Odoardi riferisce come il sistema delle imprese – senza voler considerare anche le famiglie – si trova «a dover sopportare, soprattutto nel caso dello smaltimento dei rifiuti, un ulteriore aumento dopo quello patito negli anni passati. Quel che appare singolare è che, ogni volta, venga “attaccata” all’aumento una nuova giustificazione, come ad esempio l’aumento dei costi standard l’anno passato. Motivazione aggiornata l’anno successivo con nuovi e diversi ragionamenti».
Quanto invece all’annunciato «aumento, superiore addirittura al 40% della tariffa applicata dalla Provincia di Pescara sui passi carrai – osserva Odoardi – se come dice il presidente Antonio Di Marco si è trattato davvero di un disguido, allora si può rimediare all’errore revocando immediatamente l’aumento e riportando la tariffa ai valori dell’anno passato».
In generale, conclude il presidente provinciale della confederazione artigiana, «colpisce la totale mancanza nei due enti di qualsiasi forma di concertazione o confronto con le forze economiche e sociali presenti sul territorio, che solo a cose fatte vengono messe a conoscenza di decisioni che incidono pesantemente sul sistema produttivo e il mondo delle imprese».
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