Per questa ragione risulta essenziale un coordinamento intelligente tra i diversi presidi ospedalieri al fine da arginare il contagio e permettere che gli stessi malati siano assistiti con spazi adeguati, aiutando il nosocomio di Pescara che non può essere lasciato da solo a gestire questa emergenza.
Attualmente, tenendo conto dei dati forniti alle 21 del 17 marzo, in Abruzzo contiamo oltre 250 contagiati, questi rappresentano circa lo 0,02% della popolazione abruzzese, per quanto la percentuale ad un primo sguardo sembri essere minima, se viene confrontata rispetto ai dati nazionali e rapportata agli abitanti della nostra regione ci si rende ben presto conto che sono cifre da dover considerare e a cui è necessario prestare attenzione.
La provincia di Pescara in tal senso conta il più alto numero di contagiati al livello abruzzese, consultando la mappa italiana per densità e infetti siamo posizionati nella fascia “rossa”, sicché non è difficile immaginare che la situazione, se non attentamente monitorata, potrebbe portare a numeri ancora più alti.
Come consiglieri comunali e sindaci il nostro compito è quello, ed è ovvio, di invitare la cittadinanza a stare a casa evitando quelle uscite che si potrebbero definire superflue, è essenziale responsabilizzare chiunque al fine da evitare la crescita di questi numeri.
Ma al tempo stesso occorre analizzare pragmaticamente la vicenda ed è per questa ragione se ritengo che l’Ospedale di Popoli in questa battaglia deve essere una chiave essenziale per contrastare il contagio e venire incontro agli altri presidi ospedalieri che non devono essere lasciati soli.
Serve l’aiuto di tutti, nessuno escluso, una situazione di questo tipo può essere affrontata solo se lavoriamo insieme e con strategia, a maggior ragione, conoscendo gli spazi che l’Ospedale di Popoli ha ancora da offrire, è essenziale invertire la rotta che ci vede al margine di questa operazione per riattivare i posti in rianimazione e valutare com’è possibile convertire quelli esistenzi ed inutilizzati.
Fermo restando che tutti devono ricevere assistenza, a partire dai malati che sono ricoverati nelle nostre strutture per altre ragioni da non ricollegarsi al COVID-19, altrettanto è necessaria una cooperazione al fine di evitare che l’Ospedale di Pescara sia eccessivamente sovraccaricato ed impossibilitato, nell’eventualità di una crescita esponenziale dei numeri come statisticamente dimostrato in Cina, ad offrire cure a tutti.
Vista anche la posizione strategica di Popoli credo sia importante che si torni ad essere in prima fila, esattamente come lo eravamo nel nostro glorioso passato, riconoscendo la bravura ed esperienza dei nostri medici e di tutto il personale infermieristico che ha sempre dimostrato, nel corso degli anni, una professionalità e competenza essenziali in momenti cruciali come questo. Proprio per questo ritengo che sia importante organizzare al meglio il nostro circuito ospedaliero abruzzese in maniera razionale e preparata, cosicché nel caso in cui i casi dovessero crescere noi ci faremo trovare pronti per reagire prontamente alle esigenze”. Lo ha riferito Vanessa Combattelli, consigliere comunale di Popoli.
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