PESCARA – “Il ricordo di quei bombardamenti che il 14 settembre 1943 devastarono, distrussero Pescara, dopo il primo raid del 31 agosto, è lo strumento per progettare un futuro di pace, in Italia e nel mondo. Oggi purtroppo sempre più vicino sentiamo l’eco di quei venti di guerra che stanno martoriando paesi non troppo lontani, in cui la diplomazia deve insistere e riuscire a far riaprire canali di dialogo”. È il commento del Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri che stamane ha preso parte a Pescara alla Cerimonia di commemorazione dei bombardamenti sul capoluogo adriatico di 81 anni fa.
Ad aprire la cerimonia un corteo istituzionale che ha accompagnato la corona d’alloro sino al muro dell’ex stazione ferroviaria che ha conservato i segni del giorno più lungo e buio per Pescara. Presenti, oltre al presidente Sospiri, il vicesindaco Maria Rita Carota, il Prefetto Flavio Ferdani, il Presidente del Consiglio comunale Gianni Santilli, l’onorevole Guerino Testa, gli assessori comunali Cristian Orta e Valeria Toppetti, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, il consigliere comunale Marcello Antonelli, e le rappresentanze delle Associazioni di reduci e combattenti. La preghiera e la benedizione di rito sono state affidate all’arcivescovo di Pescara-Penne Monsignor Tommaso Valentinetti con il vicario generale Don Vincenzo Amadio e tanti cittadini, quindi la deposizione della corona al muro dell’ex stazione ferroviaria.
“Una cerimonia che ogni anno va rinnovata e celebrata – ha sottolineato ancora il Presidente Sospiri – affinchè mai si cancelli la memoria dei nomi, dei volti, delle storie di coloro che sono morti sotto quelle bombe, affinchè mai si affievolisca il ricordo del dolore che ha accompagnato l’esistenza dei superstiti, di quelle famiglie distrutte dalla devastazione, affinchè mai nessuno possa pensare alla guerra come uno strumento utile a dirimere qualunque genere di controversia”.