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Codici: lettera aperta su Fontanelle

da Redazione

PESCARA – Riceviamo e pubblichiamo dal Presidente Provinciale di CODICI e dall’Associazione Insieme per Fontanelle  il seguente comunicato, che richiama di nuovo l’attenzione sui problemi del quartiere ed in particolare sulla situazione di degrado in cui versano gli alloggi popolari:

Preg.me Autorità in indirizzo,
nel ringraziare Le Forze dell’Ordine per la loro opera a salvaguardia delle legalità e della sicurezza del quartiere Fontanelle di Pescara ed in modo particolare la Squadra Mobile e la Digos della Questura nelle persone dei loro Dirigenti che hanno sempre mostrato alta sensibilità e disponibilità, ci sentiamo comunque obbligati a rappresentarVi alcune problematiche che continuano ad affliggere il territorio in questione.
La situazione di degrado in cui versano, a tutt’oggi, gli alloggi popolari non è più tollerabile: la sporcizia di animali lasciati incustoditi e che costituiscono pericolo per le persone dimoranti; immondizia varia, divani, cucine, armadi ed altresì automobili e furgoni sfasciati, motorini e biciclette a pezzi, lasciati nello spiazzale antistante, nell’ingresso degli stabili e sui piani; portoni d’ingresso scardinati e citofoni inutilizzabili, come altresì le cassette della posta sfasciate, nonché degli ascensori in condizioni pietose; le lampadine preposte alla illuminazione vengono furtivamente asportate lasciando gli androni al buio completo, specialmente la sera.
Altresì gli armadi dei contatori del gas sono assolutamente incustoditi e senza sportelli; sono stati altresì ritrovati dei fili elettrici volanti che servivano per l’alimentazione irregolare degli alloggi non assegnati, e quindi abusivamente occupati, ovvero furtivamente distratti a loro favore.In alcuni palazzi di Via Caduti per Servizio si continua a spacciare droga come fossero veri e propri “supermarket” sotto gli occhi “stanchi” della gente perbene che vive del proprio lavoro e che viene spesso intimidita da sguardi minacciosi e parole sgradevoli da parte degli ormai noti soggetti che delinquono.
Per tali motivi e alla luce degli ultimi eventi, le scriventi associazioni Vi formulano in preghiera le seguenti richieste:

1. evitare di concedere gli arresti domiciliari negli alloggi di Via Caduti per Servizio a chi ha commesso reati all’interno degli stessi alloggi popolari o nel quartiere di residenza;
2. continuare a garantire la sorveglianza continua della zona mediante unità di polizia fisse e, se possibile, attuare quotidianamente posti di blocco alle quattro strade di accesso alla Via Caduti per Servizio al fine di scoraggiare l’ingresso degli acquirenti di droga;
3. sensibilizzare la autorità preposte affinchè si proceda con i provvedimenti di decadenza dall’assegnazione dell’alloggio popolare verso tutti coloro che sono stati sottoposti a misure restrittive per avere commesso i reati negli stessi alloggi o che hanno comunque adibito gli alloggi ad attività illecite;
4. attuare gli sfratti degli abusivi;

Nel ringraziarVi per l’attenzione Vi si chiede un cortese cenno di riscontro alle suddette richieste.

 

 

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