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Collegio Ipasvi di Pescara: “Del Poeta la smetta con il vittimismo accusatorio”

da Redazione

COLLEGIO IPASVI PESCARAPESCARA – Riceviamo e pubblichiamo la nota dei Consiglieri uscenti del Collegio IPASVI di Pescara: Ines Ciampini, Mauro D’Agostino, Andrea Di Blasio, Miriam Di Carlo, Angelo Di Filippo,  Laurent Forcellese,  Alessio Michetti, Irene Rosini:

Un gruppo di Consiglieri della precedente gestione del Collegio Ipasvi di Pescara unitamente all’ex Presidente Irene Rosini, e alcuni consiglieri della gestione uscente dicono basta.

E lo dicono affermando che mai avrebbero voluto leggere dai giornali le vicende riguardanti le dinamiche meramente interne al Collegio Ipasvi di Pescara, ma semmai avrebbero voluto leggere di una storia mai scritta, quella del gruppo infermieristico che reclama con forza il ruolo e la posizione degli infermieri abruzzesi all’interno del sistema sanitario regionale, che da sempre li ignora non considerandoli attori determinanti nei processi di salute dei cittadini o, anche, avrebbero voluto parlare di appropriatezza organizzativa, di implementazione di nuovi modelli assistenziali già attivati in altre regioni.

Questi sono alcuni argomenti che avrebbero meritato di essere letti sul giornale. Invece, purtroppo e nostro malgrado, ci si trova a disquisire sulla fantasiose, inverosimili e soprattutto false accuse mosse dall’ex Presidente del Collegio Ipasvi di Pescara Dott. Del Poeta Gianluca che, sfiduciato, e non boicottato come lui invece afferma, dal Consiglio Direttivo, non riesce ad accettare che la sua gestione, prettamente Presidenziale e non proprio collegiale, come invece richiesto dalla legislazione istitutiva dei collegi, ha portato al commissariamento del collegio stesso.

Alle soglie di nuove elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo e del Collegio dei Revisori dei Conti, indette dai Commissari nominati dal Ministero, il Dott. Del Poeta continua a muovere accuse, peraltro prive di ogni supporto e di evidenza alcuna, e ad accendere illazioni, sospetti e dubbi sulla gestione degli anni precedenti, che mal si prestano alla condotta di un professionista.

Ricordiamo l’art. 18 delle “Linee guida per la gestione dei provvedimenti adottati dagli organi collegiali” in capo alla Federazione Nazionale Ipasvi, che descrive testualmente i principi a cui è tenuto ogni Presidente Ipasvi “….. le azioni del Presidente si ispirano a criteri di imparzialità, intervenendo a difesa delle prerogative del consiglio e dei diritti dei singoli consiglieri”.

Diritti violati molte volte dallo stesso Presidente, sia nei consigli che nelle azioni poi adottate, configurandosi, quindi, l’intercorrere di diverse dinamiche e azioni non condivise all’interno del Consiglio Direttivo stesso.

È consequenziale, quindi, pensare che quel comportamento “stigmatizzato”, come lui stesso lo definisce, sia stato ben argomentato presso la Federazione Nazionale e poi constatato dalla Federazione stessa quando è stata costretta ad intervenire (e non invitata, come lui sostiene) nel luglio 2015 !

E ora apprendiamo anche, poiché dichiarato da lui stesso, che la Federazione ha attivato un procedimento disciplinare nei suoi confronti, e l’interessato, ma questo era prevedibile, ha reagito sollevando addirittura dubbi sull’operato della stessa Federazione.

Alla stessa stregua assistiamo allo sbandieramento, ovviamente sempre da parte dello stesso, di una indagine della Procura della Repubblica: va precisato che a tutt’oggi nessun Consigliere risulta indagato.

Il nostro Collegio ha un bilancio (che si basa sulla gestione dei soldi versati dagli iscritti) sano, in attivo e approvato dall’Assemblea degli iscritti, organo sovrano del Collegio, e revisionato e approvato dal Collegio dei Revisori dei Conti (anche durante la gestione di Del Poeta).

A questo punto pare evidente che il Dott. Del Poeta stia ispirando la sua campagna elettorale, come candidato alle nuove elezioni, solo alla denigrazione, alla diffamazione, alla calunnia, non solo del lavoro dei Consiglieri, ma soprattutto ledendo la professionalità, la stima, l’onore e la reputazione di professionisti e di colleghi, dimenticando che l’essere professionisti vuol anche dire, con umiltà e non con la presunzione e la superbia da lui dimostrata, accettare responsabilmente il fallimento della gestione di un Collegio professionale

Quello che serve ora è solo una buona e corretta amministrazione, che rispecchi capacità, professionalità, trasparenza e condivisione. Chiediamo una campagna elettorale fatta di programmi di progettualità e di crescita della professione, ma anche di un leale confronto, al quale, in verità, Del Poeta, fino ad oggi si è sottratto.

Invitiamo, dunque, tutti i colleghi a partecipare alle elezioni con serenità di giudizio, chiedendo loro di informarsi presso i diretti interessati, per quanto di competenza, o attraverso richiesta di documentazione presso il Collegio, per dissipare ogni dubbio.

Il Collegio è l’unico strumento che abbiamo per tutelare la dignità e la professionalità degli iscritti, rendiamolo tale.

#noisiamopronti”

 

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