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Pescara, lavori scuola San Silvestro: esito Commissione Vigilanza

da Redazione

commissione mammeIl consigliere comunale  Seccia sottolinea che a tre mesi dallo sgombero della scuola  e a due mesi dalla consegna del cantiere all’impresa, i lavori di adeguamento sismico del complesso non sono mai cominciati

PESCARA – Il Consigliere comunale di Forza Italia Eugenio Seccia riferisce sulla  seduta odierna della Commissione Vigilanza, Controllo e Garanzia, convocata sul tema dei lavori nella scuola di San Silvestro per capire quando e se tale scuola riaprirà i battenti.

Presenti il Direttore dei lavori Giuseppe Tavani, il responsabile della sicurezza Mauro Di Cola, e il responsabile comunale Marco Polce, Rup del fascicolo, oltre a una delegazione di mamme.

“Le date ormai sono chiare e scolpite – ha ribadito il consigliere Seccia -: il 26 marzo il sindaco Alessandrini e l’assessore Cuzzi hanno concretizzato lo sgombero dei 120 studenti, deportati in via Rubicone, segnalando la necessità di interrompere il regolare svolgimento dell’attività didattica e dell’anno scolastico, pur consapevoli dell’inevitabile disagio arrecato alle famiglie, per realizzare i lavori di adeguamento sismico della scuola, dunque per la sicurezza dei bambini. In realtà i lavori non sono partiti, e infatti solo il 12 aprile, dunque due settimane dopo, è stato affidato il cantiere alla ditta che si è aggiudicata l’appalto.

Ma anche in quel caso i lavori non sono partiti e infatti il 18 maggio, nel corso di una conferenza stampa, siamo anche entrati nell’area di cantiere recintata dove non c’era un solo operaio. Il 21 maggio si è svolto il sopralluogo della Commissione edilizia scolastica e abbiamo scoperto che i lavori erano fermi perché mancava il parere del Genio Civile al progetto di variante predisposto dall’impresa e dal Direttore dei lavori per alcuni imprevisti. Peccato che la variante sia stata depositata solo il 9 giugno scorso, e pure i lavori non sono mai cominciati.

Oggi il Direttore Tavani ha rivelato che le opere non sono partite perché nel frattempo il Genio Civile ha avanzato osservazioni al progetto di variante avanzando delle prescrizioni alle quali l’ingegner Tavani dovrà rispondere, forse in settimana, per poi lasciare il cerino in mano al Genio Civile. Nel frattempo, secondo Tavani, si starebbero ancora svolgendo i lavori propedeutici di preparazione del cantiere, come alcuni scavi di 3 operai attorno ai pilastri dell’edificio, secondo noi il cantiere è invece fermo, non avendo visto alcun operaio, e soprattutto oggi più che mai siamo convinti che gli studenti non rientreranno nella scuola di San Silvestro prima dell’anno scolastico 2019-2020.

Infatti sia il direttore Tavani che il Rup Polce hanno ribadito chiaramente che la data di riconsegna della scuola per il 10 agosto prossimo, quindi dopo 120 giorni di lavori, sicuramente non verrà rispettata e Polce ha già detto di aver spostato l’asticella a dopo Natale, ossia conterebbe di far rientrare a scuola i ragazzi per gennaio 2019.

Ma secondo noi – ha aggiunto il consigliere Seccia – anche quella data ci sembra puramente fittizia, visto che lo stesso Polce per quel cantiere, prevedendo i possibili imprevisti, aveva chiesto di prevedere ben 240 giorni di lavori, e non esattamente la metà, ossia 120 giorni, come ha poi deciso il dirigente, ovvero 8 mesi di tempo. Questo significa che, seppure i lavori dovessero cominciare a luglio 2018, non termineranno mai prima di marzo 2019 e, a quel punto, è impensabile costringere i bambini a nuovi disagi con un ulteriore trasloco nel mezzo della seconda parte dell’anno scolastico, ed è facile immaginare che la stessa dirigenza scolastica chiederà di poter chiudere l’anno scolastico 2018-2019 nella nuova sistemazione per poi sperare di riaprire l’Istituto per l’anno 2019-2020.

Quel che è emerso oggi in modo chiaro – ha di nuovo sottolineato il consigliere Seccia – è che il sindaco Alessandrini e l’assessore Cuzzi hanno preso letteralmente in giro le 120 famiglie riunite a gennaio all’Hotel Villa Immacolata spergiurando che a settembre 2018 la scuola sarebbe stata pronta per la riapertura. Non comprendiamo perché tale beffa, perché abbiano chiuso la scuola con tanto anticipo seppur consapevoli delle difficoltà e della tempistica del cantiere. Continuiamo a non capire perché non abbiamo concentrato i disagi esclusivamente sul nuovo anno scolastico e consentito a 120 famiglie di terminare l’attività didattica 2018 in maniera serena.

Non regge il pretesto della sicurezza dei bambini:

Polce ha oggi sbandierato una presunta relazione del Nas, il Nucleo antisofisticazioni dei Carabinieri, che però, come di loro competenza, avevano segnalato problemi igienico-sanitari nella scuola sollecitando la sua pulizia straordinaria, ossia 40mila euro di spesa al massimo a fronte dei 20mila euro comunque spesi per il servizio di scuolabus. Ha sostenuto il Rup Polce che il problema sicurezza si è posto già dal 2016 dopo aver riscontrato delle fessurazioni nei pilastri, e allora se questo fosse vero, e lo accerteremo, significa che l’attuale amministrazione è stata irresponsabile perché se c’erano fessurazioni nei pilasti la scuola andava sgomberata nel 2016 e non a fine marzo 2018, dopo due anni.

È evidente che oggi – ha aggiunto il consigliere Seccia – la giunta Alessandrini tenta di arrampicarsi sugli specchi per salvare la faccia, che però è già persa. Ora acquisiremo gli ulteriori atti oggi emersi per valutare il loro invio ad altri Enti per le indagini di competenza. Nel frattempo attendiamo di essere informati sul rilascio delle autorizzazioni da parte del Genio Civile e sull’inizio reale dei lavori per aggiornare, a nostra volta, le famiglie e manterremo per tutta l’estate i riflettori accesi sulla problematica organizzando anche eventi e incontri dinanzi alla scuola che è patrimonio del quartiere.

Il nostro timore è che una tale dilatazione dei tempi, induca molti genitori a iscrivere i propri bambini in altre scuole a settembre, magari vicine, se non a casa, al luogo di lavoro, studenti che a quel punto potrebbero non tornare a San Silvestro a settembre 2019, impedendo la formazione delle classi e la chiusura della scuola. Che significherà la morte del borgo-dormitorio, dove già oggi, lo scellerato stop della scuola voluto dal sindaco Alessandrini sta creando disagi infiniti alle piccole attività di vicinato, come l’edicola, il bar della piazza, la tabaccheria o la panetteria”.

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