla Regione dalla Cna abruzzese: credito;infrastrutture; sanità; burocrazia; spesa pubblica e distretti industriali.

Esse rappresentano il contributo della confederazione artigiana presieduta da Italo Lupo all’elaborazione del Dpefr, il Documento di programmazione economica e finanziaria della Regione per il periodo 2011-2013, all’esame delle organizzazioni del mondo produttivo regionale, chiamate a consulto dal presidente della Regione, Gianni Chiodi.

Un testo che come premette la Cna:

presenta un’analisi della situazione economica abruzzese condivisibile, relativamente alla situazione di crisi profonda in cui versa l’economia e alle cause che l’hanno determinata.

Le osservazioni della confederazione artigiana si appuntano così sull’ eccessivo ottimismo nell’analisi sui segnali di ripresa che si sono verificati nel primo trimestre 2010: pur in presenza di un recupero di fatturato-ordini e del credito concesso alle imprese, la situazione complessiva rimane molto critica, con ulteriore caduta dell’occupazione ed una preoccupante e perdurante stagnazione dei consumi interni.

E la Cna prosegue illustrando come l’agenda delle priorità delle imprese abruzzesi, e in particolare di quelle più piccole si può riassumere così:

aumento delle risorse finanziarie, per affrontare le esigenze di gestione e in molti casi di ristrutturazione del debito spostando gli impegni dal breve, a medio e lungo termine; sblocco dei pagamenti della Pubblica amministrazione; avvio della ricostruzione dell’Aquila; sblocco dei finanziamenti destinati alle imprese che hanno già effettuato i lavori nell’area del cratere; avvio dei bandi relativi alle risorse comunitarie e ai fondi Fas; pubblicazione delle graduatorie del bando per il Programma comunitario trans-frontaliero adriatico (Ipa); approvazione della graduatoria del bando sui Leader Plus.

Sei, come detto, i capitoli strategici portati al confronto con Chiodi. Sul credito, la Cna propone il potenziamento dei fondi rischi dei confidi, con le somme previste dal programma Por-Fesr e la messa a disposizione dei fondi non spesi del pacchetto anti-crisi (pari a circa 6,5 milioni di euro).

Quanto alle infrastrutture,secondo la Cna  va data piena funzionalità all’interporto di Manoppello, collegandolo con la rete di autoporti, tutti ultimati ma abbandonati all’incuria. Sul fronte sanitario, la confederazione artigiana giudica positiva la volontà di andare avanti con fermezza e decisione sul piano di riordino della rete ospedaliera, con conseguente riduzione della spesa, per arrivare il più presto possibile all’eliminazione delle addizionali Irap e Irpef.

Per quel che concerne i distretti industriali, la Cna chiede di attivare i “Bond di distretto” per accrescere ricerca e innovazione: obbligazioni che dovranno essere sottoscritte principalmente da risparmiatori abruzzesi e garantite non solo dalle aziende emittenti, ma da enti pubblici locali, Camere di commercio, associazioni di categoria e banche che ne cureranno il collocamento presso la propria clientela.

Le considerazioni finali della Cna dedicate alla burocrazia e alla spesa pubblica sono che occorre procedere a un radicale snellimento della struttura, rendendola in grado di rispondere con tempestività ed efficienza alle esigenze del mondo produttivo e sviluppare un’azione incisiva di riduzione della spesa regionale, anche attraverso la razionalizzazione e il miglior utilizzo delle risorse umane esistenti.

Pubblicato da
Annarita Ferri

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