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Commemorazione del Cippo di Colle Orlando a Pescara

da Donatella Di Biase

PESCARA – Si è svolta ieri la cerimonia di commemorazione del Cippo di Colle Orlando, dedicato a Carlo Alberto di Berardino, Marco Di Giacomo e Giuseppe Mancini, tre cittadini uccisi il 13 ottobre 1943 nella frazione di Fontanelle, occupata dai tedeschi.

Presenti alla cerimonia  il vicesindaco  Berardino Fiorilli, il Presidente del Consiglio comunale Licio Di Biase, l’assessore Marcello Antonelli, il consigliere comunale Vincenzo D’Incecco, Don Max, parroco di Fontanelle e i familiari dei tre uomini uccisi.

La cerimonia si è aperta nel raccoglimento dei presenti mentre il vicesindaco Fiorilli e il Presidente Di Biase hanno deposto la corona d’alloro dinanzi al Cippo realizzato per volontà del Comune lo scorso anno.

Ha detto il vicesindaco:

“tre fratelli inermi uccisi con un banale pretesto, vittime di una delle stragi più efferate che ebbero luogo anche a Pescara nei giorni della guerra. Tre cittadini strappati alle loro famiglie, al proprio lavoro con un pretesto e ai quali, dopo anni di oblìo, dallo scorso anno, in accordo con figli e nipoti, abbiamo restituito la giusta memoria”.

Ha sottolineato nella sua preghiera Don Max:

non esistono guerre sante, invenzione degli uomini . Quei nostri tre fratelli neanche sapevano perché venivano uccisi, a ricordare l’assurdità di ogni guerra. Papa Giovanni Paolo II disse ‘Mai più guerre’, ma poi venne la guerra del ’91.

Ha sottolineato il Presidente Di Biase:

la grande tragedia di quell’eccidio fu proprio di vedere vittime dei cittadini inermi, tre padri di famiglia, Di Berardino, appena 40 anni, ragioniere presso le Officine ‘Camplone’, 2 figli, sfollato; Di Giacomo, 51, contadino di Fontanelle, 8 figli; Mancini, 50 anni, operaio, 3 figli, sfollato.

Tre uomini inermi trucidati dai nazisti, presi a caso, addirittura costretti a scavarsi la fossa con le proprie mani prima di essere uccisi, a dimostrazione che la guerra può portare solo morte e distruzione.

Pescara purtroppo ha subito pesantemente gli effetti della seconda guerra mondiale, con bombardamenti che tra il 31 agosto e il mese di novembre uccisero circa 4mila persone distruggendo l’80 per cento degli edifici.

Il compito delle Istituzioni, oggi, è di riflettere su tali tragedie.

Al termine della cerimonia il Presidente Di Biase ha anche annunciato la volontà di voler avviare uno studio e una ricerca sulla storia di Fontanelle, “una delle 8 realtà di Pescara che ha contribuito alla nascita della città odierna”.