Intervista al coordinatore del Gruppo Giovani dell’Accademia d’Abruzzo, il
PESCARA- Il dottor Edgardo Bucciarelli anche per il 2010 il Gruppo Giovani ha organizzato il Solstizio Accademia mantenendo fede all’annuale appuntamento che è ormai giunto alla terza edizione.
L’iniziativa ha rappresentato il 265° incontro e il 21° evento organizzato dall’Accademia Giovani, e si è svolta con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pescara, accogliendo un gruppo di artisti abruzzesi quotati anche a livello internazionale.
Come mai quest’anno si è optato per questa una collettiva di artisti sostituendo il tradizionale concorso di pittura estemporanea?
Infine, l’impegno finanziario che l’Accademia ha dovuto intraprendere per la pubblicazione del catalogo della I edizione del Solstizio Accademia svoltosi nel 2008, ha drenato risorse economiche da destinare alle quote dei premi stabiliti per il concorso di pittura estemporanea.
Il Gruppo Giovani, pertanto, ha proceduto ad un risparmio di spesa grazie anche al contributo della Banca Sara che ha in parte coperto le spese per la pubblicazione del catalogo. È stata sicuramente una decisione opportuna specie di questi tempi critici che, come lei sa, riducono i margini di azione di chi opera nel management delle attività culturali, ricorrendo di fatto al prevalente sostegno degli associati e al prezioso operato volontario di alcuni di essi.
Si è optato per questa nuova formula per una serie di ragioni, fra cui in primis la possibilità offerta agli artisti di esprimere al meglio il proprio talento e le proprie ricerche stilistiche. Inoltre, inediti problemi di natura logistica non ci avrebbero consentito di svolgere adeguatamente la manifestazione presso la pineta dannunziana.
Come si diceva, nutrito è stato il parterre degli artisti che hanno
Francamente devo dire che l’iniziativa ha riscosso un grande interesse da parte di numerosi artisti abruzzesi tanto che sono pervenute moltissime adesioni ed è stato non facile il compito da parte della giuria istituita all’uopo di selezionare le opere per l’esposizione, tanto che in deroga al regolamento la Commissione ha ritenuto opportuno ammettere oltre alle dieci opere previste in un primo tempo, ben altre undici opere. Anche i sette critici d’arte presenti hanno manifestato apprezzamenti per l’idea del Solstizio Accademia, nonché per l’originalità e la qualità dei suoi contenuti e la relativa necessità di promuovere una manifestazione, come quella da noi posta in essere, nell’ottica di un rinnovato policentrismo distrettuale delle attività culturali. Last but not least il copioso guest book che anche quest’anno ha confermato un affetto tutto particolare, con centinaia di visitatori e commenti lusinghieri ben oltre le nostre aspettative.
Quali sono stati i criteri di scelta ed il tema della collettiva?
La selezione è avvenuta in base all’innovazione tecnica e creativa e in base al curriculum internazionale dell’autore. Il tema della collettiva è stato il seguente “L’arte, l’uomo e la natura: un connubio indissolubile”
Quindi gli autori che hanno partecipato all’evento sono stati 21, numero simbolico proprio in onore del Solstizio, potrebbe citarne qualcuno?
Esattamente, il numero ventuno è stato propizio non solo per la partecipazione ma anche per la riuscita dell’evento stesso. Ritengo sia opportuno elencare tutti gli artisti che con le loro opere hanno dato lustro all’iniziativa: 1) Adriana Agostinone – I colori dell’alba – 60×80 – acrilici; 2) Gabriella Albertini – Omaggio a Richard Avedon – 90×70 – olio e tecnica mista su tela; 3) Annarita Angiolelli – Bagliori nel bosco – 60×70 – acrilico su tavola; 4) Nicola Costanzo – Immagini – 70×88 – tecnica mista; 5) Rita D’Emilio – Daphne – 120×80 – olio su tela; 6) Franca Di Bello – Magma interiore – 100×100 – acrilico su tela; 7) Roberto Di Giampaolo – Metamorfosi – 75×100 – acrilico; 8) Claudio Di Lorenzo – Natura e bellezza – 80×100 – acrilico; 9) Marco Gentile – Pasto frugale in campagna – 80×100 – olio su tela; 10) Guido Giancaterino – La Mimosa – 70×80 – acrilico su tela 11) Nadia Lolletti – Milano (Duomo) – 80×70 – acquerello; 12) Daniela Marzioli – Meditazione – 60×80 – acrilici; 13) Violetta Mastrodonato – Ruote dei giuochi – 60×80 – tecnica mista; 14) Francesco Minniti – Distensioni – 95×95 – smalto acrilico su tela; 15) Massimiliano Ponente – A un passo dal possibile – 70×100 – colla e pigmento; 16) Maria Concetta Rizzacasa – Il ponte sul mare oltre il fiume Pescara – 79×73 – tecnica mista; 17) Nicola Romilio – Fiume Treste – 50×60 – pastello su carta; 18) Germano Severi – Clochard – 50×60 – olio su tela; 19) Marcello Specchio – La luce del vento – 70×80 – tecnica mista/acrilico su tela; 20) Elisabetta Spiga – Vita metropolitana arte e natura – 100×100 – tecnica mista – acrilico; 21) Gianfranco Zazzeroni – Legami d’amore – 70×50 – puntasecca stampata à la poupée.
Quale è stata la finalità di questa mostra collettiva.
L’Accademia d’Abruzzo è da sempre al fianco di tutti coloro che hanno a cuore le eccellenze identitarie abruzzesi. È dunque da parte nostra doveroso offrire ai più meritevoli Maestri tali riconoscimenti, rendendo onore a chi nella propria carriera ha pensato sia a “creare”, prendendo spunto dalle più autorevoli tradizioni artistiche, sia a fare della ricerca stilistica la proprio orizzonte culturale. La finalità di quest’anno, in particolare, è consistita nell’esaltare quelle espressività già affermate e di farne emergere delle nuove, ponendo in essere un’attività di promozione culturale della realtà artistica presente sul territorio locale, che ancorché abbia un percorso già affermato in ambito nazionale spesso è poco valorizzato in ambito locale. Tuttavia le intenzioni più profonde risiedono nella volontà di rinnovare e rafforzare la forma attrattiva insita nell’arte stessa, laddove la relativa chiave di lettura che ha guidato e sorretto il progetto culturale Solstizio Accademia è riassunto nel pensiero di Joan Mirò per cui “più del quadro in sé…quel che conta è che abbia sparso semi sulla terra…”.
Detto pensiero ben enuclea il principio ispiratore che ha costruito nel tempo una precisa fisionomia dell’Accademia d’Abruzzo come luogo d’incontro, di conoscenza, di diffusione culturale e scientifico.
Quindi anche questa iniziativa si va ad innestare, senza soluzione di continuità, nel vivo spirito che ha pervaso l’Accademia d’Abruzzo?
La strada percorsa fino ad oggi dall’Accademia è rappresentata da un lungo cammino operoso ed appassionante, perseguito con tenacia ed entusiasmo, caratterizzato da scelte rigorose ed emozionanti.
Alla base di tutto vi è la forte e sentita volontà di espressione di sensibilità, ad esempio ampliando e promuovendo il panorama culturale, scientifico ed artistico locale, e portando all’attenzione del pubblico, attraverso la più che ventennale attività attraverso gli esempi tra i più elevati della sapienza e della creatività umana, vero volano dello sviluppo di un Paese e di un territorio che voglia definirsi civile. Noi abbiamo proprio nella creatività, nelle intelligenze, nel genio italiano, dei valori irraggiungibili.
La capacità di resistere al declino, in Italia così come in Europa, risiede soltanto nella cultura, nelle arti, nella scienza, nell’estro, nell’infinita varietà della bellezza. È una scommessa che và vinta non attraverso i vecchi miti dell’occupazione, della grande industria, ma attraverso la valorizzazione del talento e dell’impegno.
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