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Comitato dei Soci scontenti della Banca di Teramo

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TERAMO – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’Associazione Robin Hood: “La riforma delle BCC, non ancora approvata, detterà nuovi standard, ed è certo che delle fusioni e degli modifiche agli assetti vanno messe in conto.

La prima domanda che viene spontanea è questa. come mai la BCC di Teramo, che fa parte della federazione delle BCC di Abruzzo e Molise sin dalla sua costituzione, crea un percorso relazionale diverso ed apre trattative con un soggetto esterno?.

La fusione/aggregazione/incorporazione con la Banca di Roma non determinerà, come nella storia per le banche locali ha già dimostrato una delocalizzazione?

I risparmi locali saranno utilizzati per investimenti in altre realtà?.

Le quote di concambio a quanto saranno fissate?

Il socio nella assemblea di Roma che pesò avrà?.

Il personale della BCC di Teramo, atteso che la stessa sarà una filiale, che fine farà?

Un film già visto che ha lasciato sul campo benefici solo per i non teramani, una ennesima sconfitta della città, per la conquista di qualche poltrona Romana?.

I soci si chiedono come mai a ridosso dell’assemblea sociale per la elezione dei nuovi organismi, ormai prossima, si prende in fretta una decisione cosi importante?.

Come mai si preannunciava di attendere la nuova legge, si comunicava che BCC Teramo accantonava 2,5 Ml di Euro l’anno, bilanci in “equilibro” ed adesso non è più cosi?

Disorientati, arrabbiati, i soci ed i clienti chiedono risposte e spiegazioni”

 

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Redazione

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