“Assieme alla ricerca di sicurezza, a spingere la vacanza green 2021 è soprattutto il turismo enogastronomico che vale oltre 5 miliardi e che proprio con la pandemia – sottolinea Coldiretti – ha trovato un ulteriore impulso. Basti dire che il 55% degli italiani ha svolto almeno un viaggio con il cibo come principale motivazione, secondo il Rapporto Garibaldi sul turismo enogastronomico 2021, quasi il triplo rispetto a cinque anni fa. Un fenomeno a cui ha contribuito la chiusura per lunghi mesi delle attività di ristorazione che ha alimentato il piacere di ricercare prelibatezze da consumare fuori o tra le mura domestiche.
E’ proprio per soddisfare questa domanda che sono stati salvati durante la pandemia 418 prodotti tipici e razze animali – di cui 15 abruzzesi – mostrati nel primo salone de “I Sigilli di Campagna Amica 2021”, da scoprire durante l’estate grazie alla più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia dagli agricoltori durante la pandemia.
I “Sigilli” 2021, censiti dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica sono infatti prodotti rari che posseggono caratteristiche assolutamente preziose che il mondo contadino ha sapientemente custodito contro l’omologazione e la banalizzazione: in Abruzzo, tra i “Sigilli” della biodiversità ci sono l’aglio rosso di Sulmona, il fagiolo Tondino del Tavo, la gallina nera di Atri, il grano Solina, la lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, l’oliva Intosso, la patata Turchesa, il Pecorino di Farindola, il peperone rosso di Altino, il pollo di Truentum, il pomodoro Pera d’Abruzzo, il tartufo nero d’Abruzzo, il peperone corno di toro, il pomodoro mezzotempo di Vasto e il pergolone ortonese”.
“La difesa della biodiversità non ha solo un valore naturalistico, ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole nazionali e un motore trainante della vacanza Made in Italy”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “investire sulla distintività è una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità delle produzioni e affrontare così il mercato globalizzato salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo”.
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