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Collecorvino al voto nel 2011: Faieta accusa Volpone

da Annarita Ferri

Mancanza di dialogo e di autocritica da parte del Sindaco Volpone sarebbe la causa della dimissione di 6 consiglieri comunali che hanno provocato lo scioglimento

COLLECORVINO- Rottura politica nell’amministrazione locale di Collecorvino che ha condotto sei consiglieri di maggioranza a consegnare le proprie dimissioni provocando così lo scioglimento del Consiglio Comunale con 2 anni di anticipo.

La causa principale viene assegnata al primo cittadino Massimiliano Volpone, accusato di non aver dialogato con i membri consiliari di maggioranza e aver assunto decisioni unilaterali:

Mancanza di confronto interno nella maggioranza e immobilismo amministrativo

per l’esattezza come dichiara Andrea Faieta, assessore provinciale alle Grandi infrastrutture e consigliere comunale:

Questo comportamento ha frantumato la coalizione: il sindaco ha reciso il dialogo con una parte della maggioranza.

Dopo le elezioni che abbiamo vinto nel 2007, al sottoscritto, nonostante le 600 preferenze personali, è stata negata la delega di vicesindaco. Ho continuato a lavorare con disciplina e serietà.

Poi in occasione della campagna elettorale per la Provincia il sindaco e metà dei membri della giunta mi hanno remato contro. Nonostante ciò, io e il mio gruppo siamo stati disponibili al dialogo.

continua Faieta riportando altre lamentele:

Successivamente malgrado il sottoscritto non abbia ritenuto opportuno chiedere al sindaco la verifica politica e nonostante mi sia allontanato dalla politica locale rimettendomi in discussione, pensando che il problema fosse la mia presenza in giunta, è venuto meno il dialogo e si è accentuata ancor di più la rottura tra il sindaco e il gruppo consiliare di maggioranza.

Volpone purtroppo non si è limitato a bloccare le nostre proposte per superare la crisi, ma le ha derise e manifestato la totale mancanza di apertura al dialogo e alle soluzioni alternative per superare questa incomprensione. C’è stato un immobilismo amministrativo stupefacente, accompagnato da scelte unilaterali del sindaco, non concertate con tutti i consiglieri di maggioranza.

e conclude amareggiato:

Questi atteggiamenti hanno generato la nostra contrapposizione politica sino alle dimissioni di lunedì. Certamente siamo amareggiati, in quanto il sindaco non ha fatto buon uso di quel senso di responsabilità che lui contesta a noi.

Il consigliere spiega anche il problema dell’urbanistica: la giunta Volpone insediatasi nel 2002 aveva criticato la passata amministrazione per non avere redatto la variante al PRG, ma neanche durante il suo mandato la variante non è stata realizzata,pur intervendo spesso sulla questione. A parere di Faieta in questi ultimi mesi si sono registrati troppi contenziosi con i cittadini e debiti fuori bilancio nelle tasche del  Comune.

Sul futuro Faieta è molto chiaro:

Se la coalizione di centrodestra me lo chiederà, io darò la mia disponibilità a candidarmi a sindaco e proporrò un nuovo progetto politico supportato dall’entusiasmo di una squadra giovane. Rimango dell’avviso che se Volpone avesse avuto un dialogo costante con la sua maggioranza ci sarebbe stato un altro epilogo.

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