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Colli senza Frontiere, al via la 21ma edizione

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Protagoniste assolute sono le rappresentative degli otto colli cittadini, contraddistinte dai colori delle magliette indossate dai partecipanti

PESCARA – Per la ventunesima volta i colli si tingono di tanti colori, quelli delle magliette indossate dai 200 partecipanti a una delle manifestazioni più sentite e amate della città di Pescara. Ragazzi, adulti e diversamente giovani sono a tutti schierati, pronti a divertirsi e a far divertire il pubblico e i tifosi delle rispettive compagini. Otto squadre, tanti quanti sono gli otto colli cittadini, si danno battaglia a suon di giochi esilaranti per conquistare il palio dei colli: la preziosa custodia, per un anno, del trofeo-scultura ideato da Pino Dolente. A Colli senza Frontiere si gioca per il gusto di giocare e stare insieme, il premio è simbolico, ma tale da inorgoglire il team che riesce a conquistarlo.

Protagoniste assolute di Colli senza Frontiere sono le rappresentative degli otto colli cittadini, contraddistinte dai colori delle magliette indossate dai partecipanti: Grigio per Colle Caprino (capitani Emanuele Berardi e Stefano Pennese), blu per Colle Innamorati (capitane Giulia Pomponio e Fabrizia Bruno), verde per Colle Marino (capitani Simone D’Alessandro e Serena Scorrano), azzurro per Colle Pietra (capitani Daniele Frattone e Vanessa Primiterra), celeste per Colle Scorrano (capitani Paolo Crisante e Domenico Ciccone), rosso per Colle Cervone (capitani Manel Hermida e Andrea Mambella), giallo per Colle Di Mezzo (capitani Leonardo Neri e Lidia Montanaro), arancio per Colle Madonna (capitani Luca Di Fazio e Lisa Orlando). Tra tanti capitani di lungo corso, quest’anno ce ne sono ben sei al loro debutto – Cervone, Di Mezzo e Madonna.

Questo il programma di domani, giovedì primo agosto, seconda giornata di Colli senza Frontiere, sempre a Largo Madonna:

  • ORE 17: giochi e animazione per bambini
  • ORE 20.30: giochi di squadra (i serpari – l’arrosticino)
  • ORE 22.30: musica live con i Work in progress, tributo a Lucio Dalla
    (Largo Madonna)

I serpari

Cocullo è stato un accampamento romano a difesa del Lazio. I Romani vi importarono il loro bagaglio di tradizioni pagane, una delle quali consisteva nell’offrire alla Dea Angizia dei serpenti vivi come rito propiziatorio. L’usanza rimase anche nel periodo di San Domenico, intorno all’anno mille; dopo i miracoli compiuti dal Santo il rito divenne cattolico. I giocatori dovranno cercare di porre sulla statua il maggior numero di “serpenti”.

L’arrosticino

Bandiera della regione, che ne difende l’origine con fermezza, l’arrosticino rappresenta la vera abruzzesità. La carne è di pecora, gli stecchi fatti a mano o con l’apposito strumento e cotti sul braciere speciale tipico dell’Abruzzo, detto canalina o fornacella. Il gioco consiste proprio nel ricomporre dei finti arrosticini giganti, impresa non facile.

Tra gli appuntamenti della serata del primo agosto c’è anche una delle novità della ventunesima edizione, la cover band Work in progress, che si esibisce dal vivo in un tributo a Lucio Dalla.

Colli senza Frontiere è sostenuta dal Comune di Pescara e da diversi sponsor privati. L’associazione Castellamare in Festa è affiliata al CSEN, Centro Sportivo Educativo Nazionale.

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